NAPOLI – Dal 28 febbraio al 3 marzo al Teatro di San Carlo di Napoli andrà in scena Don Quijote (Don Chisciotte) balletto in tre atti, di Ludwig Minkus, ispirato al romanzo di Miguel De Cervantes, Don Chisciotte della Mancia. Un balletto molto amato dal grande pubblico, ma anche dagli stessi danzatori che non mancano di averlo in repertorio. A Napoli si vedrà la versione coreografata , da Aleksej Fadeeĉev che ha ripreso fedelmente l’originale creazione di Petipa. Le scene sono di Viaĉeslav Okunev, l’allestimento è del Teatro Statale d’ Opera e Balletto di Tbilisi. In scena due ballerini russi tra i più quotati del momento: Maria Kotchekova danzatrice di rara bellezza che dopo essersi formata al Bolshoi Ballet School è entrata a far parte del San Francisco Ballet come Principal Dancer. E Daniil Simkin, anche lui russo, considerato uno dei più interessanti talenti maschili degli ultimi anni. Con loro il Balletto del San Carlo diretto da Giuseppe Picone (recentemente insignito del premio Europa in Danza 2020 per la coreografia di Schiaccianoci). Sul podio la mano sicura di David Garforth a dirigere l’Orchestra del Teatro di San Carlo.

Capolavoro della letteratura mondiale Don Chisciotte della Mancia scritto da Miguel de Cervantes cominciò ad affascinare il mondo del balletto nella prima metà del Settecento. Don Chisciotte è uno dei grandi capolavori del repertorio classico, un fuoco d’artificio di virtuosismo, espressività, scintillio tecnico.

Esistono molti adattamenti del lavoro, ma la versione più celebre e acclamata è quella del coreografo Marius Petipa,  grande maître de ballet francese alla corte degli zar. Petipa ne creò due versioni: una per il Teatro Bolscioi di Mosca (che debuttò nel 1869) e una seconda per il Teatro Mariinsky di San Pietroburgo (1871) che si impose per la straordinaria e fantasiosa varietà dei passi, le simmetrie rigorose dell’“atto bianco” (la scena del sogno di Don Chisciotte) e il celeberrimo Pas de deux finale, punto di arrivo per i più grandi danzatori. Elisabetta Terabust lo scelse per il suo addio alle scene.

Restano, però, indimenticabili la versione spettacolare di Mikhail Baryshnikov, nata ai tempi della sua direzione all’American Ballet Theatre; e quella firmata da Rudolf Nureyev con la musica di Minkus adattata da John Lanchbery creata nel 1966 per l’Opera di Vienna e andata in scena anche al Teatro di San Carlo nel 1982 con Carla Fracci interprete femminile.

In Occidente il Don Chisciotte è stato messo in scena in una versione ridotta per la prima volta nel 1924 da Anna Pavlova, una delle ballerine più famose degli inizi del XX secolo. Nella versione integrale il balletto fu presentato fuori dalla Russia soltanto nel 1962 dal Ballet Rambert.

La sfavillante edizione di Aleksej Fadeečev (dall’originale di Marius Petipa), torna ad incantare con la sua atmosfera solare, allegra, divertente e di grande bellezza coreutica.

Raffaella Tramontano

dal 28 febbraio al 3 marzo 2020

Ludwig Minkus

DON QUIJOTE (DON CHISCIOTTE)
Balletto in tre atti, dal romanzo di Miguel De Cervantes, Don Chisciotte della Mancia

 Direttore | David Garforth
Coreografia | Aleksej Fadeeĉev

Scene e Costumi | Viaĉeslav Okunev

Interpreti

Don Quijote MARCELLO PEPE

Sancho Panza MARCO SPIZZICA

Kitri/Dulcinea MARIA KOCHETKOVA / CLAUDIA D’ANTONIO (29 feb., 3 mar.)

Basilio DANIIL SIMKIN / ALESSANDRO STAIANO (29 feb., 3 mar.)

Lucia, ballerina di strada LUISA IELUZZI / FRANCESCA RICCARDI (1 mar.)

Espada ERTUGREL GJONI / GIUSEPPE CICCARELLI (3 mar.)

Due Amiche SARA SANCAMILLO, CANDIDA SORRENTINO /

ANNALISA CASILLO, LUANA DAMIANO (3 marzo)

Gamache GIANLUCA NUNZIATA / FRANCESCO LORUSSO (3 mar.)

Mercedes VALENTINA VITALE

Regina Driadi ANNA CHIARA AMIRANTE / MARTINA AFFATICATO (1 mar.) /

ANNALINA NUZZO (3 mar.)

