La versatilità della danza non ha limiti e i campi d’azione in cui si muove sono innumerevoli. La profondità di un messaggio sociale, l’immediatezza dell’estetica, lo sfoggio del virtuosismo tecnico ne sono la prova; da qualche tempo poi, sulla scia dei successi americani, si è diffuso il fenomeno del flash mob per richiamare l’attenzione intorno ad un soggetto: ricorrenze, tributi, promozioni. Proprio qualche giorno fa a Napoli, tra le stradine pedonali del Vomero, c’è stato un flash mob organizzato da Manuela Barbato che ha scelto la compagnia di modern R.A.C.E., diretta dalla coreografa Alessandra Rimonti, per accendere i riflettori sulla consueta passeggiata del sabato vomerese. Il pretesto era far conoscere una nuova  scuola d’inglese che ha scelto la danza per creare caos e incuriosire i passanti. L’iniziativa è riuscita benissimo ed ha riscosso un grande consenso tra la gente.

Sulle note della celebre colonna sonora del film icona degli anni ’80 Footloose  8 professionisti si sono esibiti in una coreografia al limite del delirio in una contaminazione di passi tra il rock e il jazz coinvolgendo poi, non solo decine di giovani allievi della coreografa accorsi a dare sostegno, ma anche ragazze e ragazzi che avendo imparato i passi tramite un video diffuso su YouTube hanno preso parte all’evento.

Risultato: il Vomero si è infiammato! Le casse hanno fatto risuonare la musica ad alto volume, decine di telefonini a riprendere l’accaduto, curiosi e passanti di tutte le età non hanno resistito al ritmo contagioso e all’euforia incalzante.

La danza comunica senza parole, senza spiegazioni è in grado di diffondere messaggi e attirare l’attenzione e questa nuova forma di creazione coreografica quasi estemporanea si diffonde a macchia d’olio senza mai stancare.

Manuela Barbato

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