Lunedì 6 novembre è iniziata alla Galleria Toledo, Teatro stabile d’Innovazione,  la sedicesima edizione della rassegna di danza contemporanea Second Hand – Di Seconda Mano, diretta da Gabriella Stazio. Grazie a questa iniziativa, Napoli da anni è diventata un punto di incontro di promozione della coreografia d’autore, un trampolino di lancio per giovani coreografi e performers, un luogo di confronto tra artisti di varie origini ed estrazioni. La rassegna si svolge nell’ambito del progetto CUNAE, nuove generazioni di artisti- pratiche e processi per il ricambio generazionale dei giovani talenti.

Giovani,  e di sicuro pronti ad emergere, sono gli interpreti della prima coreografia andata in scena, Strade parallele, di Sonia Di Gennaro che ha creato un brano per il Performing Arts Group. Si tratta della Compagnia Giovani di Movimento Danza di Gabriella Stazio che ogni anno permette, ad un gruppo di giovani danzatori, di sperimentare l’attività professionale attraverso laboratori, seminari e incontri  sia con coreografi residenti che con artisti ospiti. Stavolta Sonia Di Gennaro, storica danzatrice e coreografa napoletana che guida il Performing, ha creato un brano in cui le quattro giovani interpreti, Susy Abbate, Martina Galardo, Francesca Gifuni, Mariacristina Puca, si muovono in uno spazio ben definito dal loro stesso movimento, esprimendo ognuna la propria personalità e la propria differente fisicità. E’ un lavoro basato sull’improvvisazione coreografica che promette di crescere con la sempre maggiore maturazione dell’interazione delle danzatrici sia tra loro, che in rapporto con il pubblico.

Fresco ed originale è Un corpo-preview, creato e diretto da Rossella Fusco con i costumi di Concetta Iannelli. Cresciuta a Movimento Danza, Rossella Fusco ha da anni intrapreso una carriera autonoma che l’ha portata in giro per l’Italia, con collaborazioni con la Compagnia Zappalà, con Mvula Sungani ed Enzo Celli, ed anche all’estero, con un’esperienza di vari anni con la Leesaarthecompany” a New York. Un corpo- preview è un lavoro che assembla più linguaggi diversi ma che la regia rende complementari quali la danza, la pittura, la musica, il canto e la recitazione. Il filo conduttore, come ironicamente spiega il pittore e attore Luca Russo, è il corpo, ingabbiato ed alienato nell’ attuale deserto emotivo fatto di virtualità, fretta e pressioni esterne. La performance nasce e si sviluppa sotto gli occhi degli spettatori che vedono esordire l’accompagnamento musicale dall’ incredibile  virtuosismo ritmico di Antonio Talamo che, iniziando a percuotere un cajòn, arriva a “suonare” il proprio corpo che diventa un’inedita cassa armonica. La scena si forma gradualmente grazie al tratto sinuoso e preciso di Luca Russo che disegna un grande occhio, simbolo di conoscenza e consapevolezza. Come un soffio vitale, la danza nasce dal corpo di Rossella Fusco, si genera in maniera primordiale con movenze che ricordano l’afro-danza, il flamenco e la danza del ventre, antiche forme di danza rituali e mistiche, per prendere sempre maggiore definizione nel lavoro delle altre tre danzatrici: Valeria D’Antonio, Francesca Fedeli e Katia Girasole. Il tutto si alterna ai canti di Katia e Francesca, i monologhi di Luca, i ritmi incalzanti di Antonio, con l’obiettivo di dare espressione e vita ai corpi attraverso tutte le possibili forme di comunicazione.  L’invito ad imparare ad ascoltare il proprio corpo è un gioco ironico ed ambivalente, in quanto la regista Rossella Fusco è ben consapevole che  il corpo non è altro da se’, non è opposizione di materia e  spirito,  ma  è unica e totale manifestazione della nostra essenza.

Roberta Albano

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Docente di Storia della danza all’Accademia Nazionale di Danza di Roma è laureata al DAMS dell’Università di Bologna in “Semiologia dello Spettacolo”. Docente di danza classica abilitata all'AND, è critico di danza, studiosa e autrice di saggi e monografie sulla danza. Dal 1990 al 2014 è vicedirettrice dell’associazione Movimento Danza di Gabriella Stazio. E’ inoltre socio fondatore di AIRDanza - Associazione Italiana per la Ricerca sulla Danza.