NAPOLI – Per la XX edizione della Giornata Mondiale della Danza, Movimento Danza ha organizzato ben due giorni di lezioni. Come per le edizioni passate, la festa non si è limitata alla giornata ufficiale, il 29 aprile. Le lezioni, sempre rigorosamente gratuite, si sono svolte infatti sabato 30 aprile e domenica 1 maggio. Il focus di quest’anno è stato la Dance Composition, numerosi i maestri e i coreografi che hanno tenuto laboratori sull’argomento. Entusiasti i giovani danzatori, provenienti da Napoli e non solo, che hanno partecipato alle lezioni.

Finalmente di nuovo in presenza

Ventesimo anniversario, in Italia, per la Giornata Mondiale della Danza. Prima del 2002, infatti, la Giornata Mondiale della Danza istituita dall’UNESCO nel 1982 era conosciuta e festeggiata solo all’estero. Dopo vent’anni la missione, promossa e sostenuta da Movimento Danza di Gabriella Stazio, di diffondere questo importante evento nel nostro paese può dirsi ormai compiuta.

Negli ultimi due anni, purtroppo, la pandemia da Covid-19 ha impedito a Movimento Danza di celebrare la Giornata con lezioni, workshop, master class e incontri dal vivo. Ciò non ha fermato, però, la voglia di festeggiare la danza e l’evento si è spostato quindi sul web. Attraverso un video nel 2020 che coinvolge danzatori e amanti della danza da tutto il mondo. E il concorso “La danza a parole tue” rivolto ai più giovani nel 2021.

Per la XX edizione, quindi, si è tornati finalmente in presenza, con un calendario ricco di appuntamenti e un focus sulla Dance Composition. Il tema, da sempre caro a Movimento Danza, ha attirato giovani danzatori provenienti anche da fuori la Campania, curiosi di conoscere e approfondire lo studio della composizione coreografica.

Giselda Ranieri

Un’occasione imperdibile

Le giovani danzatrici che hanno seguito lezioni sulla Dance Composition sono state entusiaste di tornare a studiare in presenza. Per molte, la Giornata Mondiale della Danza organizzata da Movimento Danza ha rappresentato un’irrinunciabile opportunità di confronto e crescita professionale.

“È un’occasione per crescere e confrontarsi che, in particolare nella realtà napoletana, è difficile trovare. Dedicare due intere giornate alla composizione coreografica è qualcosa di diverso da quello che si fa di solito”
Maria Avolio, 26 anni, Napoli.

“I workshop sono più frequenti in Nord Italia che al Sud, purtroppo. Ma spostarsi per me è abbastanza complicato. Sono felice quindi di aver scoperto queste giornate qui in Campania e di poter conoscere meglio la composizione coreografica, ho avuto poche occasioni per approfondirla. È un’opportunità che non potevo lasciarmi sfuggire”
Francesca Squillace, 21 anni, Napoli.

“È un’iniziativa che quasi nessuno prende, soprattutto a Napoli. È bello, dopo due anni di pandemia, poter tornare a fare danza in presenza con queste due giornate. Sono lezioni che di solito non si trovano, è molto raro infatti trovare lezioni sulla composizione coreografica”
Viviana Buonavoglia, 25 anni, Napoli.

“In Campania, e in Italia in generale, si parla ancora poco di dance composition. Quindi per me è una importante occasione per sperimentarla e soprattutto in questo modo conoscere ancora di più quello che è il mio movimento, il mio corpo. Ma anche imparare a relazionarmi con gli altri, con lo spazio e con tutte le caratteristiche della composizione coreografica”
Arianna Oliva, 26 anni, Avellino.

“Ho avuto esperienze di composizione istantanea in passato, e sono felice di aver trovato questa opportunità sul territorio campano. Sono qui anche in veste di ricercatrice, penso che quello che andremo ad affrontare in questi giorni potrà essermi utile per la mia tesi. Mi sto laureando infatti all’Accademia Nazionale di Roma. È una bella occasione per conoscere giovani artisti e confrontarsi con diversi approcci, diversi punti di vista sulla composizione coreografica”
Rosaria Vitolo, 24 anni, Salerno.

Luna Cenere

La Dance Composition

Il tema scelto per la XX edizione della GMD ha attirato giovani artiste curiose di conoscere la composizione coreografica. Ma anche aspiranti coreografe che, nonostante abbiano già avuto modo di affrontare il tema durante il loro percorso di formazione, desiderano approfondirlo.

“Mi sono iscritta a queste giornate organizzate da Movimento Danza per approfondire la composizione coreografica. In passato ho avuto un primo approccio con questo tipo di composizione e, siccome mi interessa particolarmente, ho pensato che fosse una grande opportunità. Sono laureata alla Triennale in Composizione, e ora seguo il biennio in Coreografia presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma. Il mio percorso di studi quindi è incentrato principalmente su questo, che è ciò che amo di più della danza. Di sicuro la tecnica è importante, però la sperimentazione è più vicina ai miei interessi, al mio modo di essere. La preferisco ed è quello su cui vorrei formarmi ancora di più, senza abbandonare il resto, però cercando di sperimentare il più possibile”
Arianna Oliva, 26 anni, Avellino.

“La composizione coreografica dovrebbe essere sempre presente nella formazione di un coreografo. È fondamentale sia dal punto di vista tecnico che creativo. Fornisce infatti un’ottima base per costruire una coreografia chiara, una performance che sia piacevole agli occhi di chi l’osserva ma anche per chi la interpreta”
Floriana Apreda, 25 anni, Napoli.

