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Natalie Wagner con il suo Panta Rhei al Teatro Traetta di Bitonto

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BITONTO – Natalie Wagner e il suo spettacolo Panta Rhei saranno ospiti presso il Teatro Traetta di Bitonto, nell’ambito della rassegna L’arte dello spettatore. Ad organizzare, il Network Internazionale Danza Puglia, impegnato nei progetti di formazione del pubblico.

L’arte dello spettatore presenta Natalie Wagner e il suo spettacolo

Domenica 23 gennaio, alle 19.00, sul palco del Teatro Traetta di Bitonto è in programma il primo appuntamento di questo 2022 della rassegna L’arte dello spettatore organizzata all’interno dell’ottava edizione del Network Internazionale Danza Puglia e sostenuta da Comune di Bitonto e Teatro Pubblico Pugliese. Ospite la coreografa svizzera Natalie Wagner con il suo spettacolo Panta Rhei, una creazione originalissima che unisce arte coreografica a ricerca scientifica, sostenuta all’interno del progetto di coproduzione #PermanenzArtistica in collaborazione con Collettivo Factor Hill e il Laboratorio Urbano Rigenera nella rassegna A Maglie Larghe.

In chiusura il dibattito A bordo palco: in dialogo Ezio Schiavulli con la coreografa Natalie Wgner e le danzatrici Sakurako Awano e Mariko Koh, un’occasione concreta per approfondire la ricerca che ha portato alla creazione della coreografa svizzera.

Panta Rhei: una ricerca coreografica e scientifica

Panta Rhei: tutto scorre di Natalie Wagner è una performance unica, ideata come sintesi tra ricerca coreografica e scientifica. La creazione è realizata con i dati generati misurando la frequenza cardiaca del pubblico per creare una connessione tra palco e platea. I danzatori evocano l’ispirazione attraverso la respirazione e conducono gli spettatori in un viaggio creativo unico.

Un’esperienza performativa determinata dal significato di “sensazione corporea” e “sensazione del corpo”. Un ritmo coerente con il respiro che riflette la percezione dell’anima e dello stato attuale del qui ed ora.

Con questa miscela di danza e scienza è possibile catturare momenti effimeri e manifestare la relazione tra performer e pubblico arricchendo l’evento come esperienza collettiva.

Non solo Natalie Wagner: presto anche Philippe Kratz

Natalie Wagner è da anni attiva come coreografa a livello internazionale. Ha curato numerose produzioni contemporanee di cortometraggi e lungometraggi. Il suo solo I wish ha debuttato al Solo Contemporary Dance Festival ad Ankara nel 2018, presentato nel 2019 al Hellerau-European Center of the Arts. Presenta a Berlino nella 28ª Settimana internazionale della danza a Dresda la coreografia di The Merry Widow per lo Stadtt heater Biel / Solothurn, The Last Five Years per il Gerhard-Hauptmann-Theater e Chicago e Flash Dance per Lle Théâtre Kriens

Il prossimo appuntamento con L’arte dello spettatore è in programma il 20 febbraio e vedrà come ospite il coreografo tedesco Philippe Kratz che porterà in scena per il pubblico del Network Internazionale Danza Puglia due coreografie O e Open Drift.

Le altre iniziative del Network Internazionale Danza Puglia

Nell’edizione 2021/22 il NetworkIDP ospita dieci coreografi da ottobre a giugno, lezioni incentrate principalmente sulla pedagogia e sulla formazione, appuntamenti  arricchiti dalle lezioni dei docenti Enrico Coffetti e Angela Calia che conducono tutti i partecipanti nell’affascinante viaggio della costruzione e dell’analisi di metodi di creazione e composizione coreografica, in forma pratica e teorica. Questa attività è parte del Progetto Ministeriale R.I.SI.CO. (Rete interattiva per Sistemi Coreografici), sostenuta dalle associazioni Cro.me di Milano e COORPI di Torino. Gli appuntamenti si svolgono di sabato e di domenica, una volta al mese, nella sede della Casa delle Culture di Bari che insieme al Teatro Traetta di Bitonto è il luogo di residenza del NetworkIDP per tutte le attività.

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Danzatore, docente di danza e chinesiologo. Opera come performer e giovane autore in Borderline Danza di Claudio Malangone e collabora come danza-educatore con enti e associazioni. Attivo nel campo della ricerca pedagogico-didattica, porta avanti un'indagine sui vantaggi della danza come dispositivo di adattamento cognitivo e sociale.