* Plié di pagina _ I principi della danza classica accademica # 3

 

  • La posizione di partenza 

first-position-maureen-j-haldemanIl ballerino che non sviluppi la capacità di rimanere correttamente in equilibrio qualsiasi sia la posizione che il corpo assume nello spazio in relazione alla base di appoggio, non ha molte possibilità di danzare, ovvero di eseguire le posizioni, le pose ed i passi richieste da questa forma d’arte.

La possibilità di danzare è infatti strettamente correlata alle capacità di equilibrio e di traslazione del corpo da un equilibrio ad un altro e tale capacità fondamentale del ballerino si può ottenere solamente attraverso uno studio raffinato del corretto allineamento e movimento della colonna vertebrale.

L’equilibrio ed il movimento o l’equilibrio nel movimento sono la chiave di volta del corpo danzante ed il raggiungimento e la conoscenza della posizione di partenza  occupa gran parte del lavoro, dello studio e del tempo di un ballerino.

L’impostazione del tronco nella tecnica accademica è rimasta quasi immutata dalla seconda metà del Seicento fino alla metà del novecento.L’apporto della danza moderna, delle ginnastiche dolci, la trasformazione stilistica del balletto e di un nuovo concetto di fisicità, ne hanno cambiato le regole applicative.

segerstrom-center-american-ballet-theatre-william-j-gillespie-school-photo-by-rosalie-o-connor_4Il Pierre Beauchamps individua nella prima posizione dei piedi la posizione di partenza del ballerino, in cui il corpo eretto si dispone alla danza ed alla vista del pubblico. Tale posizione nella sua apparente semplicità racchiude la proiezione delle potenzialità del corpo danzante.Oltre alla posizione di partenza o prima posizione sono state codificate altre posizioni degli arti inferiori e posizioni codificate per ogni parte del corpo.Alla posizione di partenza si collega il principio del portamento riscontrabile già nelle regole della cortesia medievale.

 Portamento – Il portamento del ballerino nella tecnica classica accademica deve riflettere gli ideali classici di equilibrio, semplicità, grazia e contegno. Quando il corpo del ballerino sviluppa un equilibrio fisico nelle varie pose ed aplomb ed il movimento si succede con facilità e scioltezza fino a creare il modo in cui egli si pone nello spazio, tale equilibrio rispecchia lo stato di intimo controllo, calma, rilassamento-tensione in cui la testa è composta, il torace aperto con la colonna vertebrale allungata, lo sguardo orientato e proiettato all’esterno, il respiro profondo e regolare.

  • En dehors 

L’ en dehors (in fuori) è uno dei principi fondamentali della danza classica. americanL’impostazione en dehors degli arti inferiori, significa che la parte interna delle gambe del ballerino, iniziando dall’articolazione coxo-femorale, è ruotata frontalmente, fino a formare un angolo piatto, ovvero una rotazione a 180° nell’allineamento dei piedi. L’en dehors è una necessità assoluta per il balletto classico. Tale posizione non è semplicemente convenzionale ma è anatomicamente necessaria per dare una maggiore libertà di movimento agli arti inferiori.

Applicare correttamente ed in ogni passo tale regola richiede una duro allenamento per il ballerino ed un perfetto controllo del baricentro per evitare che il peso del corpo venga a trovarsi troppo indietro sui talloni compromettendo così sia la statica che la dinamica del corpo in movimento.

Inoltre i termini en dehors ed en dedans possono essere applicati a varie parti del corpo come testa, braccia, torace in cui indicano un atteggiamento in fuori o in dentro del corpo. Esistono inoltre movimenti che hanno un percorso en dehors, come movimenti en dedansI primi sono movimenti che si eseguono dal centro del corpo verso l’esterno, ovvero centrifughi; i secondi sono movimenti del corpo che si eseguono dall’esterno del corpo verso l’interno, ovvero centripeti. Un esempio per tutti è il giro che può essere eseguito sia dal centro del corpo verso l’esterno che dall’esterno del corpo verso l’interno.