Amorino ERICA RAIA / LUISA VALLOZZI (1 mar.) /

RITA DE MARTINO (3 mar.)

Orchestra e Balletto del Teatro di San Carlo

Allestimento del Teatro Statale d’ Opera e Balletto di Tbilisi

venerdì 28 febbraio 2020, ore 20.00 – Turno A

sabato 29 febbraio 2020, ore 19.00 – Turno B

domenica 1 marzo 2020, ore 17.00 – Turno F

martedì 3 marzo 2020, ore 20.00 – Turno C/D

Maria Kochekova

Nata a Mosca, si è formata alla Bolshoi Ballet School di Mosca e ha ballato con il Royal Ballet, l’English National Ballet e con il San Francisco Ballet come ballerina principale dal 2007 fino al 2018 e si è unita all’American Ballet Theatre come ballerina principale nel 2013. Si è esibita come artista ospite nei  Teatri Bol’šoj e Stanislavskij di Mosca, i Teatri Mariinskij e Michajlovskij di San Pietroburgo, l’American Ballet Theatre di New York, l’Opera di Roma, il Teatro alla Scala di Milano, il Balletto di Tokyo, il Balletto Nazionale di Cuba, la Compañía Nacional de Danza di Madrid, il Teatro Colón di Buenos Aires, l’Hong Kong Ballet, la Dresden Semperoper, la Staatsoper di Berlino, il Balletto Nazionale Norvegese e il Balletto Nazionale Inglese a Londra.

Il suo repertorio classico include il ruolo della protagonista in Giselle, Aurora ne La bella addormentata, Kitri in Don Quijote, Giulietta in Romeo e Giulietta, Odette-Odile ne Il lago dei cigni, Clara e la Fata della Prugna di Zucchero ne Lo schiaccianoci e i ruoli di Alice in Alice nel paese delle meraviglie e Nikiya nel Regno delle Ombre

ne La bayadère. Si è anche esibita in Coppélia di George Balanchine (come Swanilda), Jewels (Emeralds e Rubies), Serenade e Theme and Variations, Symphony in C (secondo movimento), In the Middle, Somewhat Elevated e Artifact Suite, Winter Dreams di Kenneth MacMillan, Symphonic Variations di Frederick Ashton, Chroma di Wayne McGregor e nei balletti di David Dawson, Derek Deane, Jorma Elo, Mark Morris, Yurikh Possoov, Alexei Ratmansky, Jerome Robbins, Helgi Tomasson, Christopher Wheeldon e Hans van Manen. Kochetkova ha ?? danzato ruoli principali in Diving into the Lilacs, Raymonda Pas de Deux e Classical Symphony di Yuri Possokhov, On a Theme of Paganini e Trio di Helgi Tomasson, e Within the Golden Hour di Christopher Wheeldon. Recentemente ha presentato il suo primo progetto solista Catch Her If You Can al Teatro Joyce di New York con opere di William Forsythe, Marcos Morau, David Dawson, Jérôme Bel e Sam Spiegel. Il suo repertorio include anche Symphonic Variations, Voices of Spring, Monotones e Sylvia di Ashton; Allegro Brillante, Brahms-Schoenberg Quartet (secondo movimento), Emeralds, Rubies, Diamonds, Scotch Symphony, Serenade, Symphony in C (secondo movimento) e Theme and Variations di Balanchine; Double Evil di Elo; Artifact Suite, In the Middle, Somewhat Elevated e Pas/Parts di Forsythe; Suite en Blanc di Lifar; Manon e Winter Dreams di MacMillan; Dances At a Gathering, Other Dances, The Cage e Opus 19/The Dreamer di Jerome Robbins; Études di Lander; Chroma di

McGregor; In the Countenance of Kings di Justin Peck; Drink to Me Only With Thine Eyes, A Garden e Sandpaper Ballet di Mark Morris; Bells pas de deux, Fusion e Raymonda Pas de Deux di Possokhov; Russian Seasons, Golden Cockerel e Shostakovich Trilogy (Piano Concerto #1) diRatmansky; Chaconne for Piano and Two Dancers, Criss-Cross, “Haffner” Symphony e Nanna’s Lied di Tomasson; Ghosts di Wheeldon. Kochetkova è stata nominata per un Circle National Dance Award della Critica (Regno Unito) come miglior ballerina femminile nel 2014 e per un Prix Benois de la Dance nel 2013, per la sua interpretazione di Tatjana in Onegin di Cranko. Nel 2009 è stata insignita della medaglia d’oro nello show Superstars of Dance della NBC. Ha vinto il premio “Dancer of the Year” al Premio Positano 2017, un Prix Benois de la Dance 2018, l’Isadora Duncan Dance Award per la sua performance di Giselle durante la stagione di repertorio 2008; medaglie d’oro agli International Ballet Competitions in Corea, in Italia nel 2005 e al Concorso Internazionale di Balletto di Lussemburgo nel 2003; una medaglia d’argento e la medaglia della giuria al Varna International Ballet Competition nel 2002; una medaglia d’argento al Prix de Lausanne nello stesso anno; una medaglia di bronzo al Concorso Internazionale di Mosca nel 2001.

