TORINO – Finalmente si inaugura Torinodanza festival 2021, diretto da Anna Cremonini e realizzato dal Teatro Stabile di Torino. Stasera 3 settembre al Teatro Carignano ore 20:45 debutta in prima nazionale il terzo capitolo della trilogia dell’amore di Sharon Eyal e Gai Behar, danzatori e coreografi israeliani, compagni d’arte e di vita.

Un’avventura tra le delizie e i crimini del cuore

Dopo il successo di OCD Love e Love Chapter 2 a Torindanza 2018, Chapter 3: The Brutal Journey of the Heart, messo in scena con la compagnia L-E-V, esplora in profondità “le (poche) delizie e i (molti) crimini del cuore”. Penetra con forza le dinamiche di relazione, dei sentimenti, il dolore, la paura e gli addii. Si tratta di un’esperienza totale e immersiva che mette a nudo i possibili risvolti oscuri ed inquietanti di un amore romantico e passionale.

Protagonista accanto ai danzatori è la musica, che nelle coreografie di Eyal non
è mai elemento secondario e come sempre è affidata a Ori Lichtik.

Quasi due mesi di programmazione e 11 paesi coinvolti

Sono previste due repliche, il 4 e il 5 settembre, mentre la rassegna proseguirà fino al 29 ottobre, proponendo 14 titoli per 35 rappresentazioni, di cui 9 prime nazionali, e coinvolgendo 11 paesi differenti. Quasi due mesi di programmazione in cui si ritroveranno da un lato alcuni amici del Festival e dall’altro le nuove voci che si sono fatte sentire in questi ultimi anni di ricerca ed espressione nel mondo.

Oltre alla compagnia israeliana il pubblico di Torinodanza avrà occasione di incontrare il gruppo belga Pepping Tom, la compagnia Wang Ramirez, strepitosa coppia coreana/tedesca/francese, portatori di una forma di hip hop raffinata ed elegante, il duo canadese David Raymond e Tiffany Tregarthen, Dimitris Papaioannou, Shantala Shivalingappa e Aurélien Bory con aSH, una storia di miti e tradizioni della cultura indiana incentrati sulla figura di Shiva, ma anche Annamaria Ajmone, Silvia Gribaudi e Michele Di Stefano fino allo speciale evento di chiusura, il ritorno in scena di Anne Teresa De Keersmaeker che sarà interprete di The Goldberg Variations BWV 988.

Si può dire che nel 2020 Torinodanza sia riuscito, nonostante tutto, a svolgere una parte significativa del proprio programma. La scelta dello scorso anno è stata quella di rimandare i grandi spettacoli stranieri e così molti nomi ritornano nell’edizione 2021 che diventa dunque la ripresa di un racconto, di un flusso di idee e visioni che è stato congelato ma non interrotto.

Anna Cremonini: “La ri-costruzione di una comunità”

Il Direttore artistico Anna Cremonini ci ha tenuto a sottolineare che in quest’epoca di pandemia, di crisi e di insicurezza il Festival ha intenzione di farsi carico di un ruolo non indifferente all’interno della società e del sistema dello spettacolo dal vivo. Trovando un ponte fra tradizione e avanguardia, passato e futuro, e oltrepassando limiti generazionali, sociali e geografici la danza contemporanea e così anche Torinodanza diventano elemento fondamentale di ri-costruzione di una comunità che ha smarrito e deve ritrovare se stessa.

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