Buenos Aires_ il 27 febbraio è venuto a mancare Philip Beamish, guest teacher di fama mondiale attualmente maître al Teatro Colón di Buenos Aires, uno dei teatri lirici più grandi del mondo. Philip Balmain Beamish era conosciuto in Italia per la sua importante collaborazione con l’Aterballetto. Aveva ballato in tutta Europa e fatto tournée a livello internazionale con il Teatro alla Scala. Per gli ultimi 13 anni della sua carriera, fino al suo ritiro nel 2007, era stato il maestro personale di Alessandra Ferri standole accanto in tutti i suoi spettacoli in giro per il mondo. Altre star importanti lo avevano avuto come allenatore: Evelyn Hart, Massimiliano Guerra, Tamara Rojo, Manuel José Carreño, Robert Tewsley, Roberto Bolle e Polina Semionova. I suoi protetti hanno vinto medaglie nelle principali competizioni di Varna, Helsinki, Jackson e Losanna. Tra le compagnie con cui è stato associato ci sono: La Scala Ballet, English National Ballet, Netherlands Dance Theatre, Ballet de Nancy, Finnish National Ballet, The Royal Winnipeg Ballet, The National Ballet of Canada e Companía Nacional de Mexico.In particolare, durante la sua opera all’Aterballetto, prima come solista e poi come docente di perfezionamento, si era guadagnato la profonda stima di Amedeo Amodio e dei danzatori per il suo metodo d’insegnamento molto meticoloso, ricco di suggerimenti e correzioni. Creatore di una tecnica. La sua passione e l’esperienza nell’ insegnamento lo avevano portato a creare addirittura una tecnica: la Beamish Bodymind Balancing® creata per allenare tutti i livelli di ballerini. La sua tecnica era il prodotto di molti anni di ricerca sulla relazione tra mente, corpo e flusso di energia. Il risultato finale è che i ballerini sono in grado di allineare il corpo e concentrare la mente per ottenere i massimi risultati eliminando le tensioni inutili. Le esercitazioni che Philip aveva sviluppato consentono ai ballerini di rimodellare i loro corpi, calmare e concentrare le loro menti, con risultati spettacolari dentro e fuori dal palco. Per Beamish la tecnica era strumento per mantenere un corpo sano e giovanile, una mente concentrata, uno stato emotivo equilibrato ed evitare lesioni croniche, promuovere l’autostima e prolungare la capacità non solo di ballare più a lungo, ma di vivere una vita più ricca e soddisfacente.

Fabiola Pasqualitto

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Giornalista e critica di danza, danzatrice, coreografa, docente di materie pratiche e teoriche della danza, docente di Lettere e Discipline Audiovisive. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo e specializzata in Saperi e Tecniche dello Spettacolo all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Dal 1990 è direttore artistico e insegnante del Centro Studi Danza Ceccano e curatrice del ”Premio Ceccano Danza". E’ inoltre direttrice e coreografa della CREATIVE Contemporary Dance Company.