GIORNATA MONDIALE DELLA DANZA

FOCUS SULLA COMPOSIZIONE COREOGRAFICA A MOVIMENTO DANZA

Per festeggiare i venti anni della Giornata Mondiale della DanzaGabriella Stazio coreografa e direttore artistico di Movimento Danza, Organismo di Promozione Nazionale con sede a Napoli, da sempre impegnata a proporre diversi percorsi di formazione e scouting nell’ambito della coreografia, ha deciso di organizzare un focus sulla composizione coreografica, invitando a Napoli alcuni coreografi a tenere un laboratorio in cui presentare i propri metodi e lavori.

I laboratori, tutti rigorosamente gratuiti, così come vuole la Giornata Mondiale della Danza, sono rivolti a studenti di danza, danzatori professionisti ma non solo. Anche a persone che non danzano, ma sono interessate a lavorare sul proprio corpo e sulla propria creatività. Il gruppo dei partecipanti sarà formato attraverso una selezione. Oltre alla padrona di casa Gabriella Stazio terranno laboratori Giselda Ranieri, Luna Cenere Davide Valrosso.

Campadidanza ha deciso di intervistare i coreografi che saranno il 30 aprile e il primo maggio a Movimento Danza in previsione del loro arrivo a Napoli. Dopo Giselda Ranieri, incontriamo Luna Cenere danzatrice e giovane coreografa napoletana. Artista associata del Centro Coreografico Körper e del Festival Oriente Occidente per il biennio 2019/2020 vince il Premio Danza&Danza come Coreografa Emergente nel 2020 con lo spettacolo Genealogia_Time Specific, e come autrice di Kokoro, spettacolo prodotto dalla Compagnia Körper con il sostegno della Compagnia Virgilio Sieni e dell’ex Asilo Filangieri di Napoli che viene selezionato dalla rete ANTICORPI XL con il quale vince il Premio per La Migliore Coreografia del ‘Solocoreografico 2017’. Nel settembre 2019 inoltre riceve il Premio Speciale Positano Léonide Massine come Talento Campano.

Il suo ultimo spettacolo Zoé è stato inserito nella programmazione della NID platform 2021.

Partiamo dal 2017 quando sei stata selezionata come artista AEROWAVES TWENTY18 e hai vinto il Premio per la migliore coreografia del “Solocoireografico 2017”. E subito dopo hai ricevuto il Premio Positano come migliore talento campano. Da quel momento si può dire che sei “esplosa” a livello nazionale e internazionale. Quando hai capito che era arrivato il tuo momento?

“Questi riconoscimenti, come anche il sostegno ricevuto dal Network Anticorpi XL e il Premio Danza&Danza 2020, mi hanno dato modo non solo di fare grandi esperienze con tanti pubblici diversi ma anche di ricevere un riscontro sul mio lavoro che fino a poco prima era un enorme desiderio. Dopo anni di gestazione del mio primo progetto ‘Kokoro’ (un solo in tour dal 2017) è successo tutto molto in fretta. È stato durante questo lungo processo che ho sentito di mettermi davvero alla prova e in discussione. Non potevo sapere cosa sarebbe arrivato, ma ci ho creduto con tutta me stessa. Ho lavorato a tanti progetti da interprete precedentemente e durante questa fase, ma ‘il mio momento’ credo si sia manifestato come una presa di coscienza giunta col tempo più che il contrario”.

Nel 2016 sei entrata, per alcuni progetti, nella Compagnia di Virgilio Sieni. Nel 2017 hai lavorato per il film di Mario Martone “Capri Revolution” con la direzione coreutica di Raffaella Giordano.  Che ricordo hai di queste due esperienze?

