TORINO – Torinodanza porta in scena alle Fonderie Limone di Moncalieri, in prima assoluta, Parts della compagnia Wang Ramirez. Dopo un’apparizione nel 2020 con il duo AP15, la coppia coreana/tedesca/francese ritorna sul palco del Festival con quattro pezzi brevi: Beutiful Me, Digilegs, Flag e Water.

Una profonda riflessione sull’umanità

Un connubio di danza, arti visive ed inedite sperimentazioni aeree. I corpi vengono sottoposti ad un processo di spersonalizzazione per diventare riflesso dell’umanità intera. Essi combattono energicamente contro oggetti, entità ambigue ed oscure, contro sé stessi, ma il tutto si conclude sempre con una congiunzione. Così si assiste ad una potente esperienza di lotta, morte e rinascita.

La performance, che vede protagonisti Sébastien Ramirez, Mathilde Lin e Simon Nyiringabo, si sviluppa inseparabilmente con le scene di Wang Ramirez, i costumi di Anna Maria di Mambro, le luci di Willy Cessa e la musica di Clément Aubry. Un cerchio di terra che sembra richiamare un rapporto uomo-natura originario e selvaggio; acrobati da circo su trampoli digitali; tessuti volanti, che a volte divengono componente coreografica a sé stante a volte un tutt’uno con i performer; uno specchio d’acqua costruito davanti agli occhi del pubblico incuriosito.

Uno studio sullo spazio tra magia, fantasia ed inconscio

La creazione effettua uno studio sullo spazio, annullandolo nei termini in cui ci è noto. Viene visualizzato un ambiente altro, che oscilla tra magia, fantasia fanciullesca ed inconscio. Viene così offerta allo spettatore un’occasione conoscitiva e analitica di sé stesso, dell’umanità e delle relazioni che la dipingono.

Wang e Sébastien Ramirez parlano del loro lavoro affermando «la nostra prima ambizione era sviluppare forme artistiche e coreografiche al di là della configurazione classica per esplorare spazi non convenzionali, incontrare il pubblico e immaginare nuove collaborazioni. In questi frammenti la scenografia è molto più di un set , diventa un personaggio che interagisce con la performance stessa; una poesia astratta, o concreta, che lascia spazio alla riflessione, al tempo di una coreografia. Questa ricerca ci permette di approfondire il nostro rapporto con la luce e lo spazio, sfruttando al massimo le possibilità offerte dal lavoro aereo e dalla tecnica di manovra a cui siamo particolarmente affezionati. »

La compagnia, con sede a Perpignan, porta avanti dal 2007 una ricerca unica che abbraccia l’hip pop sperimentale, la danza contemporanea e le arti marziali. Con Parts riesce a mettere a punto un linguaggio che poggia sul virtuosismo tecnico, ma messo al servizio della poesia, dell’umorismo e di una profonda riflessione sull’umano, che non può evitare di colpire lo spettatore nella sua visceralità.

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