TORINO – “Una donna sopravvive sempre al suo destino, sempre.”

Questo è il concetto che ha dato vita a Evocative Triptych, spettacolo diretto e coreografato da Franca Pagliassotto, che andrà in scena in prima nazionale e in data unica sabato 27 maggio alle ore 21 al Teatro Café Müller.

Un progetto di teatrodanza che coinvolge mondi artistici diversi

La Pagliassotto unisce arti differenti quali la danza, il cinema e la letteratura, in un progetto che, giustamente, non si ferma di fronte a confini imposti da dogmi inesistenti, e dove la contaminazione diventa norma. «Come le arti del cinema e della letteratura ci consegnano uno straordinario potere comunicativo, così la danza ne può raccogliere gli stati visionari, apparentemente relegati, trasformandoli in nuove estetiche espressive di movimento» così parla la coreografa e regista. La danza si fa strumento che riesce a coinvolgere mondi artistici diversi, ma che hanno la stessa matrice culturale, profondamente spirituale e scenica. Si tratta di “Tanz Theater” in una dinamica evocativa dove il corpo comunica ciò che l’anima ci racconta in silenzio.

Lo spettacolo nasce anche da una forte volontà di rendere omaggio a Ismael Ivo, «con cui ho condiviso l’avventura artistica dal 2001 fino alla sua scomparsa, un percorso di vita che mi ha cambiata e che ha cambiato il mio modo di vivere la danza, togliendo ogni substrato di esteriorità, e concentrandomi sulle emozioni da condividere».

Uno sguardo femminile forte e consapevole

Così la coreografa porta al Teatro Café Müller due trittici (interpretati da Elisa Mutto, Elisa Viola, Claudia Eugenia Morello, Irene Rivella e Luca Tomasoni) con un comune denominatore. «Sono riflessi coreografici estrapolati dalle vicende di personaggi elevati, come Lydia ed Alicia in Habla con Ella o come Erendira nel racconto di Gabriel Garcia Marquez». Fil rouge è proprio la voglia delle protagoniste di cambiare, di fare scelte precise maturate dopo un difficile percorso introspettivo. Ed ecco che si impone lo sguardo femminile, uno sguardo forte e consapevole, che vuole poter scegliere del proprio destino.

Gli studi, la scuola di danza Il Gabbiano e la collaborazione con Ismael Ivo e Marcia Haydee

Franca Pagliassotto, ballerina e coreografa nata a Torino, comincia gli studi di danza alla scuola Ariadne di Torino. Studia poi a Parigi con Peter Gross e in seguito a Vienna con Ismael Ivo. Nel 1984 apre la scuola di danza Il Gabbiano a Torino, della quale è tuttora Direttrice Artistica e qualche anno dopo fonda la compagnia associata. Nel 1998 inizia a collaborare con il coreografo Ismael Ivo e con Marcia Haydee e approfondisce gli studi in Tecnica Horton e Yoga Ballet. Consegue, nel 2004, la Laurea in Scienze Educative Tersicoree presso l’Università di Bologna. Mentre dal 2003 al 2004 è assistente del coreografo Matteo Levaggi per la Compagnia BTT – Balletto Teatro di Torino. Dal 2003 fino alla sua scomparsa lavora stabilmente con il coreografo brasiliano Ismael Ivo.

Coreografia e regia Franca Pagliassotto

Con Elisa Mutto, Elisa Viola, Claudia Eugenia Morello, Irene Rivella,
Luca Tomasoni

Coproduzione blucinQue/Nice

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