“Entrambe le esperienze sono state per me molto forti e hanno lasciato un segno indelebile nel mio percorso. Attraverso Virgilio Sieni ho osservato l’approccio di un maestro, appreso e riscoperto il senso del gesto, del rito, e il processo di traduzione dal pensiero all’ atto compositivo . La fortuna ha voluto che a cavallo di quell’ esperienza sia arrivata la chiamata di Martone e il percorso creativo con la Giordano. In quel periodo avevo già debuttato con il mio solo che segnava l’inizio della mia ricerca sulla nudità. L’opportunità di lavorare al film mi ha dato modo di appuntare quotidianamente delle riflessioni che mi hanno portata poi a scrivere il progetto Genealogia. Le due esperienze si sono sintetizzate in questo progetto che ho poi presentato al Festival Oriente Occidente nel 2020″.

Hai lavorato molto anche all’estero. Quanto è importante per un coreografo confrontarsi con la realtà internazionale?

“Il confronto, in quanto tale, sia esso nazionale o internazionale per me è sempre formativo e informativo. Entrare in relazione con festival o istituzioni all’estero mi ha mostrato di volta in volta quali erano le differenti modalità di lavoro, di gestione, di visione e quante tipologie di pubblico potevo incontrare. La raccolta di queste informazioni arricchisce e influenza il percorso di un coreografo inevitabilmente”.

Credi che l’Italia sia indietro nel campo della formazione? Per questo si è costretti ad andare all’estero?

“Negli anni in cui mi formavo non c’era altra alternativa. Avendo intenzione di proseguire la mia formazione sui nuovi linguaggi della danza più sperimentale era inevitabile guardare anche fuori dall’ Italia. Per mia fortuna avevo intrapreso i miei primissimi studi proprio a Movimento Danza, dove sono stata sempre stimolata ad un’approccio alla ricerca sul movimento.

È un dato che all’estero ci sono molte più istituzioni dedicate a questo e meno legate alla tradizione, come invece ancora accade da noi tanto che ancora viviamo in un clima di confusione in cui non sappiamo ben distinguere cosa è contemporaneo da quello che non lo è. Dipende quindi da che tipo di formazione intendiamo. In Italia oggi, molti giovani formati all’ estero come me sono tornati e hanno intrapreso un loro percorso formativo non solo come insegnati ma anche come promotori di attività di formazione. Credo che queste iniziative stiano facendo del bene e dovrebbero essere più sostenute. Dal mio punto di vista l’Italia presenta un paesaggio molto complesso, diversificato e per questo meraviglioso che però non viene riconosciuto abbastanza  a livellò istituzionale. Se questo non cambia saremo destinati a “restare indietro” e continueremo ad alimentare un ciclo di partenze di generazione in generazione senza creare reali opportunità di crescita professionale nel nostro paese”. 

Quale sarà il tuo approccio con i ragazzi che si iscriveranno alla Giornata Mondiale alla tua lezione di Dance Composition?

“Condividerò il mio approccio alla creazione partendo da domande e da strategie compositive che ho elaborato durante gli anni. Voglio aprire una riflessione sulla definizione stessa di composizione, relativamente a ciò che danza e a tutti gli elementi che entrano a far parte di questa definizione”.

Le date del laboratorio con Luna Cenere

sabato 30 aprile, ore 14:45/16:45
domenica 1 maggio, ore 12:15/14:15

Per info e prenotazioni clicca qui:

Movimento Danza

Iscriviti alla Newsletter

Giornalista professionista dal 1987, è direttore responsabile di Campadidanza Dance Magazine, fondato nel 2015 con Gabriella Stazio. Dopo aver lavorato per quasi venti anni nelle redazione di quotidiani, ha scelto la libera professione. E’ stata responsabile Ufficio Stampa e pubbliche relazione del Teatro di San Carlo, del Napoli Teatro Festival Italia, dell'Accademia Nazionale di Danza, responsabile Promozione, e marketing del Teatro Stabile di Napoli/Teatro Nazionale. Ha curato numerosi eventi a carattere nazionale e internazionale. Con Alfredo d'Agnese, nel 2015 ha fondato R.A.R.E Comunicazioni società press & communication.