Laura Comi premia Vladimir Derevianko. Foto Maurizio De Nisi.

SALERNO – Sabato 23 novembre al teatro Augusteo di Salerno c’è stata una non – stop dedicata alla danza sotto molteplici aspetti. Dalla  mattina è iniziato il convegno Medicina Arte Danza Spettacolo Scienza, MADSS, ideato da Annamaria Salzano e da Fabiana Camuso che ne hanno curato anche il coordinamento scientifico. Il tema della sesta edizione era dedicato a “Il  ruolo del maestro di danza: conseguenze patologiche degli errori tecnici e patologie strutturali limitanti la carriera dell’allievo”.  I lavori sono stati aperti dall’ intervento di Laura Comi, già ballerina étoile e oggi direttrice dell’ottima scuola del Teatro dell’Opera di Roma che ha testimoniato la propria idea di scuola professionale centrata sulla collaborazione tra docenti sia in senso trasversale, sulle varie discipline studiate dagli alunni, sia in senso verticale, nel passaggio da un docente all’altro con il progredire degli studi. Si è continuato con le organizzatrici, Salzano e Camuso, che hanno esposto riguardo a “Gli errori tecnici nella danza: le conseguenti strategie terapeutiche” focalizzando l’attenzione sulla collaborazione del fisioterapista per intervenire nei difetti posturali degli allievi. A questo proposito è stato presentato il puntale “∃ !N Point”
ideato dalle dottoresse Salzano e Camuso in sinergia con podologo Mario Sepe. Il puntale, promosso con un magnifico video  che vede Liudmilla Konovalova come protagonista, si conforma alla punta delle dita della ballerina favorendo un corretto appoggio in punta e prevenendo dolori e serie problematiche. Si è poi progredito con numerosi altri interventi tra cui quello del dottore Omar De Bartolomeo, ortopedico che collabora con il Teatro alla Scala, e Romeo Cuturi che ne è stretto collaboratore in quanto fisioterapista e preparatore atletico per i danzatori. Entrambi hanno ribadito concetti che vanno ad intaccare alcuni luoghi comuni nei confronti della danza: il primo, che la danza a livello posturale, se ben impostata, è molto importante e può aiutare anche nel caso di scoliosi; il secondo che un danzatore non abbia bisogno di una preparazione atletica e di programmazione come tutti gli altri atleti, per migliorare la performance e prevenire infortuni. Anche altri interventi, come quello del dottor Foad Aodi, presidente scientifico del convegno e ortopedico e fisiatra presidente dell’Associazione dei Medici di Origine Straniera in Italia, hanno valorizzato l’importanza di un approccio globale al corpo del danzatore grazie alle varie specializzazioni di tutti gli operatori medici. Non è possibile riassumere le numerose interessanti problematiche esposte dagli altri relatori, il dottor Carlo Tranquilli, il dottor Alfonso Maria Forte, il dottore ricercatore Jhonny Padulo, la dottoressa Irma Bencivenga che hanno tutti confermato la necessità dell’intervento di vari specialisti per curare e prevenire le patologie dei danzatori. Abbiamo avuto la sensazione che il corpo, finalmente, anche a livello scientifico, sia visto finalmente come un tutto a cui i medici devono guardare con uno spirito sinergico con la collaborazione tutti i diversi specialisti. La tavola rotonda, stimolata dagli interventi del convegno, ha valorizzato i concetti espressi sulla necessità di una formazione accurata per tutti coloro che si rivolgono all’insegnamento della danza che devono avere competenze culturali, per indirizzare in maniera idonea i propri allievi, e competenze tecnico-scientifiche per non danneggiarli fisicamente e psicologicamente. Ne hanno fatto  parte oltre a Laura Comi, Daniele Cipriani, Ludmila Konovalova, Maria Luisa Buzzi,  anche Massimiliano Scardacchi, docente del Liceo Coreutico Statale Alfano I di Salerno e la sottoscritta.

La seconda parte della giornata ha avuto un aspetto prettamente spettacolare il Gala Premio MADSS che ha presentato e premiato numerosi professionisti del mondo della danza, in tutti i suoi aspetti. I premi sono stati assegnati da  una giuria ufficiale, che ha selezionato e scelto i candidati, composta da: Daniele Cipriani, Presidente di giuria, Direttore  Daniele Cipriani Entertainment; Maria Luisa Buzzi, Direttore responsabile della rivista Danza & Danza; Anna Lea Antolini, Project manager performing arts; Amalia Salzano, Direttore Artistico dell’evento, Presidente Aidaf- Agis.

