Campadidanza Dance Magazine ha lanciato anche quest’anno “DANCE REWRITE – Bando di giornalismo e ricerca”. Un bando rivolto a coreografi, danzatori, performer ed insegnanti di danza, così come a studenti, ricercatori, operatori sociali, docenti e a chiunque voglia contribuire ad una nuova e diversa visione della danza.

Ai partecipanti Under 35, della terza edizione, abbiamo chiesto di scrivere la recensione di uno spettacolo di danza o l’intervista a un danzatore o coregrafo italiano. Agli Over 35, invece, un programma di sala per un Ente o un Festival.

In tanti hanno risposto e, alla fine, una giuria composta dalla redazione di Campadidanza e dal direttore responsabile Raffaella Tramontano ha scelto i vincitori.

Di seguito l’articolo scritto dal vincitore della sezione Over 35, Tommaso Chimenti.

Glicemia500: il duo Nux mette in scena il volo della vita

Hanno attraversato i palcoscenici di molti festival italiani e internazionali (hanno vinto anche l’Eirfurt International Competition nel 2020 e il Budapest Szolo/Duo Competition 2021 – Best Duo

Dance Performance), Alice Beatrice Carrino e Cristian Cucco – in arte duo Nux – prima di arrivare alla rassegna Showcase a Dance Haus, a Milano, il 10 giugno 2019, con il loro potente Glicemia500 (musiche originali Chris Costa e Alvise Pirovano).

Una performance visionaria, trasognante, che segna il passaggio all’interno di un percorso interiore che ogni essere umano si ritrova ad affrontare in qualche momento della vita: dalla solitudine come istante di sospensione, di buio dell’anima, vuoto interiore, alla ricerca di una luce che apra e respira, una nuova identità personale nel mondo e nella conoscenza dell’altro, attraverso epifanie liberatorie e metamorfosi profonde. Glicemia mette in scena il cambiamento in tutte le sue forme variegate e variopinte, i vari segni dove dal possibile tracollo si passa al volo, la catarsi, i mutamenti abissali.

Il duo dialoga e interagisce in una scena caratterizzata da una struttura granitica e megalitica (di Beppe Carrino e Marco Gaviraghi Calloni) che, campeggiando in mezzo allo spazio diegetico, simboleggia il nido-rifugio-nascondiglio dei nostri stati d’animo, delle nostre chiusure, la difficoltà all’apertura, a lasciarsi andare rompendo il guscio delle paure, e alla scoperta di sé e del nostro intorno quotidiano. A fare la differenza è proprio il rapporto tra questi due esseri umani, lo scambio di gesti, di corpi, di intenzioni che nell’incedere della drammaturgia coreografica porta la narrazione verso un cambiamento di senso e di forma, una vera e propria fioritura: assistiamo a un transfert osmotico tra la figura femminile seminuda e questo uomo in vesti monacali, oscuro e misterioso, apparentemente distaccato, fatto di gesti circolari ripetuti, sinuosi, mai forzati, un abbandonarsi reciproco empatico e di grande impatto; siamo di fronte a un rito di passaggio durante il quale la spoliazione dell’uno corrisponde alla vestizione dell’altra, a un lascito di forze, di sentimenti, di energie, di comportamenti simbiotici. Mentre lei gli lava la faccia lordata e lo lascia senza difesa, senza appigli, ora pulito puro e terso da tutto quella cupezza che lo macchiava. Adesso è la figura maschile che ha perso la forza e che serpeggia come un insetto prostrato.

Glicemia500 è, in un intenso e contemporaneo passo a due, una storia universale di rivoluzioni, rinascite, germogli, vita che dona vita nella restituzione necessaria che sta alla base dell’umanità e dei rapporti che la regolano.

Il duo Nux nasce dalla connessione empatica e artistica dei due danzatori Alice Beatrice Carrino e Cristian Cucco che per undici anni hanno lavorato nella formazione professionale e come danzatori solisti della Compagnia Susanna Beltrami. Inoltre hanno collaborato con coreografi quali Matteo Bittante, Diego Tortelli, Emanuel Gat e Abbondanza-Bertoni. L’esigenza creativa e artistica dei due danzatori dà alla luce il progetto in duo: nux come noce, composta da esterno ed interno, guscio e seme, visibile e nascosto, perfetta sintesi degli opposti che diventa unità; due in uno.

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