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NEW YORK – Come ormai da tradizione, il nuovo anno di molte compagnie di danza, danzatori, coreografi, direttori di teatri, festival e agenti si è aperto con l’APAP/NYC.

Tenutosi quest’anno dal 9 al 13 gennaio nella grande mela, l’APAP/NYC è la più grande conferenza della danza del mondo.

Stiamo parlando di oltre 2000 produttori, artisti e agenti da oltre 30 paesi che occupano l’EXPO Hall dell’APAP con 370 espositori e incontrano più di 1000 artisti che con le loro esibizioni danno vita a una sorta di mini festival. Vengono adibite a spazi performativi, in giro per la città,  quasi cento locations, tra le quali, nell’arco di soli cinque giorni, i “presenters” si spostano a ritmi frenetici per vedere quante più performance possibili.

Oltre alle performance, l’APAP/NYC prevede attività che favoriscono la comunicazione tra i partecipanti e discussioni sull’andamento delle arti performative. Alcuni esempi sono:

  • Special Interest Sessions and Networking Meetings: sessioni organizzate dai membri dell’APAP che si concentrano su argomenti specialistici del il settore.
  • Pre-Conference Programs: sempre organizzati da membri, sono però aperti al pubblico e si discute più in generale di danza, teatro, musica, festival, programmazione per le famiglie, ecc.
  • Consultation Salons: offrono consulenze individuali con esperti del settore.

Più nello specifico, il calendario di quest’anno prevedeva tra i seminari:

  • In apertura: “In the Beginning: The Creative Act” (“In principio: l’atto creativo”) – conversazione tra artisti sulle motivazioni che li spingono a creare arte al giorno d’oggi e la loro percezione del pubblico attuale;
  • Saturday Plenary Session: “The Arts as Levelers of Experience” (L’arte come livella dell’esperienza”) – come gli artisti trasmettono messaggi significativi al pubblico attraverso nuove collaborazioni;

L’APAP/NYC è organizzata dell’Association of Performing Arts Presenters (APAP – Associazione di Rappresentati delle Arti Performative), associazione no-profit statunitense, con base a Washington D.C., che ha come obiettivo quello di favorire lo sviluppo delle arti performative.

L’APAP ha le sue origini negli anni Cinquanta, quando un gruppo di manager universitari cominciò ad interessarsi al ruolo educativo delle arti e le sue problematiche all’interno dei campus. Nel 1957, 29 di questi manager fondarono l’Association of College and University Concert Managers (ACUCM), rinominata nel 1973 Association of College, University and Community Arts Administrators (Associazione di Amministratori della Comunità delle Arti, dei College e Università) per accogliere membri esterni ai campus universitari. Nel 1988 l’associazione prende la denominazione attuale e conta oggi più di 1600 membri.

La fondazione dell’APAP si deve a Fan Taylor, direttrice del Wisconsin Union Theater, che ha ricoperto l’incarico di Segretario Esecutivo per circa 24 anni. Attuale Direttore Esecutivo è Mario Garcia Durham.

L’APAP oggi non è altro che un ampio network di esperti del settore di tutti il mondo che sono iscritti all’associazione come membri. I membri sono divisi nelle seguenti categorie:

  • Produttori o enti quali festival e teatri – rientrano in questa categoria persone o organizzazioni che favoriscono la circolazione di spettacoli (i cosiddetti “presenters”)
  • Artisti / Agenti / Manager
  • Agenzie di servizi per le arti
  • Fornitori
  • Consulenti
  • Studenti

L’APAP tiene informati i propri membri attraverso seminari, la newsletter bisettimanale Spotlights e il magazine specialistico Inside Arts, ed, inoltre, pubblica aggiornamenti su finanziamenti per le arti offerti da terzi e dal proprio programma di sovvenzione. Un esempio dei programmi dell’APAP è il Cultural Exchange Fund, sostenuto dall’Andrew W. Mellon Foundation, che sovvenziona i viaggi all’estero dei propri membri per favorire il continuo aggiornamento e l’ampliamento del network.

I membri hanno inoltre accesso alla lista contatti di tutti gli iscritti all’organizzazione ed una bacheca di annunci di lavoro, dove loro stessi possono inserire o cercare nuove offerte.

L’APAP quindi svolge un ruolo centrale nelle arti performative negli Stati Uniti. Negli ultimi cinquant’anni ha messo in comunicazione migliaia di esperti del settore, favorendo la discussione “filosofica” tra membri e creando occasioni di visibilità per compagnie e artisti indipendenti. Ancora oggi, in una realtà parecchio più virtuale di quella di Fan Taylor, APAP , attraverso la conferenza di New York, da’ l’opportunità ai suoi presenters di selezionare dal vivo le produzioni che altrimenti dovrebbero vedere in DVD.

Tutti coloro che fossero interessati a diventare membri o a partecipare alle prossime edizioni dell’APAP/NYC troveranno dettagliatissime istruzioni al sito www.apapnyc.apap365.org,

Le date dell’APAP/NYC 2016 sono 15-19 gennaio.

 

Simona Ferrara

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