SERATA OMAGGIO A RUDOLF NUREYEV ad 80 anni dalla sua nascita e a 25 dalla sua scomparsa Etoile Ospite, Maria Iakovleva, Prima Ballerina Wiener Staatsballett Liudmila Konovalova, Prima Ballerina Wiener Staatsballett Etoile, Giuseppe Picone Jakob Feyferlik, Primo Ballerino Wiener Staatsballett Solisti Claudia D'Antonio Anna Chiara Amirante Luisa Ieluzzi Candida Sorrentino Alessandro Staiano Salvatore Manzo Stanislao Capissi Ertugrel Gjoni Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo Sabato 28 Luglio 2018, ore 20.00 - Abbonamento Danza Domenica 29 Luglio 2018, ore 17.00 Spettacolo in Abbonamento Teatro di San Carlo 2018

NAPOLI – Omaggio a Rudolf Nureyev è il titolo di una serata di danza dedicata il 28 e il 29 luglio dalla compagnia di ballo del teatro di San Carlo alla memoria del grande ballerino russo scomparso nel 1993. La danza del secondo Novecento deve molto a questo ballerino fantastico che, da giovane promessa del balletto sovietico, con la sua impulsiva fuga dalla compagnia del Kirov e quindi con lo strappo con l’establishment del paese d’origine, divenne il simbolo della libertà dell’Occidente in piena Guerra Fredda. Nello stesso tempo, il suo amore per la danza, la passione con cui iniziò a diffondere, attraverso le sue ricostruzioni, il balletto dei teatri russi a firma di Marius Petipa, divenne un volano di promozione della cultura del balletto sovietico. Fin dalla Rivoluzione d’Ottobre danzatori e maestri russi avevano diffuso la tecnica e la grande tradizione del balletto russo ma, attraverso Nureyev, essa giunse stabilmente nel tempio del balletto occidentale: l’Opéra di Parigi. La lunga presenza alla direzione dell’Opéra di un altro famoso russo, Sergè Lifar, era iniziata negli anni ’30, periodo precedente all’affermazione del famoso metodo d’insegnamento elaborato nella scuola di San Pietroburgo (allora Leningrado) da Agrippina Vaganova. La direzione di Nureyev dal 1983 al 1989 della compagnia francese, come ricorda nelle sue belle note di programma Elisabetta Testa, portò la passione, il rigore della scuola Vaganova, in cui si era formato il giovane Rudolf, alle emergenti generazioni di ballerini quali Elisabeth Platel, Monique Loudière, Isabelle Guerin, Marie-Claude Pietragalla, Eric Vu An, Kader Belarbi, Manuel Legris e l’impareggiabile Sylvie Guillem.

Il magico Rudolf ha segnato la carriera di tutti i giovani artisti che hanno incrociato con lui i loro passi, anche in Italia. Bello, a questo proposito, è stato l’intenso ricordo con cui Anna Razzi, presidente onorario della scuola di ballo del San Carlo da lei diretta per oltre 25 anni, ha aperto in proscenio la serata. Al teatro alla Scala, negli anni ’80, fu scelta da Nureyev per ballare al suo fianco sia in Schiaccianoci, che in Miss Julie di Birgit Cullberg .

