NAPOLI – Lunedì 26 febbraio 2018 al Teatro Politeama (Via Monte di Dio 80) alle ore 20.30 “GALA CONCERT”, un omaggio a Marius Petipa – nel bicentenario della sua nascita – al quale parteciperanno ventidue allievi dei corsi superiori dell’Accademia Agrippina Jakovlevna Vaganova di San Pietroburgo che celebra il 280° anniversario dalla sua fondazione.

Si avvicina un evento davvero unico non solo per Napoli, ma per l’Italia intera, uno spettacolo della scuola dell’Accademia Vaganova, la più antica e prestigiosa al mondo dopo la scuola di balletto dell’Opéra di Parigi. Fondato nel 1738, durante il regno della zarina Anna Iovannovna, l’Istituto coreografico di San Pietroburgo, denominato poi Accademia Vaganova nel 1957, celebra 280 anni di storia in cui è passata indenne anche attraverso la rivoluzione del 1819. Dal periodo zarista a quello sovietico, l’Accademia si è evoluta sviluppando un metodo di insegnamento elaborato dai docenti più accreditati che, sotto l’egida di Agrippina Vaganova, non solo hanno permesso alle scuole distribuite nell’immenso territorio sovietico di adottare una didattica omogenea a quella della sede più prestigiosa, ma hanno favorito la sua diffusione in tutto il mondo attraverso la pubblicazione di programmi e testi teorici e metodologici, e la diaspora di docenti e ballerini.

Riccardo Riccardi, già ballerino del Teatro di San Carlo, direttore artistico dell’evento, ha coinvolto il direttore dell’Accademia, Nikolaj Tsiskaridze, a celebrare la fondazione della scuola, i 200 anni dalla nascita di Marius Petipa ed anche i 140 anni dalla morte di Carlo Blasis, teorico del balletto moderno, napoletano, formatosi alla musica dalla cultura del padre che con il figlio piccolo si rifugiò in Francia a seguito della repressione dopo la rivoluzione giacobina del 1799. La data 2018 coincide anche con i 110 anni dalla nascita di Marina Semënova (prima grande allieva di Vaganova), i 90 anni dalla morte di Enrico Cecchetti (‘il maestro dei maestri’), e gli 80 anni dalla nascita di Rudolf Nureyev e i 25 anni dalla sua morte. Ventidue giovani allievi porteranno in scena un repertorio molto ampio e soprattutto nuovo per il pubblico occidentale, perché alcune coreografie di Petipa, ritrovate dal direttore, sono assolutamente inedite, come ad esempio Il risveglio di Flora. La caratteristica principale dell’Accademia Vaganova è quella di aver conservato la cultura della danza continuando però a svilupparla, senza mai fermarsi. Pur mantenendo intatta la tradizione, la scuola guarda avanti prendendo il meglio che c’è dall’estero e in questo Tsiskarizde ha grandi meriti, perché, avendo una visione ampia della danza, invita continuamente maestri stranieri per approfondire il lavoro della scuola. Si avrà l’opportunità di incontrare il direttore prima dell’inizio dello spettacolo.

Ho avuto l’onore di frequentare la scuola nel gennaio del 1990 con un corso di metodologia con la Maestra Trofimova e lezioni di tecnica con la Maestra Alla Sizova, celebre partner di Rudolf Nureyev negli anni della sua gioventù, ed ho potuto apprezzare di persona la serietà e l’attenzione quasi religiosa con cui si insegna la danza e tutti i livelli, sia teorici che pratici. Con la fine del periodo sovietico anche lo studio della danza, ricco di sacrifici ed impegni, ha subito dei momenti di crisi ma oggi l’Accademia è tornata a livelli altissimi e comprende circa 300 allievi – divisi in otto corsi, maschi e femmine che studiano separatamente, con circa 50 docenti (classico maschile e femminile, passo a due, carattere, danze storiche, pantomima, ginnastica), 20-30 sale di danza, un piccolo teatro all’interno dell’edificio, una chiesa, una biblioteca dotata di computer, un museo – che quest’anno compie 60 anni di attività – fondato da un’allieva di Agrippina Jakovlevna Vaganova. L’Accademia si trova in via Rossi, (Carlo Rossi era un architetto napoletano), e si sviluppa su 220 metri di lunghezza, 22 metri di larghezza e 22 metri di altezza. Negli ultimi anni si è aperta sempre più anche ad allievi stranieri, molti provenienti dal Giappone ed allo scopo di reclutare anche allievi italiani, a Danza in Fiera a Firenze, dal 23 al 25 febbraio 2018, si terrà un’audizione per candidati da inserire nell’Accademia Vaganova, un’occasione da non perdere per chi davvero ama la danza.

Roberta Albano

iscriviti alla newsletter di campadidanza

 

Programma Gala Concert:

Prima Parte

Pas de deux (piccolo adagio) da Lo Schiaccianoci

Musica di P.I. Čajkovskij

Coreografia di V.I. Vainonen

Variazione dal Trio de Le Corsaire

Musica di R. Drigo

Coreografia di M.Petipa

Variazione da Grand Pas Classique

Musica di D. Auber

Coreografia di V Gsovskij

Variazione da Paquita

Musica di R. Drigo

Coreografia di M. Petipa

Pas de quatre da Il risveglio di Flora

Musica di R. Drigo

Coreografia di M. Petipa (rivisitata da J. Burlak)

Seconda Parte

Pas de trois da La Fata delle Bambole

Musica di R. Drigo

Coreografia di S. e N. Legat (rivisitata da K. M. Sergeev)

Variazione da Giselle

Musica di J. Burgmüller

Coreografia di L. I. Lavrovskij

Variazione da Paquita

Musica di R. Drigo

Coreografia di M. Petipa

Variazione da Le Pavillon d’Armide

Musica di N. N. Čerepnin

Coreografia di M. Fokin

Variazione da Don Chisciotte

Musica di L. Minkus

Coreografia di A. Gorskij

Frammenti da La Naiade e il Pescatore

Musica di C. Pugni

Coreografia di M. Petipa e J. Perrot

Pas de deux (grande adagio) da Lo Schiaccianoci

Musica di P.I. Čajkovskij

iscriviti alla newsletter Campadidanza

Iscriviti alla Newsletter

Docente di Storia della danza all’Accademia Nazionale di Danza di Roma è laureata al DAMS dell’Università di Bologna in “Semiologia dello Spettacolo”. Docente di danza classica abilitata all'AND, è critico di danza, studiosa e autrice di saggi e monografie sulla danza. Dal 1990 al 2014 è vicedirettrice dell’associazione Movimento Danza di Gabriella Stazio. E’ inoltre socio fondatore di AIRDanza - Associazione Italiana per la Ricerca sulla Danza.