ph dLa scienza è noiosa? Allora danziamola!Questa l’idea del concorso Dance Your Ph.D in cui dottorandi di tutto il mondo si sfidano spiegando attraverso un video l’argomento del proprio dottorato, tutto rigorosamente a passo di danza. Il concorso infatti premia la coreografia che descrive più efficacemente una ricerca scientifica. I partecipanti del contest internazionale hanno gareggiato grazie a video di cui sono protagonisti non formule e calcoli complessi ma passi di danza e coreografie di hip hop, house, salsa, acrobatica, per aggiudicarsi un premio di mille dollari,un viaggio gratis in California, oltre che “la fama immortale da geek su internet”.

L’idea è che la scienza non si racconta solo con articoli, slide, lezioni conferenze. Ma con il ritmo del corpo, il ritmo della musica.  Le équipe di ricerca che hanno partecipato al concorso si sono sfidate per aggiudicarsi la medaglia d’oro tra Fisica, Chimica, Biologia, Scienze Sociali.

Il concorso organizzato e sposorizzato da Aaas – American Association for the Advancement of Science e la rivista Science , è stato ideato nel 2007 dal giornalista scientifico John Bohannoed. Sono tre le regole fondamentali per partecipare :bisogna essere studenti di dottorato o averlo già ottenuto in passato, la materia deve essere per forza scientifica e l’ideatore del progetto deve comparire nel video.

La sfida “ senza PowerPoint o Jagon  – anzi, proprio senza parlare”  ha come obbiettivo è quello di elaborare una coreografia basata sui risultati scientifici della propria tesi di dottorato, mostrarla ballando e in seguito caricare il video su YouTube con una breve descrizione del progetto di ricerca.

La giuria del premio, composta da scienziati, artisti ed educatori, ha scelto il progetto vincitore tra i dodici finalisti dell’ottava edizione. E qualche giorno fà è stata annunciata la vincitrice di “Dance your PhD 2015″ Florence Metz, dell’Università di Berna in Svizzera, che si è aggiudicato il premio in danaro, un viaggio alla Stanford University di Palo Alto in California, dove verrà proiettato il suo video e farà un discorso. Il tema della sua ricerca è sulla politica di protezione delle acque.

L’ultimo italiano a vincere, ed anche l’unico ad avere partecipato nell’edizione 2012, è Riccardo Da Re dell’Università di Padova, che mette a frutto la sua passione per il tango con pochi mezzi e tanti amici e colleghi pieni di buona volontà.

Strano? Mica tanto. La ricerca e la sperimentazione nella danza come nella scienza hanno bisogno della stessa materia prima, la creatività, e il successo di questo concorso lo dimostra. Prepariamoci per l’edizione 2016!

Mary Martano

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