Nell’ambito del progetto CUNAE – nuove generazioni di artisti – pratiche e processi per il ricambio generazionale dei giovani talenti – nasce l’idea di mettere su un bando di concorso che abbia la finalità di promuovere e sostenere la danza come professione. Il bando è “My lesson- My body” e prevede la possibilità, per coloro che passano le selezioni, di tenere una vera e propria lezione negli spazi di Movimento Danza a Napoli. Assaggiare il mondo del lavoro quindi, preparando una classe nel proprio stile, secondo la tecnica prediletta e con veri e propri allievi in sala. My lesson, my body non è un gioco e non è adatto a tutti: innanzitutto bisogna dimostrare di essere preparati tecnicamente – a prescindere dalla disciplina scelta – per poter accogliere degli allievi e per essere in grado di spiegare loro uno stile e degli esercizi, ma soprattutto bisogna senza dubbio essere pronti psicologicamente e maturi quanto basta da poter sostenere e affrontare lo stress di gestire una classe di danza. Un’occasione imperdibile per chi vuole trasformare un passione in una professione, per chi vuole scivolare lentamente dalla dimensione di allievo a quella di docente. Vediamo alcuni dei vincitori del bando di quest’anno e conosciamoli più nel dettaglio attraverso le loro biografie e una piccola intervista di gruppo.

 

Federica Bottini ha frequentato numerosi laboratori e Masterclass internazionali tra cui quello con la Vertigo Dance Company di Noa Wertheim. Artista eclettica e poliedrica, è danzatrice e coreografa per molti spettacoli come Fusion Team e Stop Now!Time to Change! Performer all’Awaji Art Circus Festival in Giappone e al Gdansk Festival in Polonia. Presenta, per My lesson My Body, una lezione basata sulla tecnica floor work e contact improvisation.

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Nicolas Grimaldi Capitello
Danzatore per diverse compagnie come la Ultima Vez di Wim Vandekeybus e la compagnia Movimento Danza di Gabriella Stazio, vincitore di premi e borse di studio, finalista per RESIDANZA presenta per questa occasione la sua Physical-Folk Dance.

 

Alexandra Foffano
Certificata ABT ®, coreografa e insegnante del metodo Zena Rommet Floor Barre®, presenta la tecnica ideata dalla danzatrice italiana Zena Rommet alla fine degli anni sessanta che mette in primo piano l’essenzialità del movimento e l’anatomia del corpo.

 

Arturo Minutillo
Diplomato presso Modulo Factory, ha danzato in spettacoli di Max Pezz, J-ax, Caparezza e Ambra Angiolini. Lavora con le compagnia Laccioland e Movimento danza di Gabriella Stazio. Presenta l’House Dance attraverso la storia e la pratica delle tecniche che ne sono alla base: jacking, stomping, footwork, skating e lofting.
Sonia Zini
Sonia Zini si dedica al mondo della danza studiando vari stili e tecniche riuscendo ad approdare all’interno di compagnie internazionali come la Tanztendenz Theather House di Monaco, la Fertile Ground Dance di NewCastle e la Wide Open Opera/Junk Ensemble di Dublino. Presenta la tecnica Flyin low di David Zambrano e la Countertechnique di Anouk Van Dijk.

 

INTERVISTA

Come comincia la vostra storia con la danza?

Alexandra Foffano

Da bambina il mio più grande desiderio era imparare a volare così a 7 anni iniziai a studiare in un’accademia di danza classica. Subito mi innamorai di questo mondo di rigore e disciplina e da allora non ho mai smesso. Oggi insegno in diverse scuole di danza venete e provo a portare avanti il mio vero talento: la creazione.

Sonia Zini

Mi sono  scontrata  con la danza quasi per caso: mia madre lavorava come pianista in una scuola di danza, la stessa che sarebbe diventata la mia seconda casa per molti anni. Ho messo piede in uno studio all’età di 6 anni, praticando prima danza moderna e poi più tardi danza classica e contemporanea. La danza mi ha cresciuta insegnandomi cosa significasse la disciplina, il sacrificio e la completa dedizione a qualcosa.

