Formazione Fonderia

REGGIO EMILIA – Scadono rispettivamente il 20 e il 30 giugno le iscrizioni per due corsi di alta formazione totalmente gratuiti che la Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto eroga grazie alla collaborazione con CNA Formazione – Emilia Romagna, che hanno come focus il rapporto tra la danza e la longevità e il dialogo tra la danza e la disabilità.

Dancing age e Over limited sono i 2 corsi di formazione

I corsi, che cominceranno in autunno, sono strutturati in 150 ore e coinvolgono come docenti artisti, esperti e ricercatori sui temi della disabilità, della longevità e del welfare culturale. Le lezioni si svolgeranno in presenza nella sede di FND/Aterballetto a Reggio Emilia e in modalià online.

Dancing Age. Invecchiare danzando: tecniche, stili e approcci per una nuova idea di longevità” forma una figura in grado di sostenere l’apprendimento della danza per persone in età matura. Si tratta di acquisire un toolkit di tecniche, strategie e buone prassi per permettere ad ogni persona, indipendentemente dalla sua età, di poter esercitare atti artistici di danza che ne permettano l’inclusione, l’equilibrio psico-fisico, il benessere e il prolungamento dell’età attiva. Si tratta di valorizzare attitudini e potenzialità delle persone, per percorsi di crescita della propria consapevolezza corporea, emozionale e percettiva. La figura saprà come lavorare con gruppi di diversa dimensione e tipologia, come creare e presentare le performance, come restituire feedback e stimolare le persone.

Al termine del percorso, i partecipanti saranno in grado di utilizzare il linguaggio della danza e del movimento creativo con persone anziane o “non più giovani” e avranno acquisito strumenti e modelli di lavoro, linee guida e orizzonti creativi per riconfigurare le modalità di lavoro nell’utilizzo in scena di persone anziane nell’ambito dello spettacolo dal vivo, sia per scopi professionali, sia amatoriali.

Over limited – Verso un dialogo integrato tra danza e disabilità” forma una figura in grado di intervenire per la valorizzazione delle differenze, intese non come limiti, ma come risorse e punto di partenza per un percorso creativo comune, utilizzando approcci e strumenti didattici propri della danza inclusiva. Una figura che, conoscendo l’impatto della danza sulle diverse forme di disabilità (motoria, psichica, sensoriale) è in grado di raccogliere adeguatamente informazioni per identificare gli obiettivi di un percorso di inclusività, creando un common language accessibile volto a garantire l’acquisizione degli stessi elementi tecnici a tutti i partecipanti in una prospettiva di accumulo. Saprà come lavorare con gruppi di diversa dimensione e tipologia, come creare e presentare le performance, come restituire feedback.

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