Addio a  Steve Paxton,  fondatore della contact improvisation, figura iconica della danza sperimentale degli anni Settanta. Era nato nel 1939 a Phoenix in Arizona e la sua carriera era cominciata nel 1958 a New York. Dopo aver studiato con Merce Cunningham, entrò a far parte della compagnia di José Limon per poi tornare a lavorare con Cunningham nel 1961. A partire dal 1972, ha sperimentato ed insegnato la pratica della contact improvisation, sia negli Stati Uniti che in Europa. Una pratica rivoluzionaria basata sulla comunicazione tra due corpi in movimento sempre in stretto contatto il cui scopo è quello di assecondare le leggi fisiche della gravità. Il corpo è chiamato ad aprirsi a queste sensazioni, imparando a sciogliere le tensioni muscolari e ad abbandonarsi al flusso naturale del movimento. Una pratica che include il rotolamento, la caduta, il sostenere e dare il peso al partner mantenendo un punto di contatto.

Nel 2014 quando andò a ritirare il Leone d’oro alla Carriera della Biennale di Venezia a chi gli chiese l’origine della contact improvisation rispose: “La pelle è l’organo più grande del corpo -bisogna ascoltare attraverso di essa collegando la testa e i sensi”.

su campadidanza per chi ha voglia di approfondire

Contact Improvisation e Material for the Spine di Steve Paxton / 1

Contact Improvisation e Material for the Spine di Steve Paxton / 2

Iscriviti alla Newsletter