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Biennale di Venezia 2021/2024: Wayne McGregor per la danza

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VENEZIA – Roberto Cicutto, eletto nuovo presidente della Biennale di Venezia nello scorso gennaio, è stato il capofila delle nuove nomine per il quadriennio 2021-2024. Infatti sono stati annunciati i nuovi direttori artistici dei settori Cinema, Musica, Teatro e Danza: Alberto Barbera (riconfermato), Lucia Ronchetti, Stefano Ricci e Gianni Forte, Wayne McGregor.

I ringraziamenti agli uscenti del CdA

Tranne per il settore Cinema, dove Alberto Barbera incassa la riconferma, tutti gli altri settori sono stati protagonisti di avvicendamenti: doverosi i ringraziamenti ai direttori uscenti. “Il Cda della Biennale ha ringraziato e ha espresso la sua più viva gratitudine a Marie Chouinard, Ivan Fedele e Antonio Latella per il grande impegno e gli ottimi risultati conseguiti nei loro incarichi pluriennali quali Direttori rispettivamente dei Settori Danza, Musica e Teatro”, si legge nella nota diramata dalla Biennale di Venezia.

Il calendario delle mostre della Biennale di Venezia

I settori Architettura e Arte hanno già i loro direttori incaricati per le prossime mostre in agenda alla Biennale. Hashim Sarkis per la 17esima Mostra Internazionale di Architettura in programma dal 22 maggio al 21 novembre 2021 e Cecilia Alemani per la 59esima Esposizione Internazionale d’Arte in programma dal 23 aprile al 27 novembre 2022 sono i nomi già in carica nei suddetti settori.

Circa i prossimi appuntamenti in agenda, il prossimo anno si terranno la Biennale Teatro in programma dal 2 all’11 luglio, la Biennale Danza in programma dal 23 luglio al 1 agosto, la 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica in programma dal 1 all’11 settembre e la Biennale Musica in programma dal 17 al 26 settembre.

Biennale di Venezia: un inglese al settore Danza

Dopo la francese Marie Chouinard, la Biennale volge ancora lo sguardo oltre i confini nazionali per la direzione del settore Danza: ecco il coreografo e regista britannico Wayne McGregor. Sicuramente un profilo autorevole e di altissimo spessore. Sicuramente ancor di più sarà onorevole averlo in Italia per i prossimi quattro anni. Due Time Out Awards, due Olivier Awards, un Benois de la Danse e due Golden Mask Awards sono solo alcuni dei riconoscimenti che rendono indiscutibile la sua nomina. Ciò va a prescindere dalla copiosa produzione artistica di cui s’accompagna, più gli studi e le ricerche intorno al corpo, alle sue potenzialità e relazioni con altri linguaggi.  Sarà interessante vederlo all’opera, conoscere poco a poco la progettualità che attiverà per la Biennale.

Virgilio Sieni, l’ultimo “mandato” italiano

L’ultima presenza italiana alla direzione artistica del settore Danza della Biennale di Venezia risale all’epoca pre – Chouinard, con Virgilio Sieni. Nulla vieta ad un’istituzione come la Biennale di optare per una direzione oltre confine, né tale riflessione si pone critica nei confronti di tale scelta. Piuttosto sarebbe interessante attivare una riflessione interna, capire se il nido artistico italiano aveva nelle sue fila dei profili “appetibili” per le politiche della Biennale. Inoltre sarebbe interessante sapere se tali profili sono stati vagliati in sede di valutazione prima di stringere il cerchio intorno al nome di Wayne McGregor.

Tale considerazione non presta in alcun modo il fianco a ideologie nazionaliste, il regista britannico è assolutamente indiscutibile, oltre che benvenuto. L’augurio è che sappia districarsi tra le svariate esigenze, necessità e bisogni della danza italiana, a tutti livelli, valorizzandone le potenzialità e le risorse. Sarà interessante scoprirlo, così come sarà interessante vedere se qualche profilo italiano saprà insediare il proprio nome tra i papabili per il prossimo quadriennio. C’è tempo, così come c’è dote e qualità. Intanto, in bocca al lupo a Wayne McGregor.

Per saperne di più sulla Biennale di Venezia, visita il sito https://www.labiennale.org/it .

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Danzatore, docente di danza e chinesiologo. Opera come performer e giovane autore in Borderline Danza di Claudio Malangone e collabora come danza-educatore con enti e associazioni. Attivo nel campo della ricerca pedagogico-didattica, porta avanti un'indagine sui vantaggi della danza come dispositivo di adattamento cognitivo e sociale.