Alex Atzewi

MODENA – Docente di danza contemporanea e coreografo, Alex Atzewi è direttore artistico dell’Atzewi Dance Company. La compagnia nasce nel 1996 col nome di New Dance Concept e riceve da subito un riscontro positivo sia dal pubblico che dagli addetti ai lavori. Tanto che nel 2007 a Salerno Alex Atzewi riceve il riconoscimento come migliore coreografo contemporaneo in Italia.

Dal 2009 la compagnia assume il nome attuale e nel corso degli anni realizza numerose acclamate produzioni collaborando con ballerine e ballerini dal calibro di: Corona Paone, Leon Cino, Beatrice Carbone, Giulia Paris, Sabrina Brazzo, Andrea Volpintesta, Fernando Troya, Davit Galstyan, Petra Conti e Marco Agostino.

A Modena, poi, ha sede il corso di Avviamento Professionale alla Danza di Alex Atzewi. Un nuovo metodo di studio della danza rivolto a danzatori dai 18 anni in su che desiderano consolidare la propria formazione. Attraverso lezioni giornaliere di danza classica, contemporanea e laboratori di passo a due, con incontri indivuiduali settimanali per focalizzarsi propri bisogni del singolo giovane.

Nel percorso sono inclusi incontri mensili con coreografi nazionali e internazionali, ballerini free lancee, importanti docenti. Tra gli ultimi incontri:Emilio Calcagno, Idan Sharabi, Fernando Troya, Valerio Longo, Damiano Artale, Loris Petrillo, Nico Monaco, Davide Di Pretoro. I partecipanti al corso potranno partecipare a concorsi nazionali ed internazionali, indispensabili alla crescita del ballerino, ed entrare a far parte di prestigiose compagnie internazionali.

APaD – Avviamento Professionale alla Danza

Alex Atzewi offre l’importante possibilità di formarsi professionalmente come danzatori con il corso APaD a Modena. Quale esigenza lo ha spinto a dar vita a questo corso?

La creazione del corso di Avviamento Professionale APaD, di Modena, nasce dall’esigenza personale di formare talenti. Il percorso è volto non solo alla ricerca delle qualità tecniche dell’artista ma soprattutto alla ricerca della vocazione, della tenacia e della determinazione necessari per affrontare questo mestiere.

Il lavoro del danzatore infatti non è privo di ostacoli che si possono superare solo con tanta determinazione e voglia di sapere, proprio come ho avuto modo di sperimentare sulla mia pelle studiando per moltissimi anni a Parigi con i più grandi nomi della danza. Parigi è per me un luogo tuttora fondamentale: luogo di studio, di ricerca, di crescita e di lavoro. Aver avuto la possibilità di studiare con i grandi della danza mi ha quindi spinto a creare il corso APaD. Desidero così dare l’opportunità ai ragazzi d’oggi di avere una formazione dettagliata e sfaccettata.

Quali sono i requisiti necessari che un aspirante danzatore deve possedere per accedere al corso?

Curiosità, disponibilità e tanta ambizione. Chi vuole vivere di danza deve considerare quest’arte non solo come passione, ardore, ma proprio come uno stile di vita. Le qualità, il talento di un danzatore sono importanti eppure, allo stesso tempo, non bastano. Essere un danzatore è uno stato dell’anima,: vuol dire portare avanti con costanza il duro lavoro, esprimendo la artisticità interiore attraverso il movimento.

Alex Atzewi, nel corso APaD i danzatori hanno la possibilità di studiare sia la danza classica che approfondire varie tecniche di contemporaneo. Quanto è importante lo studio della danza classica per il danzatore contemporaneo oggi? Inoltre durante il percorso triennale APaD, i danzatori affrontano in particolare la tecnica Balanchine per il classico. Come mai proprio questa tecnica?

Lo studio della danza classica è fondamentale per ogni danzatore. La tecnica Balanchine, in particolare, conferisce agli allievi una flessibilità mentale e una velocità nell’apprendimento che permette all’aspirante danzatore di seguire ed eseguire correttamente le lezioni, specie durante le audizioni. Inoltre questa tecnica consente al danzatore di condurre la propria danza a un livello più elevato, completo e soprattutto consapevole. I ballerini saranno così in grado di destrutturare la propria danza e approcciarsi in maniera più intima al contemporaneo.

Atzewi Dance Company

Il linguaggio corporeo della Atzewi Dance Company spazia dal hip-hop al contemporaneo al modern jazz, poggiando sempre sulla solida base della danza classica. Maestro Atzewi, come riesce ad amalgamare tutti i differenti stili all’interno di una coreografia?

