Danza Error System
I rappresentanti di Danza Error System: Anna Chiara Amirante, Vito Lorusso, Andrea Morelli e Alessandro Staiano

ROMA – Dopo la protesta di febbraio davanti al Teatro di San Carlo di Napoli e la manifestazione a marzo in piazza Santi Apostoli a Roma, Danza Error System torna a far sentire la propria voce. Il movimento nato dal basso ha infatti pubblicato, lunedì 21 novembre, un comunicato stampa per denunciare ancora una volta l’inaccettabile situazione in cui vivono i danzatori e i corpi di ballo in Italia.

Il silenzio del nuovo Governo

In seguito alla manifestazione del 28 marzo scorso, la Direttore Generale dello Spettacolo dal Vivo ha ricevuto in presenza i rappresentanti di Danza Error System – Anna Chiara Amirante, Vito Lorusso, Andrea Morelli ed Alessandro Staiano. L’obiettivo della manifestazione era infatti quello di instaurare un dialogo costante con le Istituzioni. Il Decreto Ministeriale n. 111 del 18 marzo 2022 ha quindi integrato Danza Error System nel Tavolo permanente della Danza. I portavoce del movimento si sono quindi battuti, ancor di più, per raggiungere risultati concreti entro un anno, ovvero prima delle elezioni previste inizialmente per la primavera del 2023.

Ma le elezioni sono state anticipate e il nuovo Governo non ha mostrato finora interesse per la questione dei corpi di ballo. «Eppure noi non ci arrendiamo!» si legge nel comunicato stampa promulgato il 21 novembre e riportato per intero qui di seguito. Danza Error System ha infatti inviato a ciascun rappresentante del nuovo Governo un fascicolo di 30 pagine, chiedendo ancora una volta di essere ricevuti.

Nel fascicolo sono riportati: la presentazione di Danza Error System; la storia delle Fondazioni lirico-sinfoniche; le riflessioni generali sulla drammaticità del precariato, dell’instabilità e della disoccupazione dei danzatori italiani. E ancora: i dati sulle esternalizzazioni; i numeri dei danzatori italiani costretti a espatriare; i dati agghiaccianti delle nuove dotazioni organiche delle Fondazioni lirico-sinfoniche approvate dall’ex Ministro della Cultura.

E, infine, la proposta di un Decreto già presentata dal movimento scorsa estate alla Direzione Generale dello Spettacolo e al Tavolo permanente della danza per la modifica del FUS.

«Il nuovo Ministro e la nuova classe politica ci ascoltino, accolgano il nostro appello e ci diano una possibilità di intraprendere insieme questo percorso di salvaguardia e ricostituzione dei corpi di ballo stabili delle Fondazioni lirico-sinfoniche!»

Comunicato stampa – Corpi di ballo italiani

A circa un mese dall’insediamento del nuovo Governo, noi di Danza Error System abbiamo scritto al nuovo Ministro della Cultura, agli Uffici di diretta collaborazione del Ministro e ai Deputati e ai Senatori che compongono il nostro Parlamento.

Purtroppo la passata legislatura si è conclusa con un nulla di fatto: nonostante il lavoro svolto con le Istituzioni, nonostante l’esposizione dei più grandi nomi della danza italiana, nonostante la rete creata grazie ai nostri canali social e nonostante la nostra manifestazione di marzo 2022 alla quale hanno partecipato la maggior parte dei primi ballerini, dei solisti e dei danzatori appartenenti ai corpi di ballo sopravvissuti oltre ad appassionati e professionisti del settore, nessuna Legge, nessun Decreto o, comunque, nessun provvedimento per la salvaguardia e la ricostituzione dei corpi di ballo stabili è stato adottato.

Eppure noi non ci arrendiamo! Abbiamo inviato un fascicolo di quasi 30 pagine ai rappresentanti del nuovo Governo, chiedendo a ciascuno di loro un incontro sulla questione.

Tutti i dati del fascicolo

Nel fascicolo, oltre ad una presentazione di ciò che è accaduto dalla nascita di Danza Error System fino ad oggi, oltre ad una breve sintesi sulla storia delle Fondazioni lirico-sinfoniche ed oltre a delle riflessioni generali sulla drammatica realtà, fatta di precariato, instabilità e disoccupazione, che le danzatrici e i danzatori italiani vivono sulla loro pelle, abbiamo riportato:

I dati delle produzioni di balletto e di opere con balletto che le Fondazioni lirico-sinfoniche hanno esternalizzato negli ultimi anni (sono almeno 329 produzioni, ovvero migliaia di spettacoli nei quali le Fondazioni hanno affidato l’attività ad agenzie private esterne, impedendo alla danzatrici e ai danzatori di lavorare in questi enti tramite audizione pubblica, come invece dovrebbe essere);

I numeri della fotografia, a giugno/luglio del 2021, delle danzatrici e dei danzatori italiani che sono stati costretti ad espatriare poiché in Italia sono rimasti solo 4+1 corpi di ballo su 14 Fondazioni (si parla di almeno 111 compagnie europee nelle quali sono presenti danzatrici e danzatori italiani).

La proposta di Decreto

Un capitolo aggiornato sulla situazione anomala della Fondazione Arena di Verona, che incarna l’apice del precariato poiché, nonostante nella nuova dotazione organica non sia presente il ballo, si continuano ad effettuare le classiche audizioni per il corpo di ballo e ad assumere danzatori a tempo determinato.

Un capitolo dedicato alle nuove dotazioni organiche delle Fondazioni lirico-sinfoniche, che l’ex Ministro della Cultura ha approvato (mancano ancora quelle di Palermo e di Cagliari).Nella maggior parte di queste dotazioni organiche il numerico del ballo è zero. Ai danzatori è destinato soltanto il 4,8 % di tutti i posti di lavoro presenti nelle Fondazioni. Questo dato è agghiacciante e discriminatorio e propenso a peggiorare con l’approvazione delle due restanti dotazioni organiche di Palermo e di Cagliari.

La nostra proposta, già presentata la scorsa estate alla Direzione Generale dello Spettacolo e al Tavolo permanente della danza: si tratta di una proposta di Decreto, ideata e redatta con la Dottoressa L. Cirri, e il Dottor R. Marchiori. In brevissimo, la proposta va a modificare alcuni parametri del FUS (fondi statali erogati alle Fondazioni), che, in questo progetto, diventa strettamente collegato alla valorizzazione dell’attività di balletto con proprio corpo di ballo, laddove ne esiste uno, e alla ricostituzione di un corpo di ballo, laddove attualmente non esiste.

Una difficile lotta

In questo fascicolo c’è tutto: la nostra passione, la nostra speranza, il nostro studio approfondito, le nostre conoscenze, i dati emersi e tutta la nostra buona volontà per fornire anche a questo nuovo Governo il materiale utile affinché i corpi di ballo italiani siano, finalmente, salvati e ricostituiti.

Per chi non ci conoscesse, noi siamo 4 danzatori professionisti, Anna Chiara Amirante, Vito Lorusso, Andrea Morelli ed Alessandro Staiano, ed insieme abbiamo creato Danza Error System, nato come canale social ed oggi diventato un vero e proprio movimento sociale, una rete che unisce migliaia di persone.

Questa è una lotta difficilissima, poiché si porta alle spalle decenni di depauperamento culturale e nel nostro paese siamo sempre restii ai cambiamenti, anche quando si tratta di cambiamenti positivi, come in questo caso. Qualunque cosa succeda, però, noi non possiamo non combatterla perché alla danza abbiamo dedicato la nostra vita.

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