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SPOLETO – Oltre 300 partecipanti provenienti da 14 paesi. Molti asiatici, molti europei, pochi italiani soprattutto nella sezione classica. Sono questi alcuni dei dati che hanno caratterizzato la “Settimana internazionale della danza” di Spoleto ideata 25 anni fa dal “grande saggio” della danza italiana, prof. Alberto Testa, ora presidente onorario della giuria e da Paolo Boncompagni, storico direttore generale. Dati interessanti da un lato, ma sconfortanti dall’altro. Non si può evitare di sottolineare l’assenza di ballerini provenienti dalle scuole dei grandi teatri italiani: quella della Scala, del Teatro di San Carlo, dell’Opera di Roma, dell’Accademia nazionale. Un’assenza apparentemente inspiegabile che impone una riflessione. Chi dirige le scuole dei grandi teatri non crede in iniziative come queste? Eppure la Settimana di Spoleto è da considerarsi la più importante manifestazione italiana del settore e anche l’unica a livello nazionale accettata nell’International Federation Ballet Competition, la federazione mondiale che associa i venti più importanti eventi mondiali dedicati alla danza. Allora perché non parteciparvi? Per paura del confronto con le scuole private o con le altre grandi scuole del mondo? L’interrogativo, volutamente provocatorio, resta al momento senza risposta.
L’edizione 2015 della “Settimana internazionale della danza”, per il quarto anno consecutivo con la direzione artistica dell’energica Irina Kashkova, direttrice del Russian Ballet College di Genova, e la supervisione attenta di Paolo Boncompagni, è risultata ben organizzata e innovativa. Basti dire che, per la prima volta, vincitore assoluto è risultato un rappresentante della sezione danza moderna contemporanea, Sohn Deaminn, coreano che ha impressionato la giuria composta da cinque prestigiosi nomi della danza mondiale: Saadet Zeynep Sunai, preside e direttore artistico della Turkish State Opera and Ballet; il famoso coreografo russo Irek Mukhamedov, “principal dancer” nei più importanti teatri del mondo tra cui il Bolshoi di Mosca e il Royal Ballet di Londra; il coreano Jae Keun Park, presidente del Korea International Ballet Competition e professore della Samgmyung University di Seoul; Michele Pogliani, coreografo e referente per l’Italia del Codart Rotterdam University of Arts e Stefano Rosato, professore alla London Contemporary Dance. Ma interessanti sono risultati tutti i vincitori delle categorie.
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Da qualche anno è stato poi creato il “Premio della critica”,  riservato ai giovani ballerini più talentuosi. Questa giuria presieduta da Sara Zuccari, critico di danza per l’Espresso di Repubblica e direttore del giornaledelladanza.com e composta da Monica Ratti, direttore di Dance&culture.com, Alexander Maksov, giornalista del magazine russo Balet. e dalla sottoscritta, in veste di direttore di campadidanza.it, ha premiato Virginia Alfonso (sezione moderna contemporanea) un interessantissimo giovane talento, che ha presentato variazione Habanera da Carmen di Mats Ek; ma anche la composizione coreografica di Marisa Ragazzo che non si smentisce mai per originalità e quella di Alexander Kugliant per un gruppo folk di bambini balcanici.

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“Ho voluto fortemente inserire i gruppi folkloristici del mondo – ha dichiarato il direttore artistico Irina Kashkova – perché so che ce ne sono alcuni di altissimo livello. Così come si è visto in questi giorni a Spoleto.I balli folkloristici sono importanti per il recupero delle tradizioni e della storia di un popolo e quindi non vanno sottovalutati”.
La “Settimana internazionale della danza” di Spoleto si è chiusa sabato 28 con un Gala che ha visto protagonisti tutti i vincitori. Uno spettacolo, magistralmente coordinato da Irina Kashkova, che ha entusiasmato il pubblico spoletino che ha riempito il teatro Giancarlo Menotti applaudendo a lungo i protagonisti della serata.

Il Concorso Internazionale di Danza Città di Spoleto ha premiato i danzatori più meritevoli con riconoscimenti concreti: due borse di studio, iscrizione, vitto e alloggio più viaggio aereo per partecipare alla 27esima edizione dell’International Ballet Competition Varna 2016. Nonchè borse di studio sono state messe in palio dal The Place London Contemporary Dance School, dal Codarts di Rotterdam, dal Centro di Danza Balletto di Roma e dal Russian Ballet College di Genova.
La manifestazione è stata patrocinata e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto, dal ministero dell’Istruzione, dal Comune di Spoleto e dalla Fondazione Antonini.

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Sponsor dell’evento l’azienda olearia Monini e la Banca Popolare di Spoleto. Tra gli altri partners spiccano il Rotary Club Spoleto e il Lions Club Spoleto.
Media Partners, anche per l’edizione 2015, il Giornale della Danza e Radio Subasio.
In accordo con l’amministrazione comunale, gli organizzatori hanno già deciso le date della prossima edizione che si terrà dal 13 al 19 marzo 2016.
Raffaella Tramontano

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Giornalista professionista dal 1987, è direttore responsabile di Campadidanza Dance Magazine, fondato nel 2015 con Gabriella Stazio. Dopo aver lavorato per quasi venti anni nelle redazione di quotidiani, ha scelto la libera professione. E’ stata responsabile Ufficio Stampa e pubbliche relazione del Teatro di San Carlo, del Napoli Teatro Festival Italia, dell'Accademia Nazionale di Danza, responsabile Promozione, e marketing del Teatro Stabile di Napoli/Teatro Nazionale. Ha curato numerosi eventi a carattere nazionale e internazionale. Con Alfredo d'Agnese, nel 2015 ha fondato R.A.R.E Comunicazioni società press & communication.