MOSCA – Olga Smirnova lascia la compagnia del Bolshoi di cui era prima ballerina e che aveva raggiunto nel 2011 subito dopo il diploma all’Accademia Vaganova di San Pietroburgo, la sua città natale. Con dichiarazioni sui social che comunicano la sua netta presa di distanza dall’aggressione militare russa in Ucraina – “sono contro la guerra con tutte le fibre della mia anima”- Smirnova lascia la Russia e si lega alla compagnia del Dutch National Ballet ad Amsterdam dove a fine marzo debutterà in Raymonda. Raggiunge la compagnia olandese insieme al ballerino brasiliano Victor Caixeta, solista della compagnia di ballo del Mariinskij, che si era diplomato allo Staatliche Ballettschule di Berlino nel 2017.

Ad Amsterdam ha raggiunto la sua connazionale Larissa Lezhnina

Nella compagnia olandese Smirnova ritrova la collega Larissa Lezhnina, anche lei nata a San Pietroburgo e diplomata all’Accademia Vaganova che, dopo un brillante inizio di carriera al Mariinskij, aveva raggiunto come prima ballerina il Dutch National Ballet. Ora Lezhnina è tra i maître de ballet della compagnia olandese e l’attende a braccia aperte.  Inoltre nella compagnia di Amsterdam, oltre alle riprese dei balletti del repertorio classico, c’è una grande proposta di balletto contemporaneo. Quest’anno verranno celebrati i 90 anni dello straordinario coreografo Hans Van Manen con un Festival che riproporrà alcune delle opere principali dell’artista considerato il ‘Mondrian della danza’ per le sue creazioni eleganti, essenziali e geniali.

“In un mondo moderno le questioni politiche andrebbero risolte pacificamente”

Olga Smirnova aveva espresso chiaramente la sua avversione per l’invasione russa dell’Ucraina che ha isolato culturalmente il suo paese rendendo difficili anche gli impegni artistici internazionali. Su Telegram aveva scritto che la guerra le stava rendendo insostenibile continuare a lavorare nel suo paese natale. “In un mondo moderno e illuminato, mi aspetto che le società civilizzate risolvano le questioni politiche solo attraverso negoziati pacifici. Non avrei mai pensato di vergognarmi della Russia, sono stata sempre orgogliosa del talento russo, dei nostri successi culturali e artistici.”

In un’intervista su YouTube di un paio di anni fa Olga raccontava quanto si sentisse pietroburghese, nonostante vivesse da anni a Mosca. La sua decisione di lasciare del tutto il paese le sarà costata tantissimo a livello personale. In tre settimane la politica di Putin ha ripiombato il mondo della danza russa in un’atmosfera da Guerra Fredda come quando artisti come Rudolf Nureyev prima, e poi Michail Baryshnikov e Natalia Makarova poi, lasciarono l’Unione Sovietica alla ricerca di libertà e infinite possibilità artistiche e professionali. In questi giorni quindi, non solo gli artisti stranieri, come l’italiano Jacopo Tissi che ha lasciato il Bolshoi e l’americano Xander Parish che ha abbandonato il Mariinsky, ma anche artisti russi lasciano il proprio paese in opposizione alla guerra in Ucraina.

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Docente di Storia della danza all’Accademia Nazionale di Danza di Roma è laureata al DAMS dell’Università di Bologna in “Semiologia dello Spettacolo”. Docente di danza classica abilitata all'AND, è critico di danza, studiosa e autrice di saggi e monografie sulla danza. Dal 1990 al 2014 è vicedirettrice dell’associazione Movimento Danza di Gabriella Stazio. E’ inoltre socio fondatore di AIRDanza - Associazione Italiana per la Ricerca sulla Danza.