Il programma della serata è stato composito e non tutti i brani in scaletta hanno realmente avuto un riferimento esplicito con la carriera e la storia artistica di Nureyev, ma sono stati un’ occasione per vedere bella danza, eseguita con classe ed eleganza che, ancora una volta , conferma la crescita della compagnia diretta da Giuseppe Picone. Le esibizioni hanno avuto inizio con il passo a due dal Lago dei cigni nella versione di Rudolf Nureyev, interpretato con precisione dalla coppia di ballerini ospiti Maria Yakovleva e Jakob Feyferlik, entrambi primi ballerini del Ballet der Wiener Staatsoper. Si è poi passati al passo a due da Coppélia danzato da Giovanna Sorrentino e Carlo de Martino. Da segnalare il passo a due da Shéhérazade, interpretato dalla bella Anna Chiara Amirante e da un Alessandro Staiano, particolarmente ispirato, torvo e sensuale, che ha riportato con una certa suggestione alle atmosfere che ci rimandano le foto di Vaslav Nijinski, protagonista del ruolo reato per lui da Mikail Fokine nel 1910. Il passo a due da La Bayadère, grandissima produzione di Nureyev per l’Opéra di Parigi, è stato un momento magico della serata: un Giuseppe Picone, particolarmente in forma nei panni di Solor, ha accompagnato una magnifica e seducente Liudmilla Konovalova. La perfezione della loro esecuzione, calda e appassionata, ha giustamente catalizzato l’intero teatro. Altro momento esaltante è stato il passo a due dal Don Chisciotte che ha visto protagonisti due giovani promesse del teatro: Claudia D’Antonio e Salvatore Manzo. Brillanti, entusiasmanti nei virtuosismi, dimostrano che la fiducia in loro riposta dal direttore Picone, e le innumerevoli occasioni che sono state loro offerte per acquisire esperienza e sicurezza, producono risultati notevoli, che non hanno nulla di meno dalle performances dei grandi divi internazionali. Elegante e d’impatto il quadro finale tratto da Raymonda, passo a due e gran finale, altro balletto riprodotto da Nureyev ed entrato nel repertorio dell’Opéra di Parigi. Dopo l’interpretazione dell’ assolo dalla Morte del cigno, anche in questo brano la Konovalova ha mostrato tutta la sua classe che non  è mai perfezione fine a se stessa. Meno collegati, come già detto, alla figura di Nureyev, i brani neoclassici e contemporanei scelti per variare il ritmo della serata: Elegie, su musica di Sergej Rachmaninov, con coreografia di Giuseppe Picone, è stato danzato in maniera sciolta e dinamica da Luisa Ieluzzi ed Ertugrel Gjoni, Volver e Senza te, i due assoli creati da Edmondo Tucci per sé e per Picone. Dobbiamo dire che una sorta di grande grata che si intravvedeva sospesa sopra la scena ha creato in parecchi l’attesa che si eseguisse il primo brano contemporaneo danzato da Rudolf Nureyev Pierrot lunaire,  creato per lui da Glen Tetley su musica di Arnold Schoenberg, un capolavoro diventato poi cavallo di battaglia del programma di Nureyev and friends, con cui, negli ultimi anni di carriera , girò per tutti i teatri del mondo. Invece si è scoperto essere un ‘avanzo’ del magnifico Rigoletto, andato con successo in scena in questi giorni al San Carlo, in alternanza ad una bellissima Tosca. Non è chiaro per quale motivo i tecnici non abbiano completato il cambio delle scene. Tutto questo un po’ rattrista perché sembra poco rispettoso della danza in generale, e, in particolare, del grande sforzo fatto da Giuseppe Picone, in questi tre anni di direzione, in cui non solo ha sviluppato le attitudini dei suoi danzatori, ma ha reso nota  la compagnia con spettacoli all’estero.

SERATA OMAGGIO A RUDOLF NUREYEV

Non si può dimenticare, infine,  che la serata è stata anche un indiretto omaggio ad Anna Razzi e al suo lavoro nella scuola in quanto, quasi la totalità dei ballerini della compagnia del San Carlo protagonisti in scena, sono stati formati negli anni della sua attività di direttrice: Sara Sancamillo, Candida Sorrentino, Giovanna Sorrentino, Luisa Ieluzzi, Claudia D’Antonio, Anna Chiara Amirante, Alessandro Staiano, Stanislao Capissi, Ertgrel Gjoni, Carlo de Martino e Danilo Notaro.

 

Roberta Albano

SERATA OMAGGIO A RUDOLF NUREYEV
ad 80 anni dalla sua nascita e a 25 dalla sua scomparsa
Etoile Ospite, Maria Iakovleva, Prima Ballerina Wiener Staatsballett
Liudmila Konovalova, Prima Ballerina Wiener Staatsballett
Etoile, Giuseppe Picone
Jakob Feyferlik, Primo Ballerino Wiener Staatsballett
Solisti
Claudia D’Antonio
Anna Chiara Amirante
Luisa Ieluzzi
Candida Sorrentino
Alessandro Staiano
Salvatore Manzo
Stanislao Capissi
Ertugrel Gjoni
Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo
Sabato 28 Luglio 2018, ore 20.00 – Abbonamento Danza
Domenica 29 Luglio 2018, ore 17.00

Teatro di San Carlo 2018

 

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Docente di Storia della danza all’Accademia Nazionale di Danza di Roma è laureata al DAMS dell’Università di Bologna in “Semiologia dello Spettacolo”. Docente di danza classica abilitata all'AND, è critico di danza, studiosa e autrice di saggi e monografie sulla danza. Dal 1990 al 2014 è vicedirettrice dell’associazione Movimento Danza di Gabriella Stazio. E’ inoltre socio fondatore di AIRDanza - Associazione Italiana per la Ricerca sulla Danza.