(foto di Roland Travelingue da Flickr.com, licenza CC by 2.0)

“L’Agis segue con attenzione il destino del mondo della danza e delle scuole di danza” a dichiaralo Carlo Fontana, Presidente AGIS nell’intervento di apertura di una videoconferenza indetta dall’Agis per presentare il documento sulla ripresa dello spettacolo dal vivo e dell’esercizio cinematografico. Titolo: “Lo spettacolo in Italia nella fase 2. proposte per la ripartenza delle attività e per la riapertura al pubblico”.

Con Fontana, gli altri firmatari del documento Filippo Fonsatti Presidente FEDERVIVO e Platea e Francesco Giambrone presidente ANFOLS. Nonchè Roberto Andò regista teatrale, cinematografico e direttore del Teatro Stabile di Napoli e Daniele Gatti direttore d’Orchestra e direttore musicale dell’Opera di Roma, invitati a intervenire. Nessuno per la danza.

Un documento che indica linee guida

Il Presidente Fontana ha poi proseguito il suo intervento dicendo: “Questo documento vuole indicare al Ministro Franceschini delle semplici linee guida per aprire in sicurezza i luoghi di spettacolo. Per far ripartire la lirica, la prosa, la musica e anche la danza che consideriamo a pieno titolo nel mondo dello Spettacolo dal vivo”.

E poi ha precisato che il Festival di Ravenna, in programma a giugno, sarà una sorta di manifestazione pilota per la ripartenza.

Filippo Fonsatti Presidente Federvivo e Platea ha detto invece che il documento Agis vuole proporre una riflessione su due aspetti: la ripresa delle attività a porte chiuse e quella a porte aperte.

” Il riavvio dovrà essere progressivo – ha detto Fonsatti – anche se secondo noi si può partire con una piattaforma in cui offrire teatro sul web. Una opportunità complementare che sicuramente piacerà soprattutto ai nativi digitali”.

I due interrogativi: come e quando?

Francesco Giambrone, Presidente Anfols invece ha sottolineato che per le programmazioni lirico-sinfoniche bisogna fare ulteriori riflessioni. “I teatri lirici determinano un affollamento di pubblico, ma anche di artisti in palcoscenico – ha detto – Quindi noi dobbiamo sperare di aprire presto, ma in sicurezza. Due gli interrogativi a cui chiedere risposta: come e quando?”.

Roberto Andò ha invece dichiarato: “Da teatrante dico che dobbiamo inventare formule che ci permettano di proporre spettacoli per un pubblico ridotto. La cosa fondamentale, però, è quella di tenere un filo con il pubblico. Un teatro che chiude fa fatica a ritrovare sintonia con il proprio pubblico. Questo si deve evitare”.

Mentre Daniele Gatti ha sottolineato che bisogna avere ancora pazienza ed aspettare il semaforo verde del governo per ripartire: “Ma tra il 4 maggio e il semaforo verde – ha detto – che farà il nostro settore? Secondo me sarebbe meglio che si rimettesse in movimento magari in web”.

Ma la danza?

Un documento di grande interesse. Ma la danza? In che maniera si sta pensando di far ripartire questo settore? Che idee sono state messe in campo nei vari tavoli di confronto. Campadidanza lo ha chiesto al Presidente Fontana. Solo dopo una domanda precisa sul nostro settore, arrivano finalmente alcune considerazioni.

“Come ho detto anche in apertura si parla anche di danza. C’è stata una interessante proposta dell’ètoile Alessandra Ferri di far ripartire le lezioni quotidiane che speriamo venga accolta. Per quanto riguarda i programmi artistici mi piacerebbe pensare a una nuova creatività e per questo mi appello ai coreografi. Per esempio Diego Tortelli dell’Aterballetto, ha realizzato una coreografia ‘1 Meter Closer’ ispirata alla distanza di sicurezza. Ecco questa è una strada”.

“La danza italiana rappresenta un grande veicolo internazionale – ha detto subito dopo Filippo Fonsatti – Tante compagnie avevano nei prossimi mesi tournée all’estero che sono state cancellate. E molte compagnie straniere sarebbero dovute venire in Italia per partecipare a svariati Festival. Il danno è enorme e non va dimenticato. Certo per la danza più che mai il distanziamento sociale in palcoscenico è un problema. Ma la danza non sarà abbandonata, l’Agis segue con attenzione il destino dei lavoratori di questo settore”.

I quattro Corpi di ballo

“Si è a lungo parlato in questi giorni anche dei 4 Corpi di ballo italiani – ha aggiunto infine Francesco Giambrone Presidente Alfols – Abbiamo dato attenzione anche a loro e abbiamo chiesto che le lezioni in sala vengano al più presto ripristinate nel rispetto delle misure di sicurezza”.

Risposte che basteranno a chi vive di danza? Il problema forse è tutto in quell'”anche”.

“Anche” nel senso che finalmente ce l’abbiamo fatta ad essere considerati anche noi spettacolo dal vivo o “anche” e dai, includiamo anche voi? Insomma forse il problema è l’aver dovuto specificare che “anche ” la danza è parte dello spettacolo dal vivo.

E il ministro Franceschini annuncia

Intanto il ministro Franceschini ieri durante un’altra videoconferenza ha anticipato i contenuti del prossimo decreto che prevede 20 milioni di euro per i settori non finanziati dal Fus (teatri minori, circo, musica, danza); 13 milioni di euro che derivano dalla copia privata a favore di autori, artisti, interpreti, esecutori con redditi inferiori a 20mila euro lordi all’anno; 5 milioni di euro per lo spettacolo viaggiante.

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Giornalista professionista dal 1987, è direttore responsabile di Campadidanza Dance Magazine, fondato nel 2015 con Gabriella Stazio. Dopo aver lavorato per quasi venti anni nelle redazione di quotidiani, ha scelto la libera professione. E’ stata responsabile Ufficio Stampa e pubbliche relazione del Teatro di San Carlo, del Napoli Teatro Festival Italia, dell'Accademia Nazionale di Danza, responsabile Promozione, e marketing del Teatro Stabile di Napoli/Teatro Nazionale. Ha curato numerosi eventi a carattere nazionale e internazionale. Con Alfredo d'Agnese, nel 2015 ha fondato R.A.R.E Comunicazioni società press & communication.