BOLOGNA – Mercoledì 4 marzo e giovedì 5 marzo alle ore 20.30 si apre il sipario del Teatro Comunale di Bologna per LES ETOILES, gala cult organizzato da Daniele Cipriani e chiamato ad aprire la Stagione Danza 2020 in presenza di Eleonora Abbagnato e altre stelle internazionali del mondo della danza.

Una parata di undici étoiles in arrivo dalle capitali del balletto e dai maggiori teatri del mondo: questa potrebbe essere la frase – lampo con cui presentare il gala cult LES ETOILES pensato da Daniele Cipriani per inaugurare la Stagione Danza 2020 del Teatro Comunale di Bologna. Tantissime stelle note e altre “a sorpresa”, come solito per questo straordinario gala. Tra le guest star di questa edizione, prima volta assoluta a Bologna, vi è Eleonora Abbagnato, étoile del Balletto dell’Opera di Parigi con una carriera internazionale, ospite per la prima volta a LES ETOILES. Dopo questo appuntamento tornerà al Teatro Comunale di Bologna il prossimo settembre con Lucrezia Borgia di Giuliano Peparini, attesa produzione targata Daniele Cipriani per il quale è già iniziato un conto alla rovescia. Acclamata per la tecnica perfetta, la sensibilità d’interprete, la bellezza luminosa, la ballerina italiana è apprezzata per la sua versatilità artistica, che l’ha portata ad eccellere, da musa ispiratrice, anche nel cinema, nella moda, nello spettacolo, fino al suo attuale impegno di direttrice del Corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Accanto a lei Zachary Catazaro, ballerino ospite all’Opera di Roma dov’è suo partner, cresciuto al New York City Ballet di cui è stato primo ballerino. Di origini italiane, il danzatore statunitense si è affermato per la tecnica e lo stile cristallini, nonché per la bellezza tenebrosa dai tratti mediterranei. Catazaro accompagna la ballerina siciliana sul palcoscenico bolognese in uno dei passi a due più originali e conturbanti del repertorio contemporaneo, tratto dal balletto Le Parc di Angelin Preljocaj, non mancherà di emozionare il pubblico per la sensuale celebrazione dell’amore fisico tra i due protagonisti che si danno convegno sulle note dell’Adagio del Concerto per pianoforte n. 23 di Wolfgang Amadeus Mozart. Eleonora Abbagnato porta inoltre a LES ETOILES un altro brano clou del suo repertorio: Black, pas de deux tratto dal balletto La Dama delle camelie, capolavoro di John Neumeier su brani pianistici di Fryderyk Chopin, in un duo inedito (e in esclusiva per il Teatro Comunale) con un partner d’eccezione: il russo Denis Rodkin. Dal Teatro Bolshoi di Mosca, tempio del balletto, Denis Rodkin torna a Bologna, dopo il successo della scorsa stagione nel programma Amore di Svetlana Zakharova, per danzare anche insieme a Eleonora Sevenard, giovane ballerina in grande ascesa. Coppia anche nella vita, i due si presentano con il vivace pas de deux da Don Chisciotte di Marius Petipa su musica di Ludwig Minkus, con cui hanno debuttato in coppia lo scorso autunno, e nello struggente passo a due da Spartacus di Jurij Grigorovič su partitura di Aram Chačaturjan. Una delle particolarità di Daniele Cipriani, nel curare LES ÉTOILES, è quella di far nascere inedite coppie tra le grandi stelle. Se ne vedranno diverse nel gala bolognese, una delle quali costituita dalla russa Liudmila Konovalova, formatasi alla famosa Scuola di balletto del Teatro Bolshoi di Mosca, è oggi ballerina di punta del Wienar Staatsballett, e il sudcoreano Young Gyu Choi, primo ballerino del Dutch National Ballet che incarna l’irresistibile ascesa della scuola orientale. A Bologna danzano insieme per la prima volta nell’immancabile passo a due dal balletto di Marius Petipa Le Corsaire, dove esibiranno le prodezze tecniche “in volo e sulle punte”, secondo l’ormai noto slogan di LES ÉTOILES, su musica di Cesare Pugni. Virtuosismi e sentimento si uniscono poi nel pas de deux tratto dal balletto Esmeralda; una rarità amatissima dai ballettomani, ispirata al romanzo di Victor Hugo Notre-Dame de Paris, presentata qui nella versione di Marius Petipa sulle note del succitato Pugni. Divenuto ormai un portabandiera di LES ÉTOILES, non poteva mancare il madrileno Sergio Bernal, stella del Balletto Nazionale Spagnolo. Beniamino delle platee per il suo flamenco contemporaneo, il carismatico bailador elettrizza gli spettatori fin dall’istante in cui appare in scena, in quest’occasione in un rovente Zapateado di sua creazione, travolgente esempio di parossismo tecnico del flamenco, e in brano di tutt’altra atmosfera: Il Cigno, rivisitazione moderna del celebre assolo La morte del cigno, su musica di Camille Saint-Saëns, creato per lui dal coreografo Ricardo Cue. Con Ashley Bouder si attraversa l’Oceano per volare a New York, capitale del balletto neoclassico. Alla School of American Ballet la ballerina americana è cresciuta affermandosi come primo ballerino di spicco del New York City Ballet, la compagnia fondata da George Balanchine. Un saggio del suo esemplare stile neoclassico Bouder lo dà nel celeberrimo passo a due tipico del repertorio russo-sovietico: Diana e Atteone, su coreografia di Agrippina Vaganova e musica di Riccardo Drigo. La accompagna in scena per la prima volta il cubano Luis Valle, specialista del genere. Al Gala non manca infatti l’estro caraibico della grande scuola di balletto cubana, nata e fiorita sotto l’egida della leggendaria Alicia Alonso. Tra i suoi rappresentanti di grido c’è anche il suddetto Valle. Attualmente primo ballerino al Ballet Nice Mediterranee, Valle torna al Comunale per esibirsi anche nell’acrobatico Assolo dell’Idolo d’oro tratto dal balletto esotico La Bayadère di Marius Petipa su musica di Ludwig Minkus. La scia di stelle dall’isola caraibica risplende con altri due ballerini del Ballet Nacional De Cuba: Viengsay Valdés è tra le fuoriclasse della sua generazione. Pupilla di Alicia Alonso, alla sua scomparsa ne ha preso il posto di direttore della compagnia de L’Avana. Dani Hernández, primo ballerino di punta del Ballet Nacional de Cuba, unisce i tecnicismi caraibici all’eleganza del danseur noble. I due hanno scelto il passo a due di Carmen, balletto di Alberto Alonso su partitura di Rodion Ščedrin tratto dall’opera di Georges Bizet. Si chiude in bellezza con una prima europea: Double Bounce, su coreografia di Peter Quanz, un passo a due del nuovo corso cubano che sposa tecnica classica e gusto moderno. La presenza di Roberto Capucci, creatore dei costumi per gli assoli appena menzionati, sancisce la presenza dell’altissima moda a LES ETOILES, un gala assolutamente da non perdere.

Per ulteriori info e prenotazione biglietti, ecco il sito www.tcbo.it , il numero di telefono 051 529019 e la mail boxoffice@comunalebologna.it della biglietteria del Teatro Comunale di Bologna.

Luigi Aruta

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Danzatore, docente di danza e chinesiologo. Opera come performer e giovane autore in Borderline Danza di Claudio Malangone e collabora come danza-educatore con enti e associazioni. Attivo nel campo della ricerca pedagogico-didattica, porta avanti un'indagine sui vantaggi della danza come dispositivo di adattamento cognitivo e sociale.