VICENZADanza in Rete Festival inaugura la sezione Off rivolta ai linguaggi coreografici emergenti e allo scouting di nuovi talenti, in programma dal 4 marzo al 29 aprile 2023.

L’essere “in movimento”

Il Festival, promosso dalla Fondazione Teatro Comunale di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Civico di Schio e dedicato all’arte coreutica in tutte le sue forme, è ormai diventato un punto di riferimento per le nuove generazioni di danzatori e coreografi italiani e stranieri. È giunto alla sua sesta edizione e si trova sotto la direzione artistica di Pier Giacomo Cirella in collaborazione con Loredana Bernardi e Alessandro Bevilacqua. così Danza in Rete Off nasce proprio dall’appassionata opera di ricerca avviata dai promotori del Festival in contesti quali Rete Anticorpi XL o la vetrina NID – New Italian Dance Platform ed è appunto in questa fucina che si realizza la selezione degli artisti per la sezione Off.

Danzatori, coreografi e compagnie presentano, in prima nazionale o regionale, le loro creazioni in diversi spazi teatrali. La programmazione mette in relazione in modo dinamico non solo realtà del territorio di Vicenza e Schio, ma anche i risultati di vari progetti di livello nazionale, nella prospettiva dell’essere “in movimento”, condizione a cui il titolo del Festival “Moving Souls” rimanda.

L’apertura del 4 marzo

Sono tre gli appuntamenti previsti per l’apertura del 4 marzo. Prima tocca al Collettivo Jennifer Rosa con Annette allo Spazio Ab23, in doppia replica, alle 19 e alle 19:40. Si tratta del primo lavoro del gruppo, risalente al 2005, e prende ispirazione dalla figura di Annette Arm, moglie e musa dello scultore svizzero Alberto Giacometti. Poi alle 21 al Ridotto del Teatro Comunale di Vicenza, Sofia Nappi/Komoco mette in scena, in prima regionale, Wabi Sabi, un percorso artistico ed esistenziale sull’accettazione di sé, di cui la Nappi è coreografa e interprete. Ma la performance sarà preceduta da Small Living Space di e con Antonio Taurino, prima prova del Progetto Supporter, brevi esibizioni di giovani promesse della danza, programmate in apertura di alcuni spettacoli del Festival.

Il dialogo con il pubblico

14 titoli, 5 prime nazionali, 4 prime regionali, 6 lavori in coproduzione sono gli indici di una rassegna che sta sedimentando ma non vuole smettere di germogliare; una sezione Off che è sempre più la traccia forte dell’identità del Festival e che lascia a chi partecipa, dagli artisti agli operatori fino agli spettatori, il senso profondo del percorso in divenire. Inoltre, la sezione intende confermarsi vetrina della sperimentazione, ma anche e soprattutto del dialogo con il pubblico, intensificato dagli Incontri con l’Artista organizzati alla fine delle esibizioni.

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