GENESI DI DANZA
laboratorio intensivo di danza Butoh
a cura di Alessandro Pintus – NON COMPANY
22 | 23 | 24 gennaio 2016 dalle ore 10:30 alle ore 17:30 | l’asilo

LE BUONE PRATICHE DELLA DANZA
incontro a cura di Alessandro Pintus – Non Company
modera Marie Thérèse Sitzia
23 gennaio 2016 ore 18:30 | l’asilo

Il LABORATORIO
“Through dance we must depict the human posture in crisis, exactly as it is” Tatsumi Hijikata
La danza è un processo intimo e profondo che fugge i mezzi usuali di definizione, è un linguaggio assoluto ed immediato, un modo per “essere” al di là del verbale. La Danza Butoh è uno strumento utile a rivelare nel corpo potenzialità creative nascoste. Per imparare a gestire tale strumento è necessario spirito di sacrificio, impeccabilità ed un’intenzione pura. Attraverso il Butoh il corpo riscopre la sua natura, si rivela con tutta la sua ingenua e spontanea autenticità. Con il Butoh la verità organica della carne emerge alla realtà della vita, illuminandosi di consapevolezza. Una ricerca personale totalizzante, che coinvolge la storia, le esperienze, le memorie dell’individuo. Un viaggio a ritroso verso l’origine di sé, dell’uomo, dell’ universo. La didattica presentata è frutto delle esperienze maturate in più di 20 anni di approfondita indagine e ponderata ricerca. Il lavoro proposto offre gli strumenti opportuni per sviluppare se stessi e le proprie capacità in risonanza con i principi filosofici inerenti la danza Butoh, intesa come processo creativo e cammino evolutivo dell’uomo e dell’artista. Il laboratorio è articolato in tre fasi: Training fisico focalizzato su flessibilità, equilibrio e disarticolazione mente – corpo, per sensibilizzare e stimolare l’attenzione. Esercizi propedeutici utili alla creazione di un “vocabolario sensoriale”, per maturare una piena consapevolezza del corpo. Infine un lavoro sull’ improvvisazione, intesa come creazione contemporanea all’esecuzione e sulla tecnica delle immagini mentali, per affinare una presenza scenica profonda e vera. Il laboratorio è aperto a tutti coloro che, possedendo le basi di una confidenza corporea, desiderano sorprendersi. E’ inoltre particolarmente indicato per tutti quegli artisti che nutrono in sé un forte desiderio di riscoprire, attraverso la danza, il proprio corpo.

L’INCONTRO
Presentazione dei progetti didattici del gruppo di danza NON-Company (Roma) nell’ambito delle buone pratiche artistiche in campo sociale e naturalistico. Originariamente l’arte nasce come imitazione della natura, scevra da intellettualismi e risonante della vibrazione presente nell’ambiente. L’arte, tornando in natura, riacquista il suo significato primigenio. Da più di un decennio NON Company si occupa di organizzare iniziative a carattere formativo in campo artistico promuovendo assieme ad una specifica e pregevole didattica coreutica, anche attività ed eventi culturalmente e socialmente utili per la comunità e l’ambiente naturale in cui si trova ad operare. I progetti di NON Company si inseriscono in un quadro di “Buone Pratiche” da intendersi come un sistema di attività e di orientamento che desidera informare le persone sulla necessità di stabilire una relazione più diretta e fertile tra arte, natura e società, al fine di migliorare la qualità dei singoli ambiti in un rinnovato rapporto sinergico. Più che portare il pubblico a teatro o nei luoghi deputati alla danza, NON Company si propone di condurre l’arte in natura, in modo da avvicinare le persone all’ambiente, per realizzare un connubio speciale tra danza ed ecosistema. Lo scopo di questo simposio è di sensibilizzare pubblico, addetti ai lavori ed artisti sulla urgenza e sulla fattibilità di un intimo legame tra arte e natura, in cui quest’ultima non sia considerata solo come luogo da preservare, ma anche spazio che ispira la creatività e che stimola la produzione artistica, divenendo parte integrante del processo. In questa era moderna in cui la crisi ambientale è una spiacevole realtà, diviene d’obbligo sviluppare e maturare una coscienza ecologica che ci solleciti a produrre e fruire di progetti ed iniziative culturali con una modalità operativa più consapevole della natura ed a basso impatto ambientale. Lavorando in natura e seguendo i suoi ritmi è possibile “fare cultura” in maniera più sostenibile per garantire un futuro migliore a noi e alle generazione future, assicurando all’arte stessa una organica evoluzione in armonia con lo sviluppo del pianeta. Preservare la natura significa salvare l’arte dal senso di possesso umano, dal pensiero narcisistico ed intellettualistico degli uomini e restituirla invece al mondo da cui essa origina e a cui per sempre è destinata. L’Arte è Natura e la Natura è Arte.

ALESSANDRO PINTUS è danzatore, coreografo e docente fa parte della prima generazione di danzatori Butoh italiani. Inizia ad interessarsi alla danza Butoh nel ’96. Studia in Europa e Giappone lavorando con gli insegnanti più rappresentativi: Pierpaolo Koss, Ko Murobushi, Masaki Iwana, Min Tanaka, Kazuo e Yoshito Ohno, Akira Kasai ed inoltre studia e lavora con Enzo Cosimi, Lindsay Kemp, Dominique Dupuy. Fin dal 2000 esercita un’intensa attività artistica e didattica in Italia ed in Europa. Nel 2001 fonda la compagine di ricerca NON COMPANY che si occupa di investigare i significati reconditi della danza Butoh, sondando le radici culturali italiane. Nel 2011 è stato invitato a partecipare al 5th International Butoh Dance Festival eX…iT! presso SchlossBroellin (Berlino – Germania). E’ stato docente nell’ambito del “Master di Teatro nel Sociale e Drammaterapia” per il Dipartimento di Arti e Scienze dello spettacolo dell’Università La Sapienza di Roma. Attualmente insegna alla scuola di cinema R.F.A. (Roma Film Academy) presso gli studi di Cinecittà a Roma.

Per approfondimenti: www.alessandropintus.com

COME PARTECIPARE
Per prendere parte al workshop inviare un’email con oggetto GENESI DI DANZA a laboratori@exasilofilangieri.it entro il 17 gennaio 2016 indicando nome, recapiti telefonici e email.
Il workshop è aperto ad un massimo di 20 partecipanti.

È richiesto un contributo che serve a sostenere le spese artistiche, viaggi vitto e alloggio che può variare in base al numero dei partecipanti. La politica de L’Asilo secondo cui il contributo non è vincolante ai fini della partecipazione del workshop, resta tale. Per questo, per far fronte alle spese necessarie all’organizzazione del workshop, saranno eventualmente intraprese attività di autofinanziamento al fine di raggiungere la somma necessaria.
http://www.exasilofilangieri.it/genesi-di-danza-laboratorio-di-danza-butoh-con-alessandro-pintus/

Iscriviti alla Newsletter