MILANO I ballerini della Scala sono in stato di agitazione. Il motivo? Troppi gli impegni imprevisti comunicati ai lavoratori all’ultimo momento.

Organizzazione del lavoro sbagliata

La rappresentanza sindacale del ballo ha spiegato che la decisione è stata presa fra l’altro a causa dell’organizzazione del lavoro e del metodo di preparazione dei balletti in cui molti non si sentono “a proprio agio”. “L’aumento dei titoli in programmazione non è supportata dalle condizioni necessarie ad iniziare dall’organico adeguato” secondo la Rsa che ha chiesto “un maggior numero di contratti aggiunti per tutta la stagione in considerazione anche dell’età pensionabile”.

Aggiunti spettacoli che non erano in programma

Inoltre “troppo spesso ultimamene vengono aggiunti spettacoli che non erano presenti al momento della presentazione della stagione, e per quanto sia importante soprattutto in questo momento storico, avere spettacoli in cartellone, vorremo fosse rispettata la programmazione annuale, dato che produzioni o tournée all’ultimo momento creano scompiglio nell’organizzazione del lavoro,come abbiamo visto il mese scorso durante la preparazione del Gala Fracci, Afterait, Jewels, Giselle e Sylvia, tutto nello stesso mese”.

I ballerini chiedono un incontro con il Direttore del ballo

La goccia che ha fatto traboccare il vaso e che ha portato a proclamare l’agitazione è stata la mancata comunicazione che l’11 maggio, giorno prima del debutto di Silvia, sarà eseguito il primo atto del balletto nello spettacolo per l’Ucraina. “Nonostante si rimanga convinti che l’unico modo possibile per migliorare la qualità del nostro lavoro e delle nostre risorse sia continuando a dare fiducia al dialogo tra le parti, chiediamo – ha concluso l’Rsa – al più presto un confronto col Direttore del ballo che possa aiutarci a trovare le soluzioni per andare avanti al meglio e in serenità “.

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