  • 08_Boys Lev1_Stu4_TODAPIAZZAMENTO : ovvero simmetria

Il corpo umano è già di per sé simmetrico nelle sue forme come nei suoi volumi. Le braccia e le gambe incidono con uguale peso sui lati del corpo, la testa risulta centrata sopra la verticale della colonna vertebrale in modo che il peso del corpo sia distribuito egualmente sulla base di appoggio costituita dai piedi. La simmetria deve valere anche nell’en dehors, nei trasferimenti di peso, negli equilibri senza creare contratture ed irrigidimenti, in posa come in ogni passo.

Sono sufficienti quattro regole per avere piena padronanza della simmetria: ogni parte del corpo deve essere mantenuta in una naturale relazione con le altre parti del corpo e con la linea centrale del corpo, le braccia e le gambe non devono oltrepassare o essere troppo distanti dalla linea immaginaria che attraversa il centro del corpo, la testa deve sempre guidare il movimento anticipando la linea del movimento, la direzione, quindi lo spostamento dei piedi, le braccia non devono mai trovarsi dietro le spalle per non incorrere in sbilanciamenti di peso.

Nella danza classica nel senso più proprio, ogni movimento è, e deve essere simmetrico e questa simmetria deve essere mantenuta in ogni posa come in  ogni trasferimento di peso.
  PIAZZAMENTO : ovvero allineamento american-school
Nella danza allineamento significa disporre il corpo, quindi la testa, le braccia e le gambe su una linea ideale che da fermi è perpendicolare alla base di appoggio, ma che naturalmente si sposta di continuo nel succedersi dei passi e che inoltre cambia ad ogni posa, ad ogni passo ad ogni movimento.

Tale linea immaginaria passa verticalmente per il centro del corpo dividendolo in due metà, destra e sinistra, e non deve mai essere oltrepassata dalle mani o dalle braccia ad eccezione dei casi in cui non sia espressamente richiesto.

Questa regola che valorizza le proporzioni del corpo umano, risponde anche all’esigenza di stabilizzare il corpo in maniera simmetrica per rendere i passi ed i  movimenti della danza più efficaci (salti, giri) grazie ad una corretta coordinazione di tutte le parti del corpo. Inoltre il principio del centro del corpo serve a controllare la costruzione dei movimenti di base così come di quelli complessi.

Acquisire un corretto allineamento sia in fase statica  che dinamica, senso della linea e del disegno del corpo nello spazio secondo le regole stabilite dalla tecnica accademica, richiede controllo ed abilità che si acquisiscono solo con uno studio intenso, lungo nel tempo, costante ed accurato. L’allineamento del corpo del ballerino è strettamente correlato all’orientamento del bacino e della colonna vertebrale. Orientare il corpo di un ballerino significa in linea di massima indirizzare il centro del tronco, ovvero il centro del bacino, l’ombelico ed il  torace, verso un particolare punto dello spazio.

Il corpo del ballerino classico deve essere immaginato al centro di un ipotetico  quadrato attraversato da due linee diagonali al centro delle quali si situa il ballerino stesso, ed in cui il punto di incontro delle diagonali rappresenta il punto di equilibrio corrispondente al baricentro del ballerino. Uno dei lati del quadrato è sempre rivolto al pubblico ed individua la posizione en face, ovvero di fronte al pubblico.

Ogni ballerino si muove con il suo spazio immaginario al seguito,con il suo quadrato, ed ogni volta che esegue un passo, una posa, la esegue all’interno delle direzioni del quadrato. Inoltre spostandosi il ballerino sposta il suo quadrato “personale” anche nello spazio esterno, lo spazio scenico, sala di danza, oltre a spostarsi ed orientarsi egli stesso nello spazio interno creato dal quadrato “personale”.

