TORINO – Si può dire che a Torino si sia assistito a un vero e proprio evento storico. È nato il primo corso di laurea triennale in Circo contemporaneo d’Italia grazie all’impegno della Cirko Vertigo. Il percorso mutuato dal Corso di formazione professionale per Artista di circo contemporaneo della Fondazione ha infatti ricevuto l’equipollenza a laurea triennale in DAMS. Il progetto è sostenuto dal MIC, dalla Regione Piemonte, dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT e Città di Grugliasco ed è realizzato con la collaborazione del Centro di Produzione blucinQue/Nice, del DAMS di Torino e Città di Torino.

“E’ rivoluzionario concedere un titolo accademico ad artisti fuori dagli schemi”

“È un motivo di grande orgoglio – dice Paolo Stratta, che ha ideato il primo corso nel 2002 – aver partecipato ad una vera e propria rivoluzione culturale che oggi può riconoscere un titolo accademico a molti artisti fuori dagli schemi, portatori di una straordinaria identità e contemporaneità”. E bisogna dirlo, è questo di cui si tratta: rivoluzione culturale. La creazione di un corso universitario che laurea gli studenti in Arte del circo contemporaneo è una svolta epocale in Italia. Il settore in tal modo colma un vuoto importante rispetto a quanto sviluppato in Canada, Olanda, Svezia, Belgio e Francia. Quel settore in Italia che lotta per essere riconosciuto e rispettato. In cui i lavoratori vengono continuamente visti come appassionati piuttosto che professionisti.

Il Corso di Studi e l’equipe

La direzione generale è affidata al fondatore Paolo Stratta, la direzione delle tecniche circensi a Arian Miluka, quella pedagogica a Silvia Francioni; mentre il coordinamento dell’area coreutica è nelle mani di Caterina Mochi Sismondi, quella dell’acrobatica al suolo è a cura di Daniele Cassano e responsabile del teatro comico e della presenza scenica è Luisella Tamietto. Oltre agli insegnati già conosciuti e presenti all’interno dell’equipe se ne aggiungono ulteriori tra i quali Lucio Argano, Fabio Barovero, Alfonso Cipolla, Lucio Diana, Mimma Gallina, Alessandro Pontremoli e Stefano Rogliatti.

Le discipline studiate sono più di 20 e fra queste sia materie teoriche (come storia del circo, del teatro, della danza e del cinema, anatomia e biomeccanica, psicologia dello sport, comunicazione, marketing ed economia dello spettacolo) che materie pratiche (come preparazione fisica e acrobatica, tecniche di costume e trucco, tecniche circensi di specializzazione, teatro, danza classica e contemporanea). Il triennio si propone di formare l’allievo accompagnandolo nell’acquisizione di competenze di alto livello. Fondamentale è l’individuazione del proprio stile personale e della sua valorizzazione, attraverso un ventaglio il più ampio possibile di modalità espressive.

Allievi e professori saranno stabilmente in rete con le università europee

Come già accadeva nell’ambito del corso professionale, l’alunno verrà sostenuto nel passaggio dallo studio alla realtà lavorativa. Fondazione Cirko Vertigo ha poi siglato un accordo con il Dams di Torino per una proficua collaborazione che porterà all’incontro, allo scambio e alla crescita reciproca tra i due Corsi di Laurea. Inoltre grazie al riconoscimento universitario docenti e allievi potranno entrare stabilmente in rete con le università europee tramite il programma Erasmus.

La rivoluzione non deve fermarsi

Ma la rivoluzione non vuole e non deve fermarsi qui. Già nel nuovo ciclo progettuale 2022/2024 c’è l’intenzione da parte della Città di Mondovì (CN- Piemonte) di mettere a disposizione della Fondazione Cirko Vertigo e dell’Academia Montis Regalis (accademia universitaria di musica classica e barocca) l’ex Cittadella di Mondovì. Si tratta di un monumento storico da riqualificare allo scopo di creare un polo di alta formazione e di perfezionamento delle arti musicali, teatrali e di circo contemporanee. L’obiettivo è quello di dare vita a un grande campus universitario dedicato all’insegnamento, ma anche alla ricerca e alla sperimentazione. Musica e arte riempiranno ben cinque edifici storici.

Cirko Vertigo diventa un modello per altre città

Tutto ciò rappresenta un grande passo in avanti. Da un lato la Regione Piemonte non può che fregiarsi di possedere la prima Accademia di Circo in Italia, divenendo ancor più polo d’attrazione per studenti e artisti. Un’altra placca culturale che si muove per giovare al territorio locale. Dall’altro la città di Torino si inserisce all’interno di una rete internazionale. Nel frattempo la Cirko Vertigo si fa modello per altre realtà, o meglio diventa stimolo e speranza. La prova che non bisogna smettere di farsi sentire, anche di fronte a istituzioni che non sembrano ascoltare, perché ogni tanto la lotta da i suoi frutti e le battaglie si vincono. E la Fondazione ancora una volta ha deciso di fare della propria battaglia quella dei giovani, d’altronde chi più di loro necessita di speranza. Ma non può essere lasciata da sola, questa lotta è stata vinta ma la rivoluzione è ben lontano dal concludersi.

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