 Presentata da una vivace e impeccabile Monica Lubinu, la serata ha visto consegnare il  “Premio per L’ Eccellenza della Struttura” a Claudia Squintone, Direttrice dell’Opificiodellarte, magnifico centro multidisciplinare per danza, musica e teatro, nato a Biella al posto di uno storico lanificio. Il “Premio per la Divulgazione e Diffusione della Danza Contemporanea” è andato a Gabriella Stazio, creatrice di Movimento Danza, e da anni un punto di riferimento imprescindibile in Campania come coreografa e manager, ed anche  presidente di Sistema MeD – Associazione Musica e Danza – Agis Campania che riunisce 24 associazioni attive sul territorio regionale. Il “Premio alla Didattica” è stato assegnato a Gerardo Porcelluzzi, docente molto apprezzato della  Scuola di Danza del Teatro dell’ Opera di Roma. Il “Premio alla Critica” è meritatamente andato a Leonetta Bentivoglio, una delle pietre miliari della elaborazione estetica e storica sulla danza del Novecento, oltre che critica di danza per Repubblica. Il “Premio alla carriera” è stato conferito  a Vladimir Derevianko che, probabilmente i più giovani non lo sanno, è forse il primo ballerino che ha calcato le scene con delle qualità fisiche  e delle linee paragonabili a quelle delle donne, rinnovando l’estetica della danza maschile. Poi è stata la volta dei premiati che si sono esibiti in scena, ed allora l’emozione ha veramente pervaso la platea che è rimasta incantata dalla freschezza e gioventù di   Giorgia Marchi e Manuel Giovani, allievi dell’ottavo corso della Scuola di danza  del Teatro dell’ Opera di Roma che hanno presentato il passo a due dal primo atto dello Schiaccianoci; e da  Cecilia Dosio, da poco nella Compagnia Junior Ballet Antwerp di Anversa,  che sono stati insigniti del “Premio alla giovane promessa”. Anche il “Premio al Talento Emergente” è stato assegnato a tre magnifici interpreti. Il primo è stato Gioacchino Starace, grande promessa napoletana del Teatro alla Scala di Milano, che ha danzato l’assolo di Maria Grazia Minopoli, A study of Beauty, e, con la brillante Stefania Ballone, altra premiata a sorpresa della serata,  Black, duetto creato da Francesco Ventriglia. La seconda è stata la splendida Luisa Ieluzzi che ha danzato in maniera davvero impeccabile il Passo a due dal II atto del Lago dei cigni, in coppia con Stanislao Capissi, collega nella compagnia di ballo del Teatro di San Carlo. Il terzo premio è andato a Simone Agrò, del Teatro dell’ Opera di Roma, che ha danzato con Michele Satriano, il passo a due L’ Intermittences du coeur, ispirato a Proust, creato da Roland Petit nel 1975. Il “Premio al Danzatore Italiano all’ estero”, è andato a Matteo Miccini del Balletto di Stoccarda che ha rivoluzionato la platea con la sua fisicità e simpatia che ha conquistato i giovanissimi, e non solo! Ha danzato un brano ironico e musicale, perfetto per lui, Mopey, creato da Marco Goecke sul Cello Concerto in A major di Carl Philipp Emanuel BachAltro momento di vero tripudio è stato l’assolo di Sergio Bernal, Primo Ballerino del Balletto Nazionale di Spagna che ha danzato l’assolo  Zapateado di Sarasate in cui classe, virtuosismo ed eleganza gli hanno meritato senza dubbio il “Premio al Miglior Interprete Internazionale”. Un’altra coppia che ha conquistato il pubblico, stavolta per delicatezza e lirismo, è quella composta dal“Premio Etoile Internazionale”  Alexandre Ryabko, Etoile del Balletto di Amburgo e grande interprete di John Neumeier che ha accompagnato Maria  Eichwald, già Etoile del Balletto di Stoccarda, “Premio Etoile Internazionale alla Carriera” in Sonata di Uwe Scholz. Infine ha deliziato la serata  Ludmila Konovalova, Etoile del Teatro dell’ Opera di Vienna a cui è stato assegnatoil Premio Etoile Internazionale. Artista sensibile, dalle linee  e tecnica straordinarie, ha danzato l’assolo della Morte del cigno  di Michail Fokin e,  con Jakob Feyferlick, promettente Primo Solista  del Teatro dell’Opera di Vienna,  il passo a due da  Casta Diva dalla Norma di Vincenzo Bellini di Xenia Wiest, ballerina e coreografa dello  Staatsballett di Berlino. Non sempre le premiazioni e i Gala riescono a mantenere un livello sempre alto di attenzione e sorpresa, ebbene questa volta il Gala Premio MADSS ci è riuscito ed ha rivelato giovani artisti italiani davvero promettenti, per una serata di bella danza a Salerno.   

Roberta Albano

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Docente di Storia della danza all’Accademia Nazionale di Danza di Roma è laureata al DAMS dell’Università di Bologna in “Semiologia dello Spettacolo”. Docente di danza classica abilitata all'AND, è critico di danza, studiosa e autrice di saggi e monografie sulla danza. Dal 1990 al 2014 è vicedirettrice dell’associazione Movimento Danza di Gabriella Stazio. E’ inoltre socio fondatore di AIRDanza - Associazione Italiana per la Ricerca sulla Danza.