Non solo danzatrici e aspiranti coreografe, dunque, hanno colto la possibilità di conoscere la composizione coreografica:

“Faccio circo contemporaneo nella vita, e quindi mi è sempre utile seguire delle giornate in più di formazione della danza. Ho iniziato a studiare circo quando avevo 17 anni. Ho una formazione molto professionale, ho studiato presso la FLIC Scuola di Circo di Torino, e adesso lavoro in questo campo. Sono sempre stata attratta dall’arte in generale, in passato ho studiato anche musica. Ma non ho mai avuto modo di conoscere la dance composition, e per ciò mi sono iscritta a queste giornate. Penso che possa essere utile nella mia vita professionale”
Maddalena Beltrami, 23 anni, Firenze.

L’importanza della formazione

Le partecipanti alla XX edizione della Giornata Mondiale della Danza, organizzata da Movimento Danza, desiderano fare di quest’arte e dello spettacolo in generale la propria vita. Per realizzare questo sogno, sono disposte anche a spostarsi e studiare all’estero:

“Studio danza da quando avevo cinque anni e vorrei fare questo nella vita, spero di riuscirci”
Monica Zoglio, 19 anni, Caserta.

“Sono napoletana ma ho studiato anche fuori, a Reggio Emilia. Mi sono esibita anche a Napoli. Vorrei fare questo nella vita, sperando che la pandemia finisca presto. Ci vuole tanta forza di volontà per fare della danza il proprio lavoro, ancor più in questo periodo. Il mondo della danza non è molto permeabile, lavorano sempre le stesse persone e per i neofiti è difficile entrare in questo mondo lavorativo.
Penso che la composizione coreografica sia alla base, perché la danza non è pura esecuzione. Io mi annoierei ad assistere allo spettacolo in cui un ballerino non sa quello che fa e perché lo fa. Quindi la composizione è alla base della formazione”
Maria Avolio, 26 anni, Napoli.

“Sono napoletana, ho studiato prima qui e poi fuori. In Italia, anche a Firenze e all’estero ho avuto modo di studiare a Berlino. Vorrei fare della danza la vita. Ma continuare danzare è molto difficile, non ci sono tante opportunità. È molto avvilente. Prima del Covid, la differenza tra Italia ed estero era più evidente, ma la pandemia ha bloccato l’economia di tanti paesi quindi è ancora più avvilente. Magari prima si andava all’estero e si trovava lavoro, adesso non è più così. Per quanto riguarda la Dance Composition, invece, è uno studio che manca nelle scuole di danza italiane, e se c’è è fatto male. In giro ci sono molte idee coreografiche un po’ farlocche”
Viviana Buonavoglia, 25 anni, Napoli.

Spesso, infatti, le scuole di danza private italiane non affrontano purtroppo lo studio della Dance Composition:

“La Dance Composition consente di scoprire nuovi mondi ed è un tipo di studio che non sempre si fa nelle scuole private. Sono napoletana ma mi sono spostata quanto più possibile per cercare di apprendere vari stili di danza. Penso infatti che la Giornata Mondiale della Danza organizzata da Movimento Danza abbia un impatto molto positivo per danzatori, coreografi e insegnanti perché ribadisce, ancora una volta, che la danza è un lavoro”
Nancy Porretiello, 25 anni, Napoli.

Movimento Danza

Ed è anche per colmare questo vuoto nella formazione di danza che Movimento Danza ha organizzato due giornate di lezioni sulla composizione coreografica con i maestri: Luna Cenere, Giselda Ranieri, Gabriella Stazio, Davide Valrosso. Nomi di richiamo per le giovani danzatrici, alcune delle quali avevano già seguito lezioni presso Movimento Danza:

“Degli artisti che terranno lezione durante la Giornata Mondiale della Danza, conosco solo Davide Valrosso poiché è venuto in residenza all’Accademia di Roma. Ho visto il suo lavoro e mi è molto piaciuto. Sono curiosa di approfondire ancora come lavora”
Rosaria Vitolo, 24 anni, Salerno.

“Mi sono formata qui, a Movimento Danza. Ho seguito il Performing LAB, il Corso di Perfezionamento post-diploma, e così ho avuto modo di studiare la Dance Composition. Ma partecipo volentieri a queste due giornate. Seguo sempre con piacere le iniziative di Movimento Danza, sono per me occasione di confronto, per conoscere nuovi maestri e danzatori differenti”
Floriana Apreda, 25 anni, Napoli.

“Conosco un paio di coreografi con cui farò lezione, ma solo di nome. Sono molto curiosa di studiare con loro, sono aperta a tutto quello che succederà”
Maddalena Beltrami, 23 anni, Firenze.

“Dei coreografi presenti in questi giorni a Movimento Danza, ho avuto modo di conoscere solo Gabriella Stazio. Conoscevo già la struttura, sono venuta tante volte a seguire delle lezioni e non perdo l’occasione di tornarci ogni volta che posso”
Nancy Porretiello, 25 anni, Napoli.

“La mia maestra di danza mi ha consigliato di iscrivermi a queste giornate organizzate da Movimento Danza. Lei ha studiato qui e per questo me le ha indicate”
Monica Zoglio, 19 anni, Caserta.

“Dei maestri con cui farò lezione in questi giorni conosco solo Gabriella Stazio, ho fatto uno stage con lei quando ero più piccola e ne conservo un bellissimo ricordo”
Francesca Squillace, 21 anni, Napoli.

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