Tre date. Tutte attesissime. Ancora una volta Roberto Bolle torna con i suoi friends. Ed ancora una volta, l’unico ballerino capace di smuovere le masse come una rockstar, vende fino all’ultimo biglietto e riempie ogni teatro fino all’ultima fila. Al momento ad essere già sold out da giorni è la data del 22 novembre al Teatro Carlo Felice di Genova. A questa si aggiungono quelle del 24 novembre al Nelson Mandela Forum di Firenze e del 26 novembre al Creberg Teatro di Bergamo. Approfittando della pausa della prestigiosa stagione dell’American Ballet Theatre, il danzatore si fa accompagnare in questo Gala da alcune delle più splendenti star americane per dar lustro al suo “Roberto Bolle and Friends from ABT”. Tra queste Isabella Boylston, Skylar Brandt, Julie Kent, Hee Seo, Adaniil Simkin, Cory Stearns, James Whitesideuel.
Il primo Gala Roberto Bolle and Friends risale al 2000. Ma è dall’estate del 2008 che, con le esibizioni in Piazza del Duomo a Milano e in piazza Plebiscito a Napoli, il progetto è diventato una realtà stabile e vincente, in grado di totalizzare in sei anni la bellezza di duecentomila spettatori. Che siano piazze, arene, location di grande attrazione turistica e culturale o teatri, l’étoile porta in scena il repertorio e fa conoscere i suoi compagni di lavoro. Il risultato è una parata di stelle internazionali, come raramente si vede, che si materializza sotto gli occhi degli spettatori. Il programma vede un’alternanza di classico, con i più famosi pas de deux, e contemporaneo. Come ha più volte dichiarato egli stesso, l’obiettivo di Bolle è quello di rendere la danza accessibile, con spettacoli che riescano ad emozionare anche un pubblico non espertissimo, di cui fanno abitualmente parte persone che non hanno mai visto un balletto. La danza non deve essere elitaria, anche i più giovani devono sentirla vicina. Un pensiero che per il gotha del balletto mondiale è diventato una missione. Bastano le cifre record ed i cori da stadio dopo ogni performance, perfino in quelle dei più composti templi della lirica, a dare un’idea di come questa missione sia stata già in gran parte realizzata.

 

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