La Veronal per Danza in Rete Festival
Foto di Alex Font

VICENZA – La Veronal per Danza in Rete Festival, il Festival promosso dalla Fondazione Teatro Comunale di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Civico di Schio, dedicato all’arte coreutica in tutte le sue forme: venerdì 5 aprile alle 20.45, in Sala Maggiore al Teatro Comunale di Vicenza, sarà la volta de La Veronal con uno dei titoli cult della loro produzione, Pasionaria, presentato al Festival in prima regionale.

Prima dello spettacolo, L’Incontro con la Danza

L’Incontro con la Danza che precede lo spettacolo sarà condotto da Carmelo A. Zapparrata, giornalista e critico di danza per testate specializzate come Danza&Danza, Hystrio, Classic Voice, per l’edizione di Bologna del quotidiano La Repubblica e curatore della trasmissione radiofonica Dance Land di Radio Emilia-Romagna. Lo studioso presenterà al pubblico la grande originalità di questo lavoro dai toni distopici e il particolare percorso artistico multidisciplinare della compagnia.

Pasionaria, il pianeta di un futuro senza sentimento

In Pasionaria Marcos Morau, coreografo visionario ed eclettico, compie un viaggio nella psiche umana e nel suo subconscio, per parlarci del vuoto e della vera mancanza di passione nella nostra società alienata: il presente in cui viviamo ci fa immaginare un futuro in cui abbiamo semplicemente smesso di sentire. Pasionaria diventa così il pianeta di questo futuro senza sentimento, il risultato di tutti gli sforzi fatti dall’uomo fino ad oggi: un mondo abitato da esseri simili a noi, progettati per imitarci alla perfezione.

Qui la vita è diventata un’esperienza artificiale e gli abitanti di questo pianeta hanno perso la facoltà di provare emozioni e passioni. In scena otto danzatori si muovono e parlano quasi come noi, anche se non sembrano del tutto umani. Ci mostrano gli effetti di questa perdita, prefigurando un mondo succube di una tecnologia che distrugge l’umanità, provocando un distacco che porta inevitabilmente alla disumanizzazione e rende gli uomini delle marionette.

Il lavoro allude esplicitamente alla duplice etimologia della parola passione, con la sofferenza da un lato e la capacità di suscitare emozioni e sentimenti dall’altro, mettendo in discussione il concetto di sviluppo e progresso e i valori che dominano la nostra società, rivelando l’individualismo e la viltà che erodono la compassione e l’integrità morale.

Corpi senz’anima trasformano la vita in un’esperienza artificiale

Lo spettacolo inizia con la Passione secondo Giovanni di Bach e finisce con la Passione secondo Matteo: tutto quello che succede tra questi due universi si tinge di una carica retro-futuristica che si adatta al senso di perdita e all’assenza di speranza che questa creazione presenta.

Straordinari i danzatori in scena che riescono a incarnare corpi senza anima che richiamano l’astrattismo, Braque, il cubismo: la creazione è densa di riferimenti culturali di ogni genere, con commistioni che vanno dalla pittura, appena citata, al cinema, alla fotografia, fino alla straordinaria ricerca sul movimento e sulla gestualità.

Credits

ideazione, direzione artistica: Marcos Morau
coreografia: Marcos Morau in collaborazione con i danzatori
assistenza alla coreografia: Lorena Nogal
répétiteur: Estela Merlos
consulenza artistica e drammaturgica: Roberto Fratini, Celso Giménez
danzatori: Alba Barral, Àngela Boix, Ariadna Montfort, Núria Navarra, Lorena Nogal, Shay Partush, Marina Rodríguez, Sau-Ching Wong
scenografia: Max Glaenzel
costumi: Silvia Delagneau
suono: Juan Cristóbal Saavedra
video: Esterina Zarrilloluci,
luci, direzione tecnica: Bernat Jansà

Danza in Rete Festival

Danza in Rete Festival | Vicenza – Schio – Your Arms are Wings, Your Legs are Roots, è un Festival riconosciuto dal Ministero della Cultura fin dalla prima edizione. È promosso dalla Fondazione Teatro Comunale di Vicenza e dalla Fondazione Teatro Civico di Schio e si presenta come un evento diffuso dedicato all’arte coreutica in tutte le sue forme, un riferimento per le nuove generazioni di danzatori e coreografi nazionali e internazionali.

Il Festival è sostenuto anche da Viacqua, società a capitale pubblico che gestisce il servizio idrico integrato in 67 Comuni della provincia di Vicenza e dalla Fondazione Roi. La direzione artistica è curata da Pier Giacomo Cirella, Loredana Bernardi e Alessandro Bevilacqua.

Informazioni e biglietteria

I biglietti costano 39 euro l’intero, 34 euro il ridotto over 65, 22 euro il ridotto under 30, 18 euro per le ultime file e 7 euro per gli universitari in possesso della VI-University Card.
Sono disponibili biglietti a prezzi scontati per alcuni spettacoli di Danza in Rete Off per coloro che acquistano spettacoli in Sala Maggiore e spettacoli al Ridotto dei Luoghi del Contemporaneo Danza.

I biglietti sono disponibili in tutte le sedi degli appuntamenti, a partire da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli;
alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza, in Viale Mazzini 39 (biglietteria@tcvi.it, tel. 0444.324442), aperta dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 18.15, online sul sito www.festivaldanzainrete.it.

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Laureata in Letterature comparate e postcoloniali all'Università di Bologna, combina la passione per la lingua e l'interesse per la danza scrivendo e conducendo ricerche nell'ambito della scena performativa contemporanea. Parallelamente all'impegno accademico e a quello giornalistico, porta avanti collaborazioni come dramaturg della danza e percorsi di ricerca personali come performer. Si occupa inoltre di organizzazione e promozione culturale collaborando con enti del terzo settore che si muovono tra danza e comunità.