In foto, Michele Mele, ideatore e curatore del progetto NA-SA.
In foto, Michele Mele, ideatore e curatore del progetto NA-SA.

NAPOLI – Domenica 2 agosto, ore 20.00, al Castello Aragonese di Baia, andrà in scena Bermudas di Michele Di Stefano. Vincitore del premio UBU come miglior spettacolo di danza 2019, Bermudas è la prima tappa del progetto NA-SA, ideato e curato da Michele Mele.

Il progetto NA-SA  è un omaggio a Michele Di Stefano pensato per dei luoghi, tra Napoli e Salerno, con lo scopo di portare la sua poetica nei luoghi che l’hanno visto nascere. Luoghi che, troppo poco lo conoscono e in troppe poche occasioni hanno ospitato i suoi lavori. La sua vocazione alla danza e al viaggio, ha orientato il progetto su delle key-words specifiche: il viaggio appunto, inteso come esplorazione e costruzione di tappe, che simulano quelle delle mappe dei cartografi.

Ogni viaggio di Michele Di Stefano è stato infatti lo snodo di nuove tappe e nuovi approdi per la generazione di mappe, i cui segni sono i corpi da modulare e ritrovare all’interno di spazi di creazione sempre nuovi, in un concetto tutto contemporaneo diventato poi la cifra stilistica di mk.

Per saperne di più, Campadidanza ha raggiunto telefonicamente Michele Mele, ideatore e curatore del progetto. Dalle sue risposte alle nostre domande, è possibile cogliere ulteriori dettagli su NA-SA e Michele Di Stefano.

NA-SA è un omaggio a Michele Di Stefano, artista di chiara fama e di origine campana. Da dove nasce l’esigenza e la volontà di realizzare un progetto simile?

Il progetto è esito, da una parte, della lunga conoscenza e pratica che mi lega a Michele Di Stefano e alla sua compagnia mk, insieme con la stima infinita che ho sempre nutrito nei confronti di un grande maestro del nostro ‘contemporaneo’; dall’altra, della percezione che in Campania spesso si trascurano le eccellenze e la promozione degli artisti, quindi dall’esigenza di creare ‘altri’ contesti. Questo progetto non occupa spazi di altri, ne apre di nuovi.

Probabilmente concepito prima dell’emergenza Coronavirus, quanto ciò ha impattato sulla programmazione? Ora che il peggio pare essere alle spalle, come è stato riconcepito NA-SA?

Moltissimo. L’idea era quella di un periodo di due/tre settimane con una programmazione assai fitta. Stiamo riprogrammando tutti gli eventi per la primavera del 2021 ma è una fortuna che Bermudas domenica a Baia sia potuto rientrare nella programmazione di #campaniabynight e per questo ringrazio Scabec che ci ha dato questa opportunità di lancio per il progetto.

Viaggio, tappe e mappe pare siano le tre key-words del progetto NA-SA. Esse rappresentano il risultato di una serie di riflessioni intorno alla poetica di Michele Di Stefano e/o uno strumento per narrarne l’azione artistica?

Sono sia riflessioni sulla poetica di Michele che uno strumento per narrare l’azione artistica. Seguendo da tempo il lavoro di mk è stato naturale lasciare che queste parole diventassero una traccia da seguire. Michele, oltre ad essere un grande artista, è anche un raffinato curatore. Quindi il dialogo progettuale con lui è stato fondamentale nella costruzione del programma e questi elementi sono stati centrali nel nostro dialogo.

La prima tappa è domenica 2 agosto al Castello Aragonese di Baia, a Napoli. Si andrà in scena con Bermudas di Michele Di Stefano. Questo evento può essere considerato il taglio del nastro per lo start del progetto NA-SA?

Esattamente, gli altri eventi vedranno il coinvolgimento diretto di tutti i partner che afferiscono a questa rete che sono il Teatro Pubblico Campano, Casa del Contemporaneo, Università degli studi di Salerno, Comune di Salerno, Galleria Paola Verrengia e ovviamente KLm (impresa nella quale rientra mk). Sono molto contento di questo ampio tavolo istituzionale che ha aderito al progetto e ringrazio tutti, c’è molta più disponibilità a collaborare di quanto non si pensi quando i contenuti sono chiari ed evidenti.

Ringraziando Michele Mele per la sua disponibilità, l’invito è al Castello Aragonese di Baia, il 2 agosto alle ore 20.00, per assistere a Bermudas di Michele Di Stefano. Tale creazione, per sua definizione “mutevole sistema coreografico, meccanismo perfomativo”, racconta al meglio il caleidoscopio di azioni danzanti, musica e luci che è il mondo creativo targato mk, a sua volta, cuore del progetto NA-SA.

Per acquistare il biglietto e seguire il progetto, visita la pagina https://www.facebook.com/campaniabynight20/ .

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Danzatore, docente di danza e chinesiologo. Opera come performer e giovane autore in Borderline Danza di Claudio Malangone e collabora come danza-educatore con enti e associazioni. Attivo nel campo della ricerca pedagogico-didattica, porta avanti un'indagine sui vantaggi della danza come dispositivo di adattamento cognitivo e sociale.