Luca De Fusco mette in scena al Teatro Stabile di Napoli, diventato quest’anno Teatro Nazionale, l’Orestea di Eschilo, unica trilogia delle tragedie classiche ad essere sopravvissuta fino ai giorni nostri. Lo spettacolo sarà  in scena con un cast di attori noti e amati da martedì 24 novembre (debutto nazionale) fino al 20 dicembre. In alcuni giorni (e tra questi proprio martedì 24) sarà possibile vedere la trilogia integrale: ore 19.30 – Agamennone / ore 21.30 – Coefore e Eumenidi. Una piccola maratona teatrale.

Anche in questa occasione il regista ha deciso di collaborare con la coreografa Noa Wertheim che dirige la Vertigo Dance Company, acclamatissima compagnia di danza contemporanea israeliana, che più volte è stata ospite del Napoli Teatro Festival Italia nel periodo della direzione di De Fusco. L’Orestea sarà dunque uno spettacolo “in musica”, la cui partitura sarà curata dal compositore israeliano Ran Bagno, ufficiale fonte sonora degli spettacoli della Wertheim, proprio per la volontà di De Fusco di riprendere l’ambientazione della tragedia classica greca che univa canto, danza, musica e parola.

L’opera racconta una storia suddivisa in tre episodi, le cui radici affondano nella tradizione mitica dell’antica Grecia: l’assassinio di Agamennone da parte della moglie Clitemnestra, la vendetta del loro figlio Oreste che uccide la madre, la persecuzione del matricida da parte delle Erinni e la sua assoluzione finale ad opera del tribunale dell’Areopago.
Lo spettacolo risentirà positivamente della esperienza accumulata da De Fusco all’INDA (Istituto Nazionale del Dramma Antico) di Siracusa.

Come abbiamo scritto all’inizio in alcuni giorni l’opera di Eschilo sarà presentata integralmente (oltre il 24, giorno del debutto, il 28 novembre, l’8 e il 15 dicembre). Nelle altre date in alcuni giorni si vedrà Agamennone e in altri Coefore ed Eumenidi.

Martedì Agamennone (primo testo, per la durata di 1h 35′) in pomeridiana ed a seguire Coefore/Eumenidi (secondo e terzo testo, per la durata di 1h 50′). De Fusco ci tiene a puntualizzare che spesso la tragedia viene considerata scissa nelle sue tre parti quando viene strutturata per la scena e che, spesso, viene rappresentato solo uno dei testi, mentre, invece, nella sua regia, sarà rappresentata interamente, proprio perché la trilogia era un continuum narrativo che per una più realistica gestione dell’unità aristotelica di spazio-tempo-azione veniva suddivisa in episodi ma narrava di una stessa vicenda o saga e permetteva ai fruitori di seguire il filo del racconto mitologico in maniera completa.

La fine della guerra di Troia, la morte di Agamennone, la vendetta di Oreste davanti al tribunale delle Erinni, divinità infernali e mostruose, che si trasformano, poi, nelle benevole Eumenidi, sono tutti episodi attraverso il contesto mito-storico della guerra di Troia e psicologico della vita individuale di un uomo, con i suoi rapporti familiari e personali e le inquietudini del suo animo.

“Uno dei massimi capolavori teatrali di tutti i tempi – dichiara Luca De Fuisco –  l’unica trilogia greca pervenutaci nella sua interezza, viene messa in scena da una grande compagnia dove ci sono talmente tanti primi attori che si potrebbe fare con essa una grande quantità di spettacoli, proprio quello che il Teatro Stabile di Napoli Teatro Nazionale si appresta a fare in futuro. L’Orestea viene spesso rappresentata con solo uno dei testi. Noi la presentiamo invece nella sua interezza e non dimenticando le caratteristiche del teatro greco che univa parola, canto, danza. Per alcuni versi quindi uno spettacolo molto classico, ma in realtà una messa in scena molto contemporanea che rinnova lo stile di teatro/video già realizzato in Vestire gli ignudi, AntigoneAntonio e Cleopatra e rinnova la collaborazione con la Vertigo Dance Company che contribuisce con le sue musiche e le sue danze ad uno spettacolo di teatro totale”.


Ecco le 
date in cui sarà possibile assistere alla messa in scena integrale della trilogia al costo speciale di 30€
– martedì 24 nov. ore 19.30 – Agamennone / ore 21.30 – Coefore e Eumenidi
– sabato 28 nov. ore 19.00 – Agamennone / ore 21.00 – Coefore e Eumenidi
– martedì 08 dic. ore 18.00 – Agamennone / ore 20.15 – Coefore e Eumenidi
– martedì 15 dic. ore 18.00 – Agamennone / ore 20.00 – Coefore e Eumenidi

 

Orestea

di Eschilo
traduzione Monica Centanni
regia Luca De Fusco
con Mariano Rigillo (Agamennone), Elisabetta Pozzi (Clitemnestra), Angela Pagano (Prima Corifea), Gaia Aprea (Cassandra, Atena), Claudio Di Palma (Araldo, Apollo), Giacinto Palmarini (Oreste), Anna Teresa Rossini (Pizia), Paolo Serra (Egisto) 
e con Fabio Cocifoglia (Secondo Corifeo), Paolo Cresta (Quarto Corifeo, Servo), Dely De Majo (Cilissa, Nutrice), Francesca De Nicolais (Seconda Corifea), Gianluca Musiu (Terzo Corifeo, Pilade, Hermes), Federica Sandrini (Elettra), Dalal Suleiman (Terza Corifea), Enzo Turrin (Sentinella, Primo Corifeo)
e con le danzatrici della compagnia Körper Chiara Barassi, Sibilla Celesia, Elena Cocci, Sara Lupoli, Marianna Moccia, Rossella Fusco.

scene Maurizio Balòcostumi Zaira de Vincentiiscoreografie Noa Wertheimmusiche Ran Bagnoluci Gigi Saccomandisuono Hubert Westkemperadattamento vocale Paolo Coletta – video Alessandro Paparegista assistente Alessandra Fellicoreografa assistente Rina Wertheimcostumiste assistenti Annalisa Ciaramella, Elena Soriadirettore di scena Teresa Cilibellicapo macchinista Nunzio Operamacchinista Domenico Pepe – capo elettricista Cristiano Benitozzielettricista Marco Spina – tecnico video Alessandro Innaro – fonici Italo Buonsenso, Mattia Trabucchicaposarta Roberta Mattera – sarta Daniela Guida – trucco Luca Oblachassistente trucco Nicole Tomaini

foto di scena Fabio Donato
produzione Teatro Stabile di Napoli – Teatro Stabile di Catania

Per info su repliche ed orari: http://www.teatrostabilenapoli.it/evento/orestea/

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