Lutto nel mondo della danza. E’ morta a soli 50 anni Raffaella Pandolfi arrivata al successo, negli anni Novanta, con la trasmissione televisiva «Piacere Raiuno».
Raffaella Pandolfi  se n’è andata dopo aver combattuto per anni contro un male incurabile, sempre con il sorriso sulle labbra. Quel sorriso che l’aveva resa famosa in televisione. Sui social da ieri scorrono immagini e ricordi della sua intensa attività. Un curriculum prestigioso, il suo: partita come ballerina classica decise di arricchire immediatamente la sua esperienza specializzandosi e dedicandosi alla danza moderna e contemporanea.

Il suo percorso di insegnante e coreografa inizia, dopo il passo d’addio, presso l’Athletic Center di Sorrento, dove rimane fino al 1990. Dal 1990 al 1993 è insegnante e coreografa presso il Centro danza Études, diretto da Sergio Amato e Maria Rosaria Iodice; dal 1993 al 1995 si trasferisce al Centro dimensione danza di Castellammare, diretto da Manon Marinelli. Poi, tantissime prestigiose esperienze come coreografa. Dalla «Notte del mito» alla discoteca Il Ciclope a Marina di Camerota fino allo spettacolo «Te voglio bene assaje» con Zucchero Fornaciari, in piazza Plebiscito, a Napoli, in eurovisione Rai del 1997. Altrettanto significative le coreografie ideate per la trasmissione «Sereno variabile» del 2000, seguite da tantissime altre esperienze come il progetto «Io allo specchio, una donna racconta», con Gino Rivieccio (2005), Peppino Di Capri e Sal Da Vinci (Maggio 2006), lo spettacolo «Quanne ce vo’ ce vo’», ancora con Gino Riviecco. Una sequenza di impegni artistici che l’ha vista protagonista anche come coreografa ufficiale della cooperativa teatrale «Scena 18» di Piero Pepe, in cui recitava Carlo Giuffrè, con spettacoli itineranti in tutta Italia.

Attualmente dirigeva come insegnante, coreografa e regista l’associazione Dance studio, svolgendo un’intensa attività di promozione e diffusione dell’arte coreutica, sensibilizzando e stimolando l’interesse dei giovani. Raffaella Pandolfi ha lasciato un grande esempio di dignità anche nella malattia attraverso un video in cui racconta la «Bellezza di una donna» allo specchio, capace di affrontare il dolore, la metamorfosi di una morbo. Ieri pomeriggio, un pellegrinaggio commosso e silenzioso di amici ed allievi si è stretto intorno al compagno Guido e ai familiari nella camera ardente allestita nella Congrega della Santissima Annunziata, a Piano di Sorrento, dove, stamattina alle ore 9.30, verrà celebrato il rito funebre nella Basilica di San Michele Arcangelo.

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