Natale
"La Sposa" in una foto di Marco Gambardella

NAPOLI – Prosegue il calendario degli eventi di Natale Fuori Campo, il progetto presentato dall’Associazione Sfera Ovale nell’ambito di Altri Natali iniziativa del Comune di Napoli. Dopo i workshop formativi, il Teatro Immacolata di via Nuvolo 9 ospiterà dal 27 al 30 dicembre alle ore 20:30 quattro spettacoli di musica e danza a ingresso gratuito.

Significato autentico del Natale

Raccontare il Natale con una pluralità di accenti, forme e sfaccettature: questo l’obiettivo dell’Associazione Culturale Sfera Ovale che presenta Natale Fuori Campo una rassegna di musica, teatro e danza, con la direzione artistica di Sabrina D’Aguanno e Rosario Liguoro. Si sono già svolti i laboratori gratuiti, il 12 e il 14 dicembre, al Teatro dell’Immacolata ma la rassegna non si ferma e prosegue dal 27 al 30 dicembre con quattro spettacoli serali.

L’iniziativa è realizzata con il contributo del Comune di Napoli nell’ambito del progetto Altri Natali che intende ripristinare l’immagine di Napoli quale città aperta allo scambio con altre culture. Una vocazione al confronto che Napoli ha da sempre, è parte integrante della sua tradizione come si evince dal bando del Comune che porta in scena ben 250 spettacoli gratuiti. Danza, teatro, musica e anche laboratori: ogni attività è aperta alla cittadinanza, fino a esaurimento posti, e coinvolge tutte le municipalità. Perché Napoli è una città policentrica, inclusiva, accogliente, tutti valori che rappresentano il significato autentico del Natale.

In questo senso, Natale Fuori Campo dà corpo a un Natale diversificato: un racconto corale in cui ogni voce rappresenta un punto di vista preferenziale. Il Natale cantato nelle diverse declinazioni dialettali in cui la musica regionale si esprime; il Natale come mistero; attraverso il concetto di nascita, di sposa e madre; il Natale delle contaminazioni culturali e dell’integrazione tra i popoli. Il Natale della memoria che non deve svanire, focalizzandosi su racconti che si tramandano di generazione in generazione.

Il programma: musica e danza

Apre la rassegna la Cantata di Natale tra Scilla e Cariddi martedì 27 dicembre, con Massimo Ferrante alla chitarra e voce; Francesco Di Cristofaro fisarmonica e fiati; Giacomo Pedicini contrabbasso; Francesco Paolo Manna alle percussioni. Una cantata che contiene anche brani presi dalla tradizione degli “Orbi” siciliani: i cantastorie non vedenti che ai primi del ‘600 iniziarono a diffondere i testi dialettali anche di carattere sacro. Furono i Padri Gesuiti dell’epoca a incoraggiare quest’attività, aiutati dalla credenza popolare che la preghiera o il canto dei sofferenti fosse gradita al cielo.

Non mancheranno serenate, canzoni d’amore, ninne nanne contro la guerra, leggende cantate – suggestiva quella su Colapesce, tanto cara a Benedetto Croce – e versi dal Canzoniere Italiano di Pier Paolo Pasolini. Infine, le strine: canti che tutt’oggi si intonano nelle vie dei paesini calabresi, per augurare un felice Natale e un sereno anno nuovo.

Il 28 dicembre, poi, va in scena In nome della Madre di Erri De Luca, una produzione di associazione Campania Danza a cura di Sfera Ovale con l’adattamento e la regia di Brunella Caputo. Sulla scena insieme a lui anche Concita De Luca e Salvatore Albano, mentre le musiche sono di Max Maffia. Lo spettacolo ripercorre la storia di Miriàm/Maria: l’annuncio di un angelo le cambia la vita, donandole un figlio in grembo. Si affrontano i temi dell’accensione della natività nel corpo femminile, dell’amore smisurato di Yosef per la sposa promessa, delle loro nozze, della fuga, di un viaggio su un’asina paziente, di una notte con la luce di una cometa nel buio dell’inverno. È la storia, misteriosa e sacra, di una operaia delle divinità capace di fabbricare scintille. “In nome del padre” inaugura il segno della croce. In nome della madre si inaugura la vita.

Danza e teatro

Il 29 dicembre sarà la volta di Altri Natali Straordinari una coreografia prodotta da Akerusia Danza ispirata a un racconto di Alicia Giménez-Bartlett. La performance, a cura di Sfera Ovale, vede in scena la compagnia giovanile Akerusia Danza e le letture di Patrizia Eger, con la regia di Rosario Liguoro. Lo spettacolo si ispira a una visione atipica del Natale: scovare il mistero nella leggenda, ciò che si nasconde tra un fotogramma e l’altro del solito modo di percepire di Natale; ciò che ci trasporta in altri mondi dove il Natale ritorna indietro in un gioco di specchi.

Il 30 dicembre infine l’ultimo spettacolo: La Sposa, una serie di brevi monologhi al femminile prodotti da Akerusia Danza, a cura di Sfera Ovale e con la regia di Rosario Liguoro e le coreografie di Elena D’Aguanno. Sulle musiche di Massimo D’Avanzo agiranno in scena Rossella Massari, Rosalia Cuciniello, Susanne Poole, Nunzia Russo, Maria Grazia Cavallaro, Terry Gisi, Marcella Martusciello, Raffaella Savastano (la sposa muta). La Sposa si basa su un desiderio autentico: indossare l’abito della propria madre in una rappresentazione teatrale e renderlo personaggio. Le spose diventano sei e raccontano sei storie matrimoniali, belle, brutte, fantasiose, tragiche. Sei storie bianche in contrappunto, che parlano di nascita, crescita, vita, interruzione e morte. Le spose sono accompagnate da un’animella danzante e da un angelo che veglia su di loro.

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