NAPOLI – La stagione 2018/2019 del Teatro di San Carlo è stata presentata con un vivace ed interessante incontro nello storico Salone degli Specchi del teatro alla presenza di tutte le autorità di Regione e Comune che soprintendono, insieme a MiBac, al finanziamento della Fondazione lirica napoletana. Tradizione e innovazione è il manifesto programmatico che sottende le scelte artistiche del direttore Paolo Pinamonti che intende costruire “polifonie creando e intersecando armonie e dissonanze tra repertori, generi, stili, interpreti e chiavi di lettura tra i più variegati”. L’apertura sarà un evento eccezionale con Riccardo Muti, che torna in Italia a dirigere l’opera mozartiana Così fan tutte, a questa scelta di tradizione fa da contraltare i temi forti di Káta Kabanová, per la direzione di Juraj Valčuha, titolo di Leóš Janáček poco frequentato dai palcoscenici italiani, si ritorna ad una più rassicurante Bohème che cede subito il passo al musical d’autore di Lady, Be Good!, capolavoro scritto a quattro mani da Ira e George Gershwin. Non mancherà un omaggio rossiniano, nel proseguimento delle celebrazioni per i 150 anni dalla morte del grande Gioachino, con l’opera “napoletana” Ermione del 1819. Si tratta complessivamente di dodici titoli di opere, quindici concerti e cinque produzioni di danza. Per quanto riguarda la compagnia di ballo sarà impegnata da ottobre con Rossini cards, con coreografie di Mauro Bigonzetti su musiche del compositore pesarese, sull’onda delle già accennate celebrazioni. Dal 29 dicembre tornerà in scena Lo Schiaccianoci, appuntamento natalizio divenuto rituale e sempre molto apprezzato, nella versione coreografica del direttore della compagnia Giuseppe Picone. Oltre alle giovani stelle della compagnia sarà ospite Vadim Muntagirov, del Royal Ballet di Londra, nei panni del protagonista. Ancora Muntagirov, assieme a Marianela Nuñez, étoile del Royal Ballet, e Ludmila Konovalova, principal del Wiener Staats Ballet, saranno protagonisti de Il lago dei cigni, balletto che il San Carlo proporrà dopo vari anni di assenza. La programmazione estiva vedrà il ritorno del Pulcinella, nella versione del coreografo napoletano Francesco Nappa. Si conclude la proposta sulla danza con Sogno di una notte di mezza estate, di Felix Mendelssohn-Bartholdy, proposto nella coreografia di Partice Bart, danzatore e coreografo francese a lungo protagonista all’Opéra di Parigi. Una stagione di danza che alterna due brani di repertorio e tradizione ottocentesca con un due balletti del Novecento, Pulcinella e Sogno, ed una creazione contemporanea. In un’epoca in cui si chiudono i corpi di ballo degli enti lirici, cosa che la sovrintendente Rosanna Purchia e il sindaco Luigi de Magistris non mancano mai di ricordare, dobbiamo accontentarci di due riprese e tre nuove produzioni notando come, nel silenzio di tutti , è andato a sparire Autunnodanza, una mini rassegna che avrebbe dovuto garantire un agile incontro con la danza contemporanea, ma che, invece, non ha mai colto la vera occasione di portare nuove voci della danza nel teatro più antico d’Europa. Una novità positiva c’è, nella nuova programmazione della Fondazione Teatro di San Carlo, ed è l’intervento importante di imprese private a sostegno della cultura musicale. Si tratta di otto grandi aziende campane, Aedifica/Brin 69 srl, Ferrarelle Spa, Getra Spa, Temi Spa per GLS, Isaia & Isaia Spa, Laminazione Sottile Spa, Seda Spa, eccellenze imprenditoriali che hanno finalmente scelto di essere a fianco del Teatro di San Carlo sostenendo Concerto d’Imprese, progetto finalizzato ad implementare la promozione e lo sviluppo dell’offerta artistica del prestigioso tempio della musica lirica di Napoli. Il loro contributo rafforzerà il percorso artistico della Stagione di Concerti con, tra l’altro, la presenza per la prima volta a Napoli di Cecilia Bartoli, meravigliosa interprete della musica barocca, che si esibirà l’8 marzo 2019 con l’Ensemble barocco Les Musiciens du Prince di Monaco.

Per la danza, l’intervento delle imprese supporterà la prestigiosa tournée a Pechino del Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo. Il 6, il 7 e l’8 luglio la compagnia si esibirà nel prestigioso Centro Nazionale per le Arti dello Spettacolo, NCPA, di Pechino, portando in scena Cenerentola, nella recente versione di Giuseppe Picone. Claudia D’Antonio e Anna Chiara Amirante, danzeranno nel ruolo di Cenerentola, Alessandro Staiano e Salvatore Manzo, interpreteranno il ruolo del principe, Candida Sorrentino e Sara San Camillo saranno delle ironiche e divertenti sorellastre, Luisa Ieluzzi la fata, Valentina Vitale la matrigna e Fabio Gison il padre. Il direttore, Giuseppe Picone, in questi tre anni, ha dimostrato di essere il vero fiore all’occhiello della danza nel Teatro di San Carlo, adottando una generosa politica di promozione delle nuove leve del teatro ed elevando la qualità della compagnia. Il direttore è una di quelle rare persone che tende ad arricchire l’istituzione che rappresenta con l’umiltà e l’eleganza del proprio modo di essere e la dedizione al proprio lavoro e non viceversa, in quanto non ne avrebbe avuto bisogno, essendo un’eccellenza internazionale indiscussa.

Roberta Albano

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Docente di Storia della danza all’Accademia Nazionale di Danza di Roma è laureata al DAMS dell’Università di Bologna in “Semiologia dello Spettacolo”. Docente di danza classica abilitata all'AND, è critico di danza, studiosa e autrice di saggi e monografie sulla danza. Dal 1990 al 2014 è vicedirettrice dell’associazione Movimento Danza di Gabriella Stazio. E’ inoltre socio fondatore di AIRDanza - Associazione Italiana per la Ricerca sulla Danza.