E’ importante notare come l’orientamento nello spazio non interessa solo il corpo nella sua interezza, ma anche parti di esso come testa,torace,braccia come accade nella complessa costruzione delle pose.Inoltre ogni posa, ogni passo possiede le sue necessarie coordinate di esecuzione sviluppate a livello tridimensionale  per cui il disegno del corpo umano nella sua interezza si posiziona e prende corpo all’interno di un  cubo/sfera.

Un corretto orientamento nello spazio risolve in maniera economica ed efficace la corretta esecuzione delle posizioni, la costruzione delle pose, il succedersi dei passi, migliorando la stabilità del corpo e la qualità del movimento.

Al  principio di allineamento si ricollega quello di una corretta postura del corpo del ballerino sia in fase statica che dinamica.

Postura – La postura è l’atteggiamento spaziale che il corpo assume nel suo american-2complesso, delle sue parti mobili rispetto alle altre e che si sviluppa grazie all’attività tonica dei diversi gruppi muscolari, agonisti ed antagonisti, del tronco e degli arti. Il controllo della postura è quindi l’insieme dei processi di regolazione del tono muscolare necessari a mantenere una determinata posizione, figura, postura appunto e che ci consente di stare in piedi, di camminare, muoverci, di mantenerci in equilibrio, grazie ad un efficace contrazione dei muscoli antigravitari. Il controllo della postura si realizza grazie ad un complesso insieme di vie e di centri nervosi ordinati gerarchicamente ed in grado di correggere eventuali variazioni posturali.

Nella danza la postura di base del corpo sia per la danza di corte come per quella teatrale, si basa sull’allineamento della testa, del torace e del piede portante lungo un asse perpendicolare al suolo su cui vengono impostati tutti i passi e gli atteggiamenti della danza, quindi nella posizione di partenza.

L’allungamento del  corpo e di tutte le sue parti nello spazio interagisce in un rapporto di complementarietà diretta con l’appiombo o aplomb e con la sua attrazione al suolo grazie alla forza di gravità. L’allungamento è infatti l’estensione, l’elongazione della colonna vertebrale verso l’alto, la capacità di staccare il peso del bacino dalle gambe,di sentire le vertebre stabili e mobili allo stesso tempo, di sentire la testa libera sul collo, le spalle poggiate,gli arti protesi nello spazio inclusa la gamba libera, e la gamba portante spinta sulla base di appoggio,capace di controllare e tenere l’equilibrio ed il peso di tutto il corpo. Un lavoro mentale e muscolare diretto alla ricerca di una postura attiva del ballerino.

  • PIAZZAMENTO : ovvero orientamento ed épaulement American Ballet Theater

La ricerca del corretto orientamento del corpo del ballerino si inizia a porre come problema quando lo spettacolo di danza viene trasportato in teatro, in cui il punto di vista dello spettatore seduto rispetto al palcoscenico diviene prioritario.

Orientare il corpo del ballerino oggi  significa indirizzare un punto centrale del corpo, ovvero il bacino, in relazione ad un determinato punto dello spazio esterno al corpo del ballerino stesso. Quando il bacino è orientati in avanti, il corpo del ballerino si trova en face rispetto all’osservatore esterno e facendo ruotare tutto il corpo del ballerino sul proprio asse si definiscono gli altri orientamenti spaziali propri della tecnica classica come effacé, croisé, ecarté.

In ognuno di questi possibili orientamenti il corpo deve cambiare sincronicamente direzione rispetto al rettangolo costituto dal bacino/torace/spalle. L’orientamento del tronco è fondamentale non solo per la costruzione delle pose, ma come già detto, è un modo economico per affrontare le difficoltà tecniche poiché migliora la stabilità del corpo e la qualità dei movimenti.

quadrato-vaganovaEsistono vari sistemi convenzionali propri della tecnica classica per orientare il corpo del ballerino nello spazio di cui quello più usato e conosciuto è il cosiddetto “quadrato Vaganova” codificato dalla pedagoga Agrippina Vaganova (Pietroburgo 1879 – Leningardo 1951) nato per facilitare le indicazioni sui riferimenti spaziali sia durante lo studio quotidiano, sia durante l’esecuzione delle coreografie.

