VICENZA – L’edizione 2022 delle residenze artistiche We Art 3 si prepara a un gran finale con la restituzione pubblica del laboratorio di Lorenzo Morandini. Giovedì 15 dicembre i partecipanti porteranno alcuni temi sviluppati durante il progetto coreografico al Teatro Civico di Schio.

La prosecuzione della ricerca

Morandini, danzatore e coreografo di origine trentina, si forma al Teatro Nuovo di Torino per poi diplomarsi al Trinity Laban di Londra. Come artista avvia un percorso di ricerca sul movimento, ispirato a esperienze di training immersivo nella natura. È ormai un nome piuttosto noto nel mondo della danza vicentina dopo essere stato Artista in Rete 2022 nell’ambito di Danza in Rete Festival dove ha presentato Idillio.

Così dopo 15 giorni di lavoro al Teatro Comunale di Vicenza il giovane performer mette su Studio di S, dopo un primo sharing realizzato al Teatro Studio di Rovigo l’11 dicembre. L’opera è frutto, appunto, di un laboratorio intensivo di quattro giorni che Morandini ha tenuto con danzatori del territorio. Si propone di indagare la relazione tra i corpi attraverso l’utilizzo di un drone in scena e la composizione-scomposizione dello spazio creativo. Si può dire che nasca dall’esigenza di proseguire quell’esplorazione inaugurata nel precedente Idillio.

La teoria dell’informazione

Il danzatore e il drone, ognuno con la propria esperienza di movimento, si studiano a vicenda, indagano lo spazio intorno a loro. Si tratta di una comunicazione a tre (due esseri umani e un dispositivo tecnologico), in cui ciascun corpo propone il proprio linguaggio, cercando un fine comune mediante diverse combinazioni possibili e escogitando soluzioni fantasiose, inconsuete, inaspettate.

La drammaturgia e il gesto si costituiscono di ripetizioni, azioni durature, contrapposizioni, accostamenti fra idee di vuoto e di pieno. L’obiettivo è la formulazione artistica della teoria dell’informazione, in cui S sta a indicare il livello di entropia (mancanza di chiarezza) creato dal disordine all’interno di un sistema e la dispersione spontanea e costante dell’energia tramite il movimento.

Gli altri partecipanti del laboratorio sono Giulia Bertolin, Paola Contardi, Paolo De Paoli, Antonio Fontana, Ketti Grunchi, Arianna Marchioro, Mariasole Corato, Soriel Nardi Belen e Miriam Osele. La musica è a cura di Mattia Nardon, mentre il pilota del drone è Fabrizio Botto e i costumi sono di Silvia Dezulian. Il progetto è una produzione NINA realizzato con il sostegno di Armunia, Oriente Occidente, Teatro Comunale Città di Vicenza e RedSapata Tanzfabrik.

We Art 3 fra teatro, circo e danza

We Art 3, promosso dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e sostenuto dalla Regione del Veneto e dal Ministero della Cultura, nasce nel 2018 per arricchire di nuovi contenuti il rapporto tra gli artisti ai primi passi, ma anche affermati, e le comunità che li ospitano. Prende in considerazione tre generi delle discipline dello spettacolo dal vivo, ovvero il teatro, il circo e la danza, e oggi è arrivato con successo alla sua quinta edizione.

Al termine dello spettacolo, inoltre, il pubblico avrà occasione di incontrare Lorenzo Morandini in un confronto condotto da Vanessa Gibin. Per partecipare alla performance l’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili; è necessario prenotarsi sul sito del Teatro Comunale di Vicenza (www.tcvi.it) oppure recarsi direttamente al Teatro Civico di Schio un’ora prima dell’inizio della restituzione.

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