Un’offerta con proposte molto diverse per una visione della danza a 360°, aperta ai nuovi linguaggi, senza dimenticare la forza della tradizione classica e neoclassica. E’ quanto propone VicenzaDanza XXI edizione, la stagione del Teatro Comunale di Vicenza realizzata in collaborazione con Arteven. Sette gli spettacoli in cartellone, a partire dalla nuova edizione di Opus Cactus, uno dei titoli cult del repertorio dei Momix, naturalmente firmato da Moses Pendleton, fondatore e anima del gruppo con la moglie Cinthya Quinn, e che sarà in scena a dicembre. Una nuova generazione di Momix, ballerini, acrobati, interpreti spettacolari, proporrà in uno scenario incantato, con i caratteri onirici e surreali tipici della compagnia, i paesaggi dei deserti dell’Arizona, abitati dai cactus e da strani animali. Ancora una volta un inno alla vita e alla gioia, nella sua essenza primordiale, in puro stile Momix.

Sand_Alonzo King Lines 06  ½Chris HardyAncora a dicembre, un’altra presenza di grande prestigio, quella dell’Alonzo King Lines Ballet, compagnia icona della danza mondiale da un quarto di secolo. Coreografo multiculturale e sfaccettato, con il suo Lines Ballet fondato a San Francisco nel 1982, King è presente nelle stagioni e nei festival internazionali più importanti a livello internazionale; è divenuto celebre per l’elaborazione di un personalissimo linguaggio creativo sospeso tra la purezza neoclassica e la danza afroamericana. A Vicenza saranno presentate due creazioni recentissime: Biophony (2015) e Sand (2016).

La Bella e la Bestia 07Il nuovo anno per la danza partirà all’inizio di marzo con una doppia data del Malandain Ballet Biarritz, a Vicenza con il nuovo spettacolo La Bella e la Bestia, creazione presentata in anteprima mondiale al Teatro dell’Opera di Versailles nel dicembre 2015 e che debutterà in prima mondiale alla Biennale della Danza di Lione in settembre, una produzione di cui la Fondazione Teatro Comunale di Vicenza è partner. Raffinatissimo, come tutte le creazioni del coreografo francese che dà il nome alla Compagnia, il balletto per 22 danzatori, di chiara matrice neoclassica, si ispira ala versione surrealista del film del 1946 di Jean Cocteau. Sarà presentata in marzo anche la novità della Stagione di Danza, quella del musical, con un titolo che è diventato l’emblema della gioia di ballare. Si tratta di Billy Elliot il Musical, prodotto dalla Peep Arrow Entertainment in collaborazione con Il Teatro Sistina e che porterà in scena una delle storie più amate del cinema europeo. Il giovane protagonista sarà affiancato da un cast di 30 performers, mentre le musiche sono quelle originali di Elton John. Sempre nel mese di marzo sarà in scena Life dei Balletboyz, compagnia britannica rigorosamente al maschile, composta da 10 straordinari danzatori, residente al Sadler’s Wells di Londra, con la direzione artistica di Michael Nunn e William Trevitt. In questa nuova creazione (2016) che si compone di due parti, Rabbit di Pontus Lindberg e Fiction di Javier de Frutos, i Balletboyz daranno il meglio della loro energetica forza interpretativa, per raccontare danzando, in modo originale, elegante e provocatorio, temi come la solitudine e la morte. All’inizio di aprile torna, a grande richiesta, il tango con Colección Tango, una sequenza di quattro coreografie presentate dalla Compañia de Leonardo Cuello, una formazione argentina che fin dalla sua nascita (2005) indaga i diversi modi di interpretare il tango con contaminazione della danza contemporanea.

Dans le pas de Petipa  ½Sigrid Colomyäs04L’ultimo spettacolo è previsto ad inizio maggio, un doveroso tributo al balletto classico, con la Soirée Petipa: les Grands Ballets Classiques del Balletto dell’Opera di Bordeaux, con la direzione artistica di Charles Jude: una serie di estratti dai più celebri balletti del coreografo per eccellenza, padre della danza classica, Marius Petipa. La Serata si svilupperà in tre parti: l’inizio sarà con il terzo atto di Paquita, per proseguire nella seconda parte con i grandi passi a due che al meglio esprimono e connotano la cifra stilistica di Petipa, e quindi dal terzo atto de Il lago dei cigni, Don Chisciotte e della Bella Addormentata, per concludersi con il terzo atto completo dal balletto Raymonda.

Con gli spettacoli della stagione riprenderanno anche gli Incontri con la Danza, gli approfondimenti che precedono la messa in scena, incontri condotti da critici, giornalisti, storici della danza nel Foyer del Teatro. Ritorna, poi, il Progetto Supporter Danza che prevede, prima di alcuni spettacoli, l’esibizione di giovani promesse della danza, segnalate da critici ed esperti, pochi minuti per offrire agli spettatori la possibilità di vedere rappresentate nuove tendenze e ai nuovi interpreti di farsi conoscere dal pubblico del Comunale. Prosegue anche la felice esperienza delle residenze artistiche di danza mentre, al Ridotto, va in scena la Stagione degli spettacoli dedicati alla danza di ricerca, focalizzati sulle nuove espressioni del teatro danza e della pluralità dei linguaggi espressivi; sono due, al momento, gli appuntamenti in programma. Il primo, in dicembre, è Xebeche, una produzione E/Gruppo Nanou, Ravenna Festival, in cui i performer emiliani del Gruppo Nanou si confronteranno con la forma del recinto geometrico (la perfezione e/o la normalità irraggiungibili). Il secondo appuntamento, in calendario in aprile, sarà Odio, coreografia di Daniel Abreu, presentato dalla Fattoria Vittadini, gruppo versatile che ha elaborato un’idea di compagnia di danza innovativa, a disposizione di coreografi e artisti diversi. Lo spettacolo definitivo sarà il frutto della residenza che offrirà in luglio al Comunale la sua prima restituzione al pubblico, performance sul concetto di odio come possibilità di avere comunque una relazione tra esseri umani.

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