Nonostante la mia versatilità e formazione pluritematica, la mia attività non si basa sulla contaminazione di più stili bensì su quella che definisco “tecnica del corpo”.

Ovvero, di sicuro una buone base classica e la costanza nello studio della stessa sono fondamentali per mantenere saldi i principi della danza. Però ogni giorno di allenamento questi principi vengono elaborati mediante lo studio della danza contemporanea. Per cui più che lavorare a una fusione stilistica, cerco – attraverso il corso e la mia attività di coreografo – di portare ogni danzatore alla piena conoscenza del proprio corpo della propria tecnica. Tecnica non intesa come una serie di linee e atteggiamenti codificati, ma come la capacità del corpo di imparare e sviluppare delle caratteristiche rendendole poi personali.

Il repertorio della Atzewi Dance Company, frutto di decenni di lavoro, spazia dalla musica classica di Mozart al rock di Vasco Rossi, passando per Vivaldi e Lucio Battisti. Cosa in una musica colpisce l’ingegno creativo del coreografo Alex Atzewi?

L’attualità è di sicuro l’elemento che più caratterizza le scelte musicali, le collaborazioni e le produzioni.
È importante collaborare con grandi artisti attuali come Vasco Rossi, così come è fondamentale sapersi adattare a differenti stili musicali spaziando dal Barocco all’elettronica sperimentale. Adattarsi quindi all’artista con cui si collabora, a ciò che viene richiesto ma senza mai perdere la propria identità e lasciando quindi la propria impronta. Da coreografo ritengo sia importante cucire addosso agli altri ciò che è mio, esaltando sempre e comunque le caratteristiche degli artisti che ho di fronte per avere un prodotto che sia di qualità e che sia attuale. Perché la gente ha bisogno di vedere e di sentire ciò che vede tutti i giorni in rapporto all’arte.

Nei suoi spettacoli la Atzewi Dance Company affianca ai propri danzatori etoiles del calibro di Amilcar Moret Gonzalez e Jimmy Judat solo per citarne alcuni. Quale valore aggiunto portano questi danzatori alla compagnia?

Di sicuro il prestigio di avere dei grandi artisti nelle produzioni ma ancora di più lo scambio che c’è con essi, il riconoscimento e la stima reciproci. La possibilità di collaborare con danzatori di cui nutro profondo rispetto è una fonte di ricchezza artistica per me. Un modo, anche, per mettermi sempre in gioco.

È un arricchimento reciproco che ha inizio già in sala prove, durante la costruzione dello spettacolo. È importante nell’arte e nella danza poter essere tanto altruisti nel dare quanto intelligenti nel prendere e fare propria la magia di grandi artisti.

I danzatori della Atzewi Dance Company sono dei virtuosi dell’atletismo, tanto che non fumano né consumano alcolici. Alex Atzewi non teme che l’eccesso di atletismo possa andare a discapito dell’espressività e dell’interpretazione artistica?

Non esiste un eccesso di atletismo, semplicemente ci sono delle regole che un buon danzatore deve seguire, non solo nell’Atzewi Dance Company ma in generale. Uno stile di vita sano, una vita regolare aiutano il corpo e la mente a dare il 100% in sala e sul palcoscenico. Il resto crea dispersione e tante volte influisce sulla buona riuscita delle performance e sulla lucidità durante lo studio.

Il lavoro del danzatore è duro, bisogna essere particolarmente costanti per poter ottenere e raggiungere gli obiettivi che ci si pone.
L’espressività viene invece più attribuita ad un modo di essere, a un artisticità soggettiva che, lasciando il mondo fuori, viene poi messa in sala e sul palcoscenico.

A quali progetti sta lavorando Alex Atzewi per il futuro?

I progetti per il futuro sono davvero tanti.
Ciò a cui miro quest’ anno è innanzitutto la buona riuscita del corso APaD e dell’ Atzewi Dance Company. E intendo far questo attraverso scambi con compagnie e corsi di formazione esteri, per avere maggiori stimoli e maggiori informazioni. Un arricchimento da poter poi impiegare nelle mie creazioni.

Non a caso quest’ anno ho iniziato una collaborazione con la Carabdanza di Madrid: un corso di formazione che vanta aspiranti danzatori di nazionalità di tutto il mondo, oltre a possedere una compagnia tutta sua che apporta un enorme contributo al mondo della danza spagnolo.

Iscriviti alla Newsletter