TORINO – È stata presentata l’edizione 2021 di Torinodanza, festival diretto da Anna Cremonini e realizzato dal Teatro Stabile di Torino. La manifestazione debutterà il 3 settembre al Teatro Carignano con la prima nazionale del terzo capitolo della trilogia dell’amore di Sharon Eyal e Gai Behar, Chapter 3: The Brutal Journey of the Heart, e proseguirà fino al 29 ottobre 2021. 14 titoli per 35 rappresentazioni, 9 prime nazionali, 11 paesi coinvolti.

Un’eccellenza a livello nazionale e internazionale

La conferenza è stata aperta dal presidente e dal direttore del Teatro Stabile di Torino, Lamberto Vallarino Gancia e Filippo Fonsatti, che hanno sottolineato l’intenzione della rassegna di affermare il proprio posizionamento quale eccellenza a livello nazionale ed internazionale. Insieme a questo il Festival si annuncia come manifesto della ripartenza del settore da un lato e della ripresa della convivialità e della condivisione dall’altro.

Anna Cremonini: “La danza contemporanea, un punto di riferimento ineludibile”

Subito dopo la parola è passata ad Anna Cremonini con la presentazione del programma. Il direttore artistico ci ha tenuto a spiegare l‘attuale importanza della danza contemporanea, ormai diventata un punto di riferimento ineludibile per misurare non solo la temperatura della creatività contemporanea, ma anche il pensiero ed il contesto che la accompagnano e circondano.

In tal senso, la disciplina coreica diviene riflesso della società in cui nasce e si sviluppa, delle contraddizioni che caratterizzano i nostri tempi. Così Torinodanza mira ad un ampio pubblico con l’obiettivo di creare uno spazio all’interno del quale poter capire ciò che ci sta accadendo e lavorare sulla ricostruzione della comunità. Anche stavolta una delle parole chiave del Festival è collaborazione. Secondo la Cremonini, dovere degli operatori è quello di responsabilizzarsi ed unirsi. Da sempre la rassegna basa il proprio lavoro sullo sviluppo di rapporti di fiducia con artisti, distributori e diplomatici.

Il “debutto” della Fondazione Casa Teatro Ragazzi e Giovani

Quest’anno è entrata a far parte della grande famiglia anche la Fondazione Casa Teatro Ragazzi e Giovani, a sostegno del coinvolgimento delle giovani generazioni. Torinodanza, inoltre, ha partecipato alla realizzazione di RING, rete di quattro festival per la danza contemporanea italiana che si propone di sostenere ogni anno la produzione di un artista e della sua compagnia e di inserirla nella programmazione di ciascuno dei quattro Festival. Non di poco conto, poi, anche a dimostrazione del suo posizionamento a livello internazionale, è la sua entrata a far parte di Big Pulse Dance Alliance, il nuovo network di 12 festival e istituzioni di danza europei.

Tutti gli artisti presenti

Oltre a Sharon Eyal e Gai Behar la manifestazione ci presenterà numerosi artisti, tra cui la compagnia belga Peeping Tom e quella coreana/tedesca/francese Wang Ramirez oppure figure quali Dimitris Papaioannou, Hofesh Shechter, Annamaria Ajmone, Silvia Gribaudi e Michele Di Stefano. Esperienza di archeologia della danza, invece, sarà la ricostruzione di un brano prodotto nel 1998 proprio nell’ambito di Torinodanza Festival nell’edizione curata da Maurice Béjart che ne firmò anche la coreografia e la regia, L’Heure Exquise. Torinodanza, infine, si concluderà con un evento particolare, il ritorno in scena di Anne Teresa De Keersmaeker che sarà interprete di The Goldberg Variations BWV 988, musica di Bach eseguita dal vivo dal pianista Pavel Kolesnikov.

Si può dire che queste promesse sembrano più che soddisfacenti per colmare il vuoto lasciato da più di un anno di chiusura forzata. Una continua oscillazione fra tradizione e sperimentalismo: un’operazione di analisi del passato per la costruzione di un futuro migliore.

per ulteriori informazioni www.torinodanzafestival.it

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Giornalista pubblicista dal 2017, studia al DAMS-Università di Torino. Da sempre appassionata di teatro, musica e danza, ha deciso di dedicarsi totalmente alla sua principale passione.