MILANO – Giovedì 3 agosto 2023, alle ore 21, il Balletto di Milano torna nel suggestivo scenario del Castello Sforzesco di Milano, con il suo consueto e atteso appuntamento Grandi balletti. Una speciale serata di gala proposta nell’ambito della rassegna Milano è Viva al Castello.

I noti pas de deux ma anche coreografie ricercate e corali

Così il programma prevede brani sempre amati, tra cui i pas de deux da Lago dei Cigni e La Bella Addormentata, ma anche coreografie ricercate tratte dal repertorio della Compagnia. “Abbiamo pensato di alternare con equilibrio i più noti passi a due a brani corali, che fanno parte di produzioni di grande successo internazionale tra cui “Viva Verdi”, che sarà ripreso in ottobre su richiesta dall’Ambasciatore italiano in Marocco per rappresentare la danza italiana a Rabat, Casablanca e altre città marocchine”.

In apertura e chiusura della serata saranno protagoniste due coreografie di grande vivacità firmate da Agnese Omodei Salè su brani di Giuseppe Verdi, rispettivamente tratti da Otello e dai Vespri Siciliani. Create in esclusiva per Il Balletto di Milano, poi, anche Daphnis et Chloé di Ravel con coreografia di Adriana Mortelliti e Romeo e Giulietta di Thaikovsky con coreografie di Federico Veratti.

Ed ecco che arriva il gran finale con tre pas de deux che, insieme ai già citati Lago e Bella, rappresentano dei veri e propri capisaldi della Storia della Danza: Le Fiamme di Parigi di Boris Asaf’ev, Don Chisciotte di Minkus e Le Corsaire di Adam.

L’artisticità unica e individuale

In scena si alternano Paloma Bonnin, Annarita Maestri, Alessia Sasso, Giusy Villarà, Amanda Hall, Mattia Imperatore, Alberto Viggiano, Iroki Inokuchi e la new entry della Compagnia Gianmanuel D’Elia, giovane danzatore di formazione scaligera.

“I nostri danzatori hanno tutti un backgroud di alta formazione classica, ma è per la loro artisticità unica e individuale che sono stati scelti per la nostra Compagnia”, spiega Carlo Pesta direttore artistico del Balletto di Milano. “Abbiamo pensato ad una serata che li valorizzi tutti indistintamente, perché tutti lo meritano. Sono giovani dalle grandi potenzialità, sia tecniche, che permettono loro di affrontare celebri brani del repertorio classico, sia interpretative. Doti che hanno dimostrato ampiamente durante tutta la stagione e ben note al pubblico che ci segue sempre con entuasiasmo”.

Grandi balletti oscilla fra tradizione e futuro della danza. Il Galà si conferma quale forma di fruzione tra le più seguite, che riesce a coinvolgere un ampio pubblico. Così Il Balletto di Milano al Castello Sforzesco funziona da ponte fra i settori della musica e della danza e gli spettatori, andandosi a costituire in una fondamentale azione di sensibilizzazione.

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