Daniil Simkin  

È nato in una famiglia di ballerini a Novosibirsk, in Russia. All’età di tre anni, la sua famiglia si trasferì in Germania e si stabilì a Wiesbaden, dove è cresciuto. Ha acquisito esperienza sul palcoscenico all’età di cinque

anni, ballando con suo padre Dmitrij Simkin; all’età di nove anni ha iniziato dieci anni di formazione classica sotto la guida di sua madre, Olga Aleksandrova. Negli anni del suo esordio ha vinto una serie di importanti

premi di balletto, tra cui la medaglia d’oro senior al Jackson International Ballet Competition nel 2006, il Grand Prix all’International Ballet Competition di Helsinki nel 2005, la medaglia d’oro junior al Varna International Ballet Competition nel 2004, il primo premio senior al Premio Mikhail Baryshnikov, la medaglia d’oro al Concorso Internazionale di Balletto a Lussemburgo e il Grand Prix al Concorso Internazionale di Balletto a Vienna nel 2004. Nel 2006 si è unito al Balletto dell’Opera di Vienna come semi solista, durante il quale ha interpretato il suo primo ruolo principale ne Lo schiaccianoci di Vasily Vainonen a Vienna, mentre nel 2007 si è esibito come Basilio in Don Chisciotte all’Opera Nazionale Lituana di Vilnius. Nel 2008 è entrato a far parte

dell’American Ballet Theatre come solista e successivamente è stato promosso ballerino principale nel 2012. Da allora ha ballato i più importanti ruoli classici e neoclassici nel repertorio della compagnia tra cui Albrecht in Giselle, il Principe Siegfried ne Il lago dei cigni, il Principe Desiré ne La bella addormentata nel bosco, Basilio in Don Chisciotte, il Principe ne Lo schiaccianoci. Dal repertorio neoclassico, ha interpretato Mercuzio e Romeo in Romeo e Giulietta di MacMillan, Lenskij in Onegin di Cranko, Lescaut in Manon di MacMillan Spectre ne Le spectre de la rose di Fokine, Boy With Matted Hair in Shadowplay di Tudor. Ha ballato diversi ruoli da protagonista in balletti di George Balanchine come Theme and Variations, Prodigal Son, Tschaikovsky Pas de Deux, Stars and Stripes Pas de Deux, Symphony in C e Allegro Brillante. Daniil ha creato ruoli insieme a coreograficome Alexei Ratmansky, Benjamin Millepied,Alexander Ekman, Annabelle López Ochoa, Jorma Elo e Alejandro Cerrudo e ha danzato in coreografie di Merce Cunningham, Twyla Tharp, Paul Taylor e Jirˇí Kylián.

Durante la sua carriera internazionale, ha ricevuto consensi in tutto il Nord e Sud America, Asia e Medio Oriente. Ha organizzato l’International Ballet Gala in Grecia nel 2009 e in Giappone nel 2012. Nel 2015, insieme al Joyce Theater di New York, ha guidato e prodotto una serie di coreografie contemporanee originali chiamata Intensio. La sua ultima impresa è la produzione di un’istallazione di danza multidisciplinare al Guggenheim Museum di New York che prevede proiezioni video e costumi generativi di Dior. A partire dalla stagione 2018-2019, Daniil è entrato a far parte dello Staatsballett Berlin come direttore, mantenendo la sua posizione all’American Ballet Theatre.

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Giornalista professionista dal 1987, è direttore responsabile di Campadidanza Dance Magazine, fondato nel 2015 con Gabriella Stazio. Dopo aver lavorato per quasi venti anni nelle redazione di quotidiani, ha scelto la libera professione. E’ stata responsabile Ufficio Stampa e pubbliche relazione del Teatro di San Carlo, del Napoli Teatro Festival Italia, dell'Accademia Nazionale di Danza, responsabile Promozione, e marketing del Teatro Stabile di Napoli/Teatro Nazionale. Ha curato numerosi eventi a carattere nazionale e internazionale. Con Alfredo d'Agnese, nel 2015 ha fondato R.A.R.E Comunicazioni società press & communication.