Il “quadrato Vaganova” è una “pianta” (floor plan) dello spazio in cui il ballerino, posto al centro, si orienta nello spazio rispetto ai lati ed agli angoli del quadrato.

Al punto 1 (lato frontale) si attua la corrispondenza della frontalità del corpo del ballerino con il pubblico; ruotando su sé stesso il corpo del ballerino poi incontra gli altri punti dello spazio, che succedendosi in angoli e lati, arrivano fino al punto n° 8. Orientare il corpo nello spazio poi non riguarda solo il corpo nella sua interezza, ma come abbiamo detto anche le parti del corpo, ovvero testa, braccia, gambe.

L’épaulement nel suo uso e nel suo significato nell’ambito della tecnica classica accademica corrisponde ad un movimento rotatorio del torace  che porta ad uno sfasamento dell’allineamento tra le spalle ed il bacino, con un conseguente movimento delle braccia e/o delle gambe, la cui estensione deve essere valutata con molta precisione in base alla posa che si sta eseguendo. L’époulement rappresenta quindi l’eccezione al principio di allineamento e piazzamento fino ad ora esposto.

Questo termine compare già agli inizi dell’800 per indicare la possibilità della inclinazione e rotazione della parte superiore del corpo, testa e spalle, rispetto al bacino. Poi questa possibilità di movimento con il tempo assume una connotazione più decisamente spaziale in cui è l’orientamento obliquo del corpo a determinare l’arretramento di una spalla e l’orientamento dello sguardo nella direzione opposta. L’allineamento tra il bacino e le spalle rimane fondamentalmente inalterato, poiché la direzione obliqua nello spazio è assunta da tutto il corpo, come per la scuola russa.

Sempre nella scuola russa gli épaulement si associano alla disposizione degli arti inferiori nello spazio che possono prendere la posa di croisé o effacé o effacé.Nella posa croisé (incrociato) l’arto avanti si trova incrociato rispetto alla visuale che di esso ha il pubblico; nella posa effacé (sfumato) l’arto che si trova indietro rispetto alla visione che di esso ha il pubblico, permettendo di vedere entrambi gli arti. Il termine écarté (divaricato) indica una seconda posizione del corpo o degli arti inferirori spostata in diagonale rispetto al pubblico.

L’èpaulement è uno stato d’animo, un’emozione, uno stato interpretativo, una sfumatura, una intuizione, un respiro del ballerino,un atteggiamento proprio che lo rende inconfondibile,  in cui la spalla si inclina per ammorbidire la linea del corpo e rendendo il movimento fluente e senza tensione, fino al punto in cui la spalla appare come il naturale prolungamento delle linee del tronco e delle gambe.

Gabriella Stazio

In copertina _ Nadezda Gracheva in La Bayadere Bolshoi Ballet Moscow photo by Damir Yusupov

First Position _ Photo by Maureen J Haldeman

American-Ballet-Theatre-William-J-Gillespie-School-Photo-by-Rosalie-O-Connor

American-Ballet-Theatre-William-J-Gillespie-School-Photo-by-Rosalie-O-Connor

American Ballet Theater Summer Intensive 2012, photo by Rosalie O’Connor

Young dancers audition for School of American Ballet in New York

American Ballet School

Quadrato Vaganova

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Direttore artistico, manager ed insegnante del centro internazionale "Movimento Danza”, fondato a Napoli nel 1979 ed accreditato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come "Organismo di Promozione Nazionale della Danza”. Coreografa e direttore artistico della pluripremiata "Compagnia Movimento Danza" e del "Performing Arts Group". Direttore artistico ed event manager di rassegne, festival, eventi e bandi di danza contemporanea. Promotrice italiana e direttore artistico della "Giornata Mondiale della Danza". Editore di "Campadidanza Dance Magazine". Presidente di "Sistema MeD - Musica e Danza Campania", associazione aderente all’Unione Regionale Agis Campania.