ROMA – Sipario alzato sulla sesta edizione di Fuori Programma, festival internazionale di danza contemporanea diretto da Valentina Marini che fino al 15 luglio ospiterà a Roma artisti nazionali ed internazionali. Dopo l’anticipazione online dell’8 giugno e la restituzione al pubblico di due residenze artistiche, la rassegna prodotta da European Dance Alliance in collaborazione con il Teatro di Roma e il Teatro Biblioteca Quarticciolo è entrata nel vivo della sua programmazione con la messinscena di Un Dante corretto bravo grazie, testo originale firmato da Andrea Cosentino e diretto dal coreografo Roberto Castello che lo ha inserito nel format da lui ideato “Tempi Moderni – La commedia rivista”, un progetto nato nel 2020 e promosso dall’associazione Aldes che si propone di portare le performance direttamente sul territorio per dare una risposta alla chiusura degli spazi teatrali.

Andrea Cosentino

La Divina Commedia come archetipo della volgarità oltre che della lingua volgare

Su un palco spoglio allestito al Parco Modesto di Veglia del Quarticciolo, a ridosso delle palazzine inagibili di via Ugento occupate da richiedenti abitazione, l’istrionico Cosentino ha così portato in scena una brillante conferenza-spettacolo, irriverente e dadaista, incentrata su Dante Alighieri. Giocando sulla polisemia ironica e su parafrasi poco accademiche, il drammaturgo abruzzese guarda alla Divina Commedia come archetipo della volgarità oltre che della lingua volgare, arrivando a ragionare sul processo sempre variabile di creazione poetica.

Musiche dal vivo di Matteo Sodini, one-man band

Matteo Sodini

Con le musiche dal vivo di Matteo Sodini, one-man band dal sapore circense che conduce e asseconda in maniera effervescente le pulsazioni sceniche, e con le icastiche coreografie di Erica Bravini, così folgoranti che a tratti sfiorano la corporeità della slapstick comedy, il monologo si trasforma in un dialogo a tre voci allegro e dissacrante capace di riflettere tra le righe sull’immortalità dello sforzo artistico.

Non si paga il biglietto ma si chiede una donazione per Quarticciolo

La performance (stasera in scena con l’ultima replica), in collaborazione con Asinitas e con la Comunità Educante del Quarticciolo, non prevede alcun pagamento di biglietto, chiedendo invece al pubblico una donazione libera per il completamento dei lavori del parchetto e per l’acquisto di materiale scolastico da redistribuire ai residenti del quartiere in difficoltà attraverso la rete sociale del territorio.

Il calendario di Fuori Programma proseguirà, poi, il 28 e il 29 giugno nel verde urbano del Parco Alessandrino con Mad, performance site specific del Balletto Civile.

foto di Andrea Caramelli

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Giornalista pubblicista, cantautore e compositore, laureato in Lettere Moderne all'Università degli Studi di Napoli Federico II, ha proseguito la sua formazione in Discipline della Musica e dello Spettacolo concentrando le sue ricerche sul Cinema e studi visuali.