Pietas
"Pietas" di Antonello Tudisco. Foto di Sabrina Cirillo

NAPOLI – Debutto italiano per Pietas: la nuova creazione di Antonello Tudisco per Interno 5. Dopo la prima assoluta il 16 gennaio a Belfort in Francia, lo spettacolo sarà presentato per la prima volta in Italia sabato 4 (ore 19) e domenica 5 (ore 18) febbraio al TAN – Teatro Area Nord.

Il concetto di pietà al giorno d’oggi

Seconda tappa di un percorso iniziato con Act of Mercy nel 2019, l’indagine coreografica di Pietas parte da una domanda: cosa accadrebbe se l’umanità perdesse la capacità di provare pietà?

Lo spettacolo è strutturato come una parabola frammentata dove il motore dell’azione è il pianto misterioso di un bambino di cui i danzatori cercano in maniera istintiva, ma senza risultato, l’origine. La ricerca li porterà ad attraversare 3 stazioni dolorose che rappresentano altrettanti momenti di pietà mancata verso 3 personaggi.

Il primo episodio riguarda un madre malata terminale, una riflessione dunque sull’eutanasia. Il secondo mostra l’indifferenza della società verso un homeless pestato a morte. La terza stazione, infine è incentrata sulla figura dei intellettuali-profeti considerati scomodi dalla società e dunque per questo posti ai margini. Figura esemplare è quindi il poeta Pier Paolo Pasolini, morto in circostanze ancora oggi oscure.

La parabola si conclude con un evento inaspettato, uno spiraglio di luce un segno di speranza e di rigenerazione che per un attimo allontana i fantasmi del senso di colpa, un momento che ha la durata effimera di uno spettacolo.

Seconda tappa di un progetto più ampio

Pietas è dunque la seconda parte di un progetto che ha inizio con Act of Mercy, co-prodotto dal Teatro di Napoli e andato in scena la prima volta al Teatro San Ferdinando nel 2019. Da allora, e nonostante la pandemia, il coreografo Antonello Tudisco ha continuato a sviluppare questo tema in un assolo dal titolo Il mondo è cieco, parte integrate del più ampio progetto. Già qui, proprio durante la pandemia, Tudisco si è lasciato ispirare anche dalla figura di Pier Paolo Pasolini.

Ispirazione che confluisce infatti in Pietas, dove è possibile rintracciare quella visione miracolosa e religiosa del mondo pur lontana da un’impostazione confessionale come il poeta stesso dichiara in una famosa intervista. Lo scrittore è dunque un simbolo all’interno dello spettacolo, che non vuole raccontare solo di Pasolini ma di tutti quei intellettuali-profeti scomodi per la società. Altra fonte di ispirazione per il coreografo, che è anche storico dell’arte, sono le varie sculture intitolate proprio Pietà che Michelangelo realizzò in varie fasi della sua vita.

Co-prodotto da Le Granit Scene Nationale de Belfort, in Francia, Pietas è frutto di due residenze artistiche. La prima si è svolta al TAN, mentre la seconda proprio a Belfort, dove lo spettacolo ha debuttato il 16 gennaio in prima assoluta.

Pietas
Direzione artistica, coreografia Antonello Tudisco
Drammaturgia Vincenzo Ambrosino e Domenico Ingenito
Disegno luci Giuseppe Di Lorenzo
Scenografia Rosita Vallefuoco
Costumi Gina Oliva
Musiche Chiara Mallozzi
Video Loredana Antonelli
Interpreti Gaetano Montecasino, Lia Gusein Zade, Gerardo Di Pietro, Lukas Lizama, Valeria Petroni
Produzione Interno5
Foto di scena Sabrina Cirillo
Direttrice di produzione Hilenia De Falco
Coproduzione Le Granit Scene Nationale de Belfort
Residenze artistiche presso Teatro Area Nord di Napoli e La Cooperative SN di Belfort

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