L’Angelo Mai, alla fine, resta aperto. Dopo un giornata di tensione, il Campidoglio fa retromarcia e concede allo spazio sociale di via delle Terme di Caracalla, uno dei poli culturali piú intetessanti di Roma, una sospensiva di 20 giorni. Nel frattempo, il vicesindaco Luca Bergamo si è impegnato per trovare una soluzione che superi una vecchia ordinanza di sgombero datata settembre 2016. L’Angelo Mai era nella lista degli immobili comunali finiti nel mirino della cosiddetta “Delibera Tronca” che puntava alla ridefinizione degli affitti a prezzi di mercato (con la richiesta anche degli arretrati) e alla successiva riacquisizione di spazi da anni dati in concessione, tra gli altri, ad associazioni, onlus e partiti politici a canone agevolato. Nei mesi scorsi il Comune a guida 5 Stelle aveva annunciato la volontà di bloccare le decine di sgomberi programmati e di salvaguardare, attraverso un nuovo regolamento, le attività sociali e culturali che si svolgono in questi immobili.Un annuncio a cui, però, non è stato dato alcun seguito. La corte dei conti, tra l’altro, nei mesi scorsi, si era pronunciata stabilendo l’inesistenza di un danno erariale invitando a riconoscere la finalità sociale della attività svolte in questi locali pubblici.
L”Angelo Mai ha da poco anche vinto un premio di eccellenza, il Franco Quadri, ora ospita lavoratori, residenze artistiche, serate di teatro, musica e danza. La notizia é rimbalzata in tutta Italia raccogliendo solidarietá e sdegno da addetti ai lavori e pubblico.
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