Enzo Cosimi- Trilogia della Vendetta al REF
Teatro India- Enzo Cosimi

ROMA – Enzo Cosimi ha presentato il 12 e 13 novembre, in prima nazionale al Teatro India per il Romaeuropa Festival, il lavoro completo “Orestea – Trilogia della Vendetta” che lo ha visto impegnato nel suo sviluppo sin dal 2018. 

Si tratta di un evento speciale che dà al coreografo l’opportunità di presentare un lavoro per come lo ha pensato: 3 parti di un unicum. E per noi pubblico, la possibilità di dedicare un tempo ampio per la conoscenza e l’approfondimento del linguaggio poetico di un artista che, come Cosimi, ha avuto sicuramente un impatto sul sistema danza italiano.

Rispetto a una visione frammentata di ciascuno dei capitoli della trilogia in questione (2 dei 3 spettacoli hanno già girato diversi festival negli ultimi anni), ci viene qui data l’occasione per ricostruire la complessità di una ricerca, di un processo che si sviluppa in più parti, trovando assonanze e rimandi tra un lavoro e l’altro.

“Glitter My Tears-Agamennone”, quanta violenza!

La prima parte di questo viaggio ci risveglia brutalmente nel cuore della tragedia dell’Orestea. “Glitter in My Tears – Agamennone” si apre con una scena bianca, spoglia, dall’atmosfera clinica; così come al minimo sono anche i costumi e il soundesign. I racconti dei 3 performer si intrecciano tra presentazioni “reali” dei danzatori e voci, registrate o dal vivo, che raccontano le azioni drammatiche della violenza perpetrate da Agamennone, Egisto e Clitennestra. Non manca nessun dettaglio delle violenze di guerra, delle violenze domestiche, degli abusi psicologici e fisici – anche incestuosi – che culmina nel delitto passionale di Agamennone per mano di Egisto.

Il tutto raccordato alla cultura S&M di cui vengono riprese estetiche, modalità e teorie. Avvertiamo un profondo senso di disagio; siamo disorientati dal livello costante di efferatezza evocata: se siamo lì presenti, anche solo come pubblico, siamo anche noi partecipi e colpevoli? Agamennone finisce spogliato, deriso, pitturato di rosso in un palco cosparso di membra di manichini. «Oggi l’eroe è a pezzi, destrutturato” si legge nel programma di sala scritto e curato dalla drammaturg di parte della trilogia, Maria Paola Zedda. Ma chi è l’eroe, e cos’è un eroe, è uno dei temi principali che permane come sottotraccia durante tutta la durata dei 3 spettacoli.

Coefore Rock&Roll, una versione satanica

Il secondo capitolo “Coefore Rock&Roll” sviluppa l’altro grande tema del mito, ovvero il matricidio. La scena non è più minimale: siamo ora immersi in un’ambientazione dark, ricca di oggetti, e con la presenza costante delle Erinni in versione satanica. 12 ragazze incappucciate, capeggiate dalla DJ e musicista underground Lady Maru osservano minacciosamente tutte le azioni di Elettra, Clitemnestra e di Oreste (quest’ultimo rappresentato da due danzatori a simboleggiare la sua dualità – innocente o colpevole).

Alcune specifiche sequenze danzate tornano e ritornano, come echi di incubi passati; vi è poca interazione tra i performer che sembrano piuttosto forzati a convivere in uno spazio caotico e terrificante; i temi dell’ipersessualizzazione e della sete di violenza pervadono anche qui ogni azione. Noi spettatori siamo circondati da un ambiente aggressivo e disturbante, reso ancora più inquietante dal gioco dei danzatori con alcune bellissime e calde coperte colorate e peluche che rievocano il – semmai ci sia stato – calore e candore dell’infanzia. Elettra, Clitemnestra e i due Oreste corrono sulla scena incrociandosi senza veramente incontrarsi mai, bevono e sputano liquidi scuri e chiari (latte? sangue?), coperti di pittura rossa, che però sembra richiamare un rito iniziatico tribale, prima di chiudere questo secondo capitolo. 

Le lacrime dell’Eroe, celebrazione della democrazia

Arriviamo all’ultima tappa del viaggio, “Le lacrime dell’Eroe”. Presentato in prima nazionale al REF 2022, il terzo capitolo della trilogia è dedicato alle Eumenidi e, dal programma di sala, alla celebrazione della democrazia che dovrebbe assolvere il matricida Oreste.

Il pubblico è accolto da un’installazione scenica – un’impalcatura bianca come sfondo, un tessuto cangiante che cade sul lato sinistro del palco, sgabelli, tavolino e frullatore – e i 3 perfomer, Oreste, Clitemnestra/Atena, nascosta da un casco da astronauta e Apollo, sdraiato su una conturbante pelliccia. La colpevolezza di Oreste, è affidata al tribunale di un’intelligenza artificiale. Noi pubblico partecipiamo, anche qui, al processo. Due totem luminosi che incorniciano il palco rimandano alla chat Telegram che dialoga live con un’AI, superficiale e vaga. L’atmosfera è solo in apparenza quieta: l’ambiente sonoro e luminoso ci comprimono in una situazione di tensione continua e diffusa (penombra che predomina, latrati di cani in lontananza intrecciati a frammenti di voci di processi e manifestazioni). Sui totem luminosi la chat si interrompe per farci vedere mani guantate nere che frullano un organo. E di rosso viene poi colorato il corpo nudo e violentato di Clitemnestra. Un corpo colpito da Oreste certamente, ma anche dai nostri sguardi, dai video con il cellulare fatti da Apollo, e forse anche da sé stesso. 

