Meantime della cie toula limnaios, spettacolo che esalta le qualità dei singoli

Presso l’Halle Tanzbühne Berlin, a distanza di un anno torna in scena Meantime della cie toula limnaios.

Il pezzo, pensato e concepito nel 2020, in ossequio a tutte le regole dettate dal senato di Berlino in tema di pandemia, consiste in un percorso che, dal giardino della Halle, si sposta nella sala interna e poi nel foyer al piano superiore. In ognuno di questi ambienti è possibile assistere a diverse performance interpretate dai membri della compagnia.

A dare inizio al viaggio è l’impeccabile e ironica Ute Pliestermann, che veste i panni di un’assistente di volo. Dopo aver spiegato le regole da osservare durante il percorso, tra passi di danza e piccoli movimenti presi dal vasto repertorio della compagnia, l’hostess d’eccezione  accompagna il pubblico alla sua prima destinazione.

Il viaggio

Quando tutti gli spettatori hanno preso posto al lato di una delle alte canne di bambù, sapientemente disposte al fine di assicurare la distanza di sicurezza e di garantire la perfetta visuale dello spazio performativo, inizia lo spettacolo. Mentre una voice over accompagna la visita del pubblico, dal muro di recinzione della Halle compare Alba De Miguel nei panni di una figura mitologica orientale che, tra suoni della natura, ipnotizza gli spettatori nella sua elegante e mistica danza rituale. Poi è il turno di Daniel Afonso e Francesca Bedin che, servendosi di una canna di bambù, iniziano il loro duetto senza contatto fisico, ma in una stretta connessione visiva e in un’evidente relazione gestuale.

I tre solo

Una volta entrati nella sala principale, si assiste a tre soli che iniziano uno dopo l’altro su grandi piattaforme rialzate poste al centro dello spazio. Il primo a esibirsi è Leonardo D’aquino, che racconta una storia attraverso il suo caratteristico movimento fluido e ‘liquido’. Poi tocca a un divertente e malinconico Hironori Sugata, il quale, negli ‘abiti’ di un gigante marshmallow rosso o di un lottatore di Sumo, giocando con la lunghezza di braccia e gambe, si esibisce sulle note di un Walzer. Segue l’intenso e sensuale solo di Karolina Wyrwal, la quale, servendosi di lunghi corni che sposta dalla spalle, ai fianchi, per poi metterli sulla testa e infine usarli come fossero dei guanti, riempie lo spazio con la sua danza e la sua magnetica presenza scenica.

A questo punto un’altra hostess, Priscilla Fiuza, accompagna il pubblico al piano superiore.

In un palco delimitato da un’alta recensione di plastica, Laura Beschi e Alessio Scandale, dagli  scultorei e sinuosi corpi argentati, duettano come se fossero essere alieni o uomini primitivi, conducendo il pubblico alla fine di questo bellissimo viaggio.

Meantime è una brillante idea della coreografa greca Toula Limnaios che, pur con i limiti imposti dallo stato pandemico, trova il modo per offrire uno spettacolo vario e di qualità che mette in luce il talento individuale di ogni suo danzatore.

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At the Halle Tanzbühne Berlin, Meantime – by the cie toula limnaios – is on again, after one year from its debut.

The piece, conceived in 2020 to cope with all the Berlin Senate rules related to the pandemic, consists on a tour that, from the garden of the Halle, moves into the main stage and then into the foyer, on the upper floor. In each of these spaces it is possible to attend different performances interpreted by the company members.

The journey starts with the impeccable and ironic Ute Pliestermann, who plays the role of a flight attendant. After explaining the rules to be observed during the journey, through dance steps and small movements taken from the company’s vast repertoire, the exceptional hostess accompanies the audience to their first destination.

The journey

When all the spectators have taken their spot close to one of the tall bamboo canes expertly arranged in order to ensure the safety distance and to guarantee the perfect view of the performance space, the show begins. While a voice over accompanies the public visit, Alba De Miguel appears from the enclosure Halle wall as an oriental mythological figure who, amidst the sounds of nature, hypnotizes the spectators with her elegant and mystical ritual dance. Then it is the turn of Daniel Afonso and Francesca Bedin who, using a bamboo cane, begin their duet without physical contact, but in a close visual connection and in an evident gestural relationship.

The three solo

Once the audience enter the main hall, there are three solo starting one after the other on large raised platforms placed in the center of the space. The first to perform is Leonardo D’Aquino, who tells a story through his characteristic fluid and ‘liquid’ movement. Then it’s up to a funny and melancholy Hironori Sugata, who, in the role of a giant red marshmallow or of a Sumo fighter, playing with the length of his arms and legs, performs on the notes of a Walzer. Then to go on is the intense and sensual solo of Karolina Wyrwal, who, using long horns that she moves from the shoulders, to the hips, from her head to her hands as if they were gloves, fills the space with her dance and magnetic presence. 

At this point another hostess, Priscilla Fiuza, accompanies the audience upstairs.

In a stage bordered by plastic walls, Laura Beschi and Alessio Scandale, with their sculptural and sinuous silver bodies, have a duet as if they were aliens or primitive men, leading the audience to the end of this beautiful journey.

Meantime is a brilliant idea of ​​the Greek choreographer Toula Limnaios who, despite the limits imposed by the pandemic, finds a way to offer a varied and quality show that highlights the individual talent of each of her dancers.