Federica Bottini

Il mio incontro con la danza è avvenuto per caso all’età di 8 anni perché ero paffuta e mia mamma voleva facessi del movimento. Ricordo ancora la prima lezione: body di velluto bordeaux e assolutamente zero aspettative, era come andare a scuola o a messa, dove ti portano e fai quello che devi, ma a metà lezione pensai: “Wow! Come mi sento leggera!”.

Arturo Minutillo

La mia storia con la danza inizia all’età di 10 anni, la passione mi è stata passata da mia mamma a cui piace ballare, andavo inizialmente in una scuola nel mio paese, mentre a casa cercavo di imitare Michael Jackson. Poi ho deciso di intraprendere un vero e proprio studio della danza hip hop, mi sono quindi trasferito a Milano dove ho seguito un percorso di studi accademici presso la Modulo Factory.
Cosa ti aspettavi da questo concorso?

Nicolas Grimaldi Capitello

Al concorso “My lesson my body” ho già partecipato l’anno scorso ed ho voluto fare di nuovo parte di questo progetto, così come con RESIDANZA, perché si tratta di eventi che promuovono la danza e promuovono il ricambio generazionale.

Sonia Zini

Mi aspettavo un momento di confronto e condivisione. Speravo nella possibilità di condividere un po’ dell’esperienza che ho accumulato fino ad ora con persone provenienti da percorsi e storie diverse. Speravo di poter aprire nei ” giovanissimi” e in tutti i ragazzi che vogliono intraprendere questo percorso una piccola porticina verso qualcosa di nuovo, per far accendere una scintilla di interesse verso la danza contemporanea più matura e meno conosciuta.

Arturo Minutillo

Quello che si è creato durante la GMD è quello che mi aspettavo, chi c’era lo sa.
Un momento di scambio, di confronto e di studio di altre discipline com’è stato.

Alexandra Foffano

È stato seriamente un vero piacere. Unico neo dover organizzare il viaggio da Venezia a Napoli in pochi giorni.
Cosa hai provato al momento dell’esito finale?

Sonia Zinni

Personalmente ho svolto tutto il mio percorso formativo e lavorativo all’estero quindi ho apprezzato molto la possibilità che mi è stata data di portare un po’ del mio percorso in Italia. Ho, nel mio piccolo, sentito di aver raggiunto un obiettivo importante. Non posso che provare grande soddisfazione per questa piccola vittoria.

Federica Bottini

Sono stata felice di essere stata selezionata, ero un po’ scettica all’inizio, ma mi sono ricreduta poiché ho trovato serietà, apertura e professionalità nell’organizzazione e nelle valide proposte degli altri vincitori del bando. Un vero ricambio generazionale, fatto di competenze, aggiornato e al passo coi tempi.

 

Che ti aspetti dal futuro? Il tuo futuro è nella danza?

Alexandra Foffano

Il mio più grande desiderio è che la danza sia riconosciuta in Italia e nel mondo allo stesso livello delle altre arti.
Per quanto riguarda la mia singola persona non smetterò mai di lavorare nella danza: continuerò a cercare di espandere il suo pubblico e creare futuri danzatori sani.

Sonia Zini

Sicuramente lotterò con tutte le mie forze affinché il mio futuro sia nella danza. E’ l’unica energia che mi spinge in avanti, che dirige la mia vita e che riesce a farmi pensare, crescere, emozionare. Ballare riesce a tirare fuori il meglio di me, è l’unico mezzo con il quale io riesca a sentirmi davvero me stessa senza dover mettere maschere o conformarmi a regole prefissate.

 

Federica Bottini

Il futuro? Nella danza certamente, nonostante le batoste che tutti quanti riceviamo in questo lavoro a fronte di un sacrificio quotidiano e un impegno costante e posso permettermi scellerato verso questa forma d’arte.

Arturo Minutillo

Per quanto riguarda il futuro, mi piace fare progetti ed avere sempre nuove idee ma non mi piace guardare troppo avanti nel tempo. La danza è un qualcosa che nasce dentro e sento che farà sempre parte della mia vita

Nicolas Grimaldi Capitello

Il mio futuro è nella danza? Si, ma non solo, io mi concentrerò nell’arte in generale e in tante altre cose. Voglio fare e creare nella danza e poi sopratutto vivere nella mia città, perché da quando sono ritornato ho ritrovato un aria nuova in cui poter finalmente fare tanto.

Manuela Barbato

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