È la fine? Oreste, vestito alla moda queer da sua madre nuda e insanguinata – una Alice Raffaelli instancabile che cosparge anche il palco di ossa animali – esce di scena sghembo e maldestro. È colpevole, è vittima, oppure è un eroe che è riuscito a sovvertire l’ordine? Siamo invitati a continuare la conversazione con l’AI scansionando un QR code. Dopo aver sostato per ore sul fondo dell’abisso, e uscendo con un profondo senso di sconfitta, ne abbiamo davvero bisogno?

Crediti

Glitter in my eyes – Agamennone 

Regia, coreografia, scene e costumi: Enzo Cosimi
Interpreti e collaborazione alla coreografia e ai testi: Alice Raffaelli, Giulio Santolini, Matteo De Blasio
Testi: Enzo Cosimi, Giulia Roncati, Genesis P-Orridge
Disegno luci: Gianni Staropoli
Colonna sonora a cura di: Enzo Cosimi
Musiche: Georg Friedrich Haas, Mika Vainio, Arvo Pärt
Organizzazione: Pamela Parafioriti

Produzione: Compagnia Enzo Cosimi, MIBACT, Regione Lazio
In coproduzione: Teatro Stabile delle Arti Medievali, con il contributo di Lavanderia a Vapore e L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, nell’ambito del progetto a sostegno delle residenze di ResiDance XL – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche azione della Rete Anticorpi XL – Network Giovane Danza D’autore – in collaborazione con Grandi Pianure – in collaborazione con il progetto Zone Libre – azioni di sostegno alla creazione contemporanea di ACS Abruzzo Circuito Spettacolo

Coefore rock&roll

Crediti

regia, coreografia, scene e costumi Enzo Cosimi
drammaturgia Enzo Cosimi, Maria Paola Zedda
con Alice Raffaelli, Francesco Saverio Cavaliere, Luca Della Corte, Roberta Racis
e le studentesse di I° e II° livello dell’Accademia Nazionale di Danza
Laura Alfonsi, Sara Azzu, Lucia Bruno, Melissa Brutti, Alice Casagrande Vispi, Leonetta Gandon, Alice Mucci, Giulia Pirandello, Gaia Sessa, Sara Zambon, Valentina Sansone, Giosiana Pennisi
assistente alla coreografia dell’A.N.D Corinna Anastasio
musica dal vivo Lady Maru
disegno luci Gianni Staropoli
organizzazione Pamela Parafioriti

Produzione Compagnia Enzo Cosimi, Mibact, Regione Lazio
In collaborazione con Romaeuropa Festival
Con il sostegno di Teatro di Roma – Teatro Nazionale

Le lacrime dell’Eroe

Crediti

regia, coreografia, costumi, video Enzo Cosimi
drammaturgia Enzo Cosimi, Maria Paola Zedda
progetto digitale Marcello Cualbu, in collaborazione con Felice Colucci
spazio scenico Enzo Cosimi, Filippo Lilli
sound design Filippo Lilli
performer Alice Raffaelli, Lorenzo Caldarozzi, Filippo Lilli
voci Enzo Cosimi, Alice Raffaelli, Maria Paola Zedda
luci Giulia Belardi, Enzo Cosimi
organizzazione Pamela Parafioriti
assistente di produzione Luca Della Corte
contributo video Roberto Gentile

Il progetto è realizzato con il sostegno per le residenze di: Fondazione Armunia, Teatri di Vita, Progetto Borca – Ex Villaggio Eni di Borca di Cadore, BASE Milano

produzione Compagnia Enzo Cosimi, Romaeuropa Festival

con il sostegno di MIC Ministero della Cultura, Regione Lazio

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Manager culturale con una lunga esperienza nell'organizzazione e nello sviluppo di progetti di arte e danza contemporanea. Responsabile di produzione per la compagnia Movimento Danza di Gabriella Stazio, Napoli. Curatore indipendente di performance e critico di danza contemporanea. Fondatore e socio di GoldenRuler, agenzia di arte e artigianato, dal 2013 al 2018, Roma. Fondatore e vicepresidente di EveryDay a.s.d, associazione che promuove l'educazione dei bambini alla danza, dal 2015 al 2020, Roma. Assistente di Roberta Escamilla Garrison, danzatrice e coreografa americana, dal 2010, Roma. Consulente di comunicazione con esperienza pluriennale presso aziende e agenzie pubblicitarie. Docente di Arts Management e Comunicazione presso diversi istituti, Roma.