Balletto Civile, "Nothing"

ROMA – Arriva a Roma la prima stagione organica dedicata alla danza contemporanea, realizzata dal Centro Nazionale di Produzione della Danza Orbita Spellbound. Venti gli spettacoli, di cui quattro in prima nazionale e cinque in prima romana, che andranno in scena dal 10 gennaio al 17 maggio al Teatro Palladium e al Teatro Biblioteca Quarticciolo.

La stagione, curata da Valentina Marini, già direttrice generale di Spellbound Contemporary Ballet e direttrice artistica del festival Fuori Programma, avrà per titolo “Diafanie. Materia e luce”. Un ricco programma, accomunato dalla volontà di guardare al corpo in scena come materia viva, attraversata da questioni geopolitiche, sociali, pulsioni desideranti e ribelli.

Quattro prime nazionali e cinque prime romane

Si parte il 10 gennaio (ore 20:30) al Teatro Palladium con la prima romana di Nothing, rilettura dello shakespeariano Re Lear, fra le ultime creazioni di Michela Lucenti con Balletto Civile, formazione che da anni si distingue nel panorama nazionale e internazionale per la forte dimensione etica.

Il 17 febbraio, al Teatro Biblioteca Quarticciolo, si potrà assistere alla prova aperta di Sfera, fra le ultime creazioni del gruppo mk guidato dal Leone d’Argento alla Biennale di Venezia Michele Di Stefano, in residenza nei 4 giorni precedenti.

L’artista napoletana Luna Cenere, associata al Centro Coreografico Korper e considerata nuova promessa della danza contemporanea europea, arriverà il 18 e 19 marzo con due repliche di Shoes On al Teatro Palladium. E sempre il teatro della Garbatella sarà la cornice di un imperdibile doppio appuntamento il 31 marzo, con la prima nazionale di Los Perros del coreografo spagnolo Marcos Morau e del collettivo collettivo Led Silhouette, una riflessione sui corpi fragili di fronte all’iper-digitalizzazione del mondo contemporaneo; e con If You Were a Man di Mauro Astolfi/Spellbound Contemporary Ballet, uno studio per quattro corpi maschili su una profonda riprogrammazione dell’ascolto.

Luna Cenere, “Shoes on” (Ph. Luca Del Pla)

Fra i padri della danza contemporanea italiana, più volte Premio Ubu, Roberto Castello arriverà al Teatro Palladium il 21 aprile per presentare uno dei suoi lavori più celebri, In Girum imus nocte et consumimur igni, creazione del 2015 firmata insieme al collettivo ALDES che è uno “spettacolo peripatetico notturno” a cavallo fra danza, teatro e cinema.

A maggio si torna al Teatro Biblioteca Quarticciolo per tre appuntamenti consecutivi: dopo la prova aperta il 5 maggio di Lingua da Claude Cahun di Alessandra Crsitianial termine di una residenza artistica, il 6 maggio sarà la volta della prima nazionale di B-Or Der della coreografa e artista multidisciplinare iraniana Masoumeh Jalalieh, una performance che vuole riflettere sui concetti di confine e di libertà.

Altra prima nazionale prevista il 7 maggio ancora al Teatro Biblioteca Quarticciolo, dove l’israeliano Michael Getman presenterà Songs & Borders, un lavoro frutto della collaborazione internazionale fra diversi artisti e intellettuali di diversa estrazione culturale e religiosa provenienti da Israele, Siria, Libano, Germania e Norvegia.

A chiusura della prima stagione, il 17 maggio al Teatro Palladium andrà in scena la prima nazionale di Graveyards and Gardens, performance installativa collaborativa ideata, creata ed eseguita dalla compositrice canadese Caroline Shaw e dalla coreografa Vanessa Goodman che ha al centro una riflessione sulla memoria come processo di ricostruzione dell’identità e del corpo.

Abbondanza Bertoni, “Doppelgänger” (Ph. Tobia Abbondanza)

Quattro focus autoriali, dall’Argentina al Libano passando per l’Italia

Ma la stagione di Orbita non finisce qui. Quattro focus autoriali, infatti, arricchiranno il calendario 2023.

La serata del 20 gennaio inaugura il primo focus autoriale dedicato a Compagnia Abbondanza Bertoni, fra le più prolifiche realtà artistiche italiane per le loro creazioni, per l’attività pedagogica e per il forte impegno nella divulgazione dei linguaggi del teatrodanza. La compagna presenterà in prima romana, al Teatro Palladium, lo spettacolo Premio Ubu 2021 Doppelgänger, lavoro sul tema del doppio che vede sul palco l’attore con disabilità Francesco Mastrocinque e il danzatore Filippo Porro.

La Compagnia Abbodanza Bertoni e la sua “C’è vita su Venere”

Il 21 e 22 gennaio, al Teatro Biblioteca Quarticciolo, la Compagnia Abbondanza Bertoni porterà C’è vita su Venere, un solo sulla relazione fra il corpo femminile e il tempo. Il programma dele due serate sarà completato da due pezzi firmati da Mauro Astolfi e Spellbound Contemporary Ballet: Unknown woman, una sorta di racconto della relazione artistica ventennale fra il coreografo e la danzatrice Maria Cossu, e Trust, un duetto che nasce dal concetto di fiducia reciproca, interpretato dalla stessa Cossu e da un’altra storica interprete della compagnia, Giuliana Mele.

Il secondo Focus è dedicato al coreografo libanese Bassam Abou Diab

Sempre il Teatro Biblioteca Quarticciolo ospiterà il secondo focus autoriale, dedicato al coreografo libanese Bassam Abou Diab che, al termine di una residenza artistica, presenterà il 3 e 4 febbraio due coreografie: Pina My Love, un’indagine sui meccanismi di difesa messi in atto da un corpo sottoposto a torture e prigionia, e Under the Flesh, che solleva la questione del corpo in un contesto di guerra. Il focus sarà completato dalla proiezione del film The Odor of the Elephants After the Rain (2021), diretto dal coreografo franco-libanese Maqamat Omar Rajeh (nella cui compagniaBassam Abou Diab ha lavorato per diversi anni).

Poyo Rojo, “Dystopia” (Ph. Hermes Gaido)

Virgilio Sieni protagonista del terzo focus

Il terzo focus autoriale sarà dedicato a uno dei grandi maestri della danza contemporanea italiana, Virgilio Sieni. Un focus ideato grazie alla collaborazione fra Orbita/Spellbound e Fondazione Musica per Roma e che presenterà il 9 febbraio, all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” nell’ambito del festival Equilibrio, lo spettacolo Le tue labbra/Sul Cantico dei Cantici, con le musiche eseguite dal vivo dal contrabbassista Daniele Roccato. Il giorno successivo, il 10 febbraio, al Teatro Palladium, andrà in scena l’ultima creazione del coreografo toscano, Satiri, con la musica eseguita dal vivo dalla violoncellista e cantautrice irlandese Naomi Berrill.

A Poyo Rojo e al collettivo Un poyo rojo è dedicato il quarto focus

L’ultimo focus autoriale della prima stagione di Orbita sarà dedicato a Poyo Rojo, il collettivo che ha creato Un poyo rojo, lo spettacolo esplosivo che unisce comicità e commozione nato nel 2008 nella periferia di Buenos Aires. Da allora, la coproduzione franco-argentina firmata da Alfonso Baron, Hermes Gaido, Nicols Poggi e Luciano Rosso non ha mai smesso di incantare il pubblico di tutto il mondo, grazie alle oltre 1400 repliche in più di 30 paesi con una media di 120 repliche l’anno. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro Palladium il 7 marzo. Il giorno seguente, l’8 marzo, sempre al Palladium, il focus proseguirà con la prima romana di Dystopia, altra creazione di Poyo Rojo capace di trasportare il pubblico in un mondo dolciastro e ansiogeno.

Valentina Marini: “La stagione Orbita miscela volutamente il nuovo e il consolidato”

Fuori dall’”eventismo” festivaliero, la prima stagione organica romana dedicata alla danza contemporanea si profila come un atlante di riflessioni, capace di tenere insieme piacere estetico e urgenza di approfondimento. Come precisa Valentina Marini : “La stagione Orbita miscela volutamente il nuovo e il consolidato: da un lato suggerendo una serie di approfondimenti che non siano soltanto di natura tecnico-estetica ma in grado di aprirsi a discorsi sociali e culturali più ampi, dando spazio, ad esempio, a proposte provenienti dal bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente e alle produzioni ai margini del mainstream europeo; dall’altro, rivendicando il diritto di riprogrammare titoli di successo e creazioni significative con l’obiettivo di strutturare un repertorio di nuovi classici che il pubblico possa riconoscere in un rinnovato patto di fiducia fra artisti, pubblico e programmatori”.

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Giornalista pubblicista, cantautore e compositore, laureato in Lettere Moderne all'Università degli Studi di Napoli Federico II, ha proseguito la sua formazione in Discipline della Musica e dello Spettacolo concentrando le sue ricerche sul Cinema e studi visuali.