NAPOLI – Giovedì 12 maggio, al Teatro San Ferdinando, è stata presentata in anteprima la forma evoluta di Piano solo corpo solo. La coreografia di Claudia Caldarano, con le musiche dal vivo e originali di Simone Graziano, vincitrice di Residanza 2021

Piano solo corpo solo nasce dall’incontro della danzatrice Claudia Caldarano con il pianista jazz Simone Graziano. Presentato in passato come forma di studio, étude, e improvvisazioni, embracing, lo spettacolo ha debuttato lo scorso giovedì 12 maggio nella sua forma definitiva. La vittoria a Residanza ha infatti offerto alla Caldarano e a Graziano la possibilità di approfondire la ricerca e fissare la performance in una drammaturgia chiara ed emotiva.

Una delicata poesia

E il risultato di questa ricerca è una delicata poesia. 

In Piano solo corpo solo al Teatro San Ferdinando, Claudia Caldarano ha danzato sospesa in un vuoto temporale e spaziale. Stesa su un nero lucido parallelepipideo, il suo corpo come manipolato da forze invisibili

Il praticabile – sinonimo di pianoforte ma anche tavolo anatomico, sepolcro, altare – è un palco sul palco. La danzatrice ne esplora tutti i limiti, i confini e le potenzialità espressive. Scompare dietro di esso, come inghiottita dal vuoto, ne riemerge, vi ci si tuffa

Piano solo corpo solo è una coreografia che racconta le NDE (Near Death Experience) ma che esprime tanta voglia di vivere. E, forse proprio come la vita, si interrompe all’improvviso, sul più bello, in modo quasi inaspettato, lasciando lo spettatore estasiato

Una danzatrice talentuosa

Molto apprezzata l’interpretazione di Claudia Caldarano. La danzatrice si distingue per un ottimo controllo del corpo, oltre che per atleticità ed espressività. Nella performance la Caldarano appare tanto fluida e snodata quando forte, energica eppure delicata

Formidabile nel rendere il proprio corpo altro da sé, un oggetto che sembrerebbe privo di vita e animato dal di fuori, come un burattino. Un virtuosismo che richiede molto esercizio e una fusione quasi simbiotica tra la Caldarano e il parallelepipedo su cui ha danzato.

Un musicista sensibile

L’intesa perfetta tra la danzatrice e il meta-palco che si riflette in quella tra Simone Graziano e il pianoforte a coda. 

Pianista sensibile, ha mostrato una conoscenza profonda del proprio strumento, tanto da farne un uso inusuale. Pizzicando direttamente le corde e inserendo tra esse alcuni oggetti quotidiani per rendere il suono straniante, Graziano ha saputo comporre una musica dolce e coinvolgente. La perfetta poesia per accompagnare la danza ultraterrena della Caldarano. Atmosfera sospesa evidenziata anche dall’uso sapiente della luce

La versione evoluta e definitiva di Piano solo corpo solo si conferma un’esperienza da non perdere!

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