Clown Time
Foto di Andrea Macchia

BOLZANO – La Fondazione Hayden di Bolzano e Trento presenta in video-streaming, per la Stagione d’Opera 2021, Clown Time della Compagnia Abbondanza/Betoni. L’evento sarà visibile sui canali della fondazione a partire da sabato 24 aprile 2021 alle ore 20,00. Lo spettacolo resterà disponibile sui canali Vimeo e Youtube della Fondazione fino a fine giugno.

Nonostante il persistere del Covid-19, la Fondazione Haydn di Bolzano e Trento non è mai venuta meno al proprio compito di ideare nuove iniziative. Si prepara, quindi, alla ripartenza proponendo in videostreaming, come anteprima della Stagione d’Opera 2021, Clown Time della Compagnia Abbondanza/Bertoni. Un progetto interdisciplinare e vincitore della seconda edizione di Fringe, il concorso di teatro musicale organizzato dalla stessa Fondazione per valorizzare i talenti artistici del territorio.

In Clown Time la compagnia roveretana Abbondanza/Bertoni si misura con il teatro musicale. Affronta infatti una elaborazione della partitura originale della “Sinfonia da Camera 1, Opera 9” di Arnold Schönberg. L’elaborazione vede la preziosa collaborazione del musicista Marco Dalpane, dei solisti dell’Orchestra Haydn e del duo elettronico OoopopoiooO: Vincenzo Vasi e Valeria Sturba. Progetto, drammaturgia, coreografia, scene e costumi sono di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni. Le maschere, invece, realizzate da Nadezhda Simenova.

Cambiare tutto affinché tutto rimanga uguale

In questo lavoro il pensiero musicale di Arnold Schönberg, che ha influito sul mondo di tutte le arti, viene accostato in modo originale al cinema visionario di David Lynch. In particolare alla serie di sette brevi cortometraggi Rabbits. La scena vedrà comparire e scomparire un’orchestra, tre personaggi e le loro voci fuori campo, un duo di caleidoscopici musicisti, traghettatori contemporanei tra queste effimere apparizioni.

Spiega più in dettaglio lo stesso Michele Abbondanza:

Tre esseri antropomorfi vagano in un claustrofobico locale tra registrazioni di dialoghi surreali, applausi e risate finte in un’atmosfera immobile ispirata al modello della sit-com televisiva. Una situazione senza tempo. Infatti il pensiero musicale di Arnold Schönberg, oltre a mettere in discussione l’idea di armonia, cambiò anche la concezione del tempo, dimensione privilegiata della musica ma anche alla base della riflessione nel mondo del cinema e del teatro.

«Nessuno come il regista David Lynch ha pensato il cinema come un viaggio in un tempo espanso, polverizzato e incendiato da improvvisi lampi. Certamente sganciato dalla linearità dell’articolazione temporale classica», aggiunge, «Così l’anno scorso è nata l’opera di teatro musicale Clown Time. La sua trasposizione video è l’occasione di re-immaginarla per una nuova e diversa visione. Non più solo la quarta parete del teatro ma anche gli svariati occhi indiscreti delle camere che la tecnologia digitale ci offre. Con un leggero ritocco alla drammaturgia, senza intaccarne l’anima, Antonella e io abbiamo fatto in modo di “cambiare tutto, perché tutto rimanesse uguale”».

Foto